IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni C’è chi nel Pd, pur di caldeggiare e giustificare l’assurda alleanza con i grillini, critica il quinquennio della sindacatura di Fassino che io non votai nel 2011 esclusivamente per le persone da cui era circondato
Fassino lo avrei votato per stima personale (ci conosciamo dal 1984) ma era troppo attorniato da gente che invece disprezzavo. Io mi astenni dal voto, come avevo già fatto altre volte alle amministrative, quando mi proposero Chiamparino, Buttiglione, Costa, Rosso e l’ultima volta persino il ragioniere on. Napoli e la ragazza giuliva grillina che al ballottaggio vinse con il voto delle destre impazzite e rancorose. Nel 2016 votai invece senza alcun dubbio per Fassino al ballottaggio purtroppo inutilmente.
Lo incontrai alla vigilia del voto all’associazione degli esuli Giuliano – Dalmati, era più triste del solito ed aveva capito che il giorno dopo avrebbe perso. In effetti il “Sistema Torino“ aveva stancato, ma pochi capirono che l’Appendino lo avrebbe mantenuto in vita. In ogni caso quel sistema si identificò in Chiamparino e non in Fassino. Ma torniamo al dunque. Piero Fassino, consigliere comunale di lungo corso, deputato, due volte Ministro, era il meglio che la città potesse avere. La prima volta non lo votai a causa dei Moderati voltagabbana che si portava dietro e altri politicanti destinati a ricomparire a Palazzo Civico come eminenze grigie. Fassino sarebbe stato votabile anche nel 2011 perché aveva comunque saputo pensionare i vari Alfieri e le varie Tessore passata dalla corte di Alessio alla corte di Sergio , il Sindaco per eccellenza, eletto nel 2001 perché era morto all’improvviso il bravissimo e onesto Carpanini, naturaliter successore del grande Castellani. Adesso per la sinistra del Pd, a cui va bene l’alleanza con i grillini e anche con il Sindaco uscente (che rappresenta una vergogna nella storia di Torino), Fassino ha amministrato in modo non adeguato la città’ . Questi signori che non sono in buona fede rimpiangono il vecchio Chiamparino e dimenticano, vogliono dimenticare il perché Piero Fassino nel suo quinquennio poté fare non tutto ciò che si era proposto: il buco di bilancio abissale lasciato da Chiamparino a cui nessuno ha chiesto conto di questo, tutti ubriacati dalle Olimpiadi invernali che durarono lo spazio di un mattino e servirono a lanciare il nuovo astro della Christillin, intima degli Agnelli, che fino da un po’ di tempo fa aspirava anche lei a palazzo civico, stando a quanto scrivevano certi gazzettieri un po’ troppo cortigiani. Fassino si impegnò a tappare le falle create dal suo predecessore che venne premiato con la Presidenza della Fondazione San Paolo e poi della Regione dove continuò a rivelare i suoi limiti. Fassino avrà pure un brutto carattere, secondo alcuni suoi detrattori e’ persino irascibile, ma è un politico serio, un uomo colto, un amministratore a 24 carati, a cui gli attuali che ambiscono al posto di Sindaco, non assomigliano Forse l’unico che ha rivelato qualche dote in proposito e’ l’ ex assessore di Fassino e professore universitario Stefano Lo Russo che ha guidato in modo forse un po’ troppo blando l’opposizione ad Appendino , ma ha almeno una esperienza alle spalle degna di attenzione.
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