Reale Mutua Basket Torino – Scafati 89-95 d.t.s. …E non c’è niente da capire

Il basket visto a distanza

Purtroppo anche ieri sera è andato in scena uno spettacolo inquietante. La Torino del basket ha dovuto nuovamente abdicare al mondo negativo della follia della conduzione tecnica.

Sembra incredibile che quando Torino inanella un momento di gioco discreto e possa sembrare avvantaggiata nel riuscire a chiudere la partita, incredibilmente il quintetto vira verso la super mediocrità e permetta a qualunque avversario di rientrare.

Infatti nonostante Torino del basket sembrasse essere la squadra meglio attrezzata per la serie a o meglio per salire in serie a ormai è a rischio di giungere al quinto posto nel caso perdesse la prossima partita.

È una situazione alquanto imbarazzante ma sembra probabile che nei play off tutto si rimetta in gioco ed è la nostra speranza.

Parlando dei singoli giocatori sembra terribile l’ involuzione avuta da Ousman Diop che dopo l’infortunio non sembra essersi più ripreso. Un gioco leggero, una mancanza di aggressività positiva sotto entrambi i canestri  ed una carenza realizzativa discretamente brutta.

Cappelletti a tratti sembra un buon play e a tratti sembra un collega dei suoi avversari di serie A2, con scelte tattiche di difficile lettura, vedasi gli ultimi istanti del supplementare.

Clark è un ottimo giocatore ma appena si distingue dalla massa sembra incredibilmente essere sempre relegato in panchina salvo poi essere riesumato solo quando la situazione è compromessa.

Anche lui purtroppo si distingue in negativo nei finali di partita dove un canestro segnato invece di un ferro colpito avrebbe sancito la vittoria di Torino.

Questo è quello che abbiamo; degli altri ci tacciamo per evidente mancanza di qualunque tipo di commento tecnico. Sono giocatori che sembrano adatti al campionato di A2 e che ci vogliono restare. Quella classe e quelle qualità che io ho sempre pensato fossero maggiori nei giocatori selezionati a giocare con i colori della Reale Mutua Basket Torino forse… no, non sono così evidenti.

Torino ha perso tutte e tre le partite giocate per modo di dire in casa. Forse perdere il fattore campo per il proseguo dei play off potrebbe non essere un grande danno. Sicuramente con il pubblico presente alcune lacune emotive o volontà di non applicazione sarebbero scomparse. Ma questo è il livello a cui si sta giocando al vertice della categoria cadetta, non ci si può lamentare. Non perché si è perso si parla di brutto gioco, solo che quando si vince si guarda l’unica cosa che conta, o almeno così diceva qualcuno… .

Ma è un po’ come la danza: i teatri sono chiusi e ormai esiste solo più gente improvvisata nel parco che segue insegnanti disperatamente alla ricerca di un modo di sopravvivere in questo periodo. Ballare…ballano; simpatici sono simpatici, ma definirli uno spettacolo emozionante si fa fatica…

Paolo Michieletto

 

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