Tempo di sconfitta e antibasket al parco Ruffini.

Il basket visto a distanza. Reale Mutua Basket Torino – Napoli 75-85 d.t.s. 

Si potrà dire che si è giocato contro la miglior squadra del campionato insieme a Torino  e che si è perso al supplementare,  che Diop si è fatto male e che rientrava da un periodo di infortunio e che non era al top, che con Napoli si poteva perdere, ecc. ecc. … . Ma non posso credere che si possano giocare i due, tre minuti finali del supplementare con una serie così incredibile di errori tecnici, tattici e addirittura di pura e semplice intelligenza pratica al punto da far inorridire anche un pubblico abituato alle partite dei campetti degli over 50… .

Se volete e potete, guardate per credere.

La squadra ha perso, ma conta fino ad un certo punto, visto che tutto si deciderà nei playoff e i punti raccolti in questa fase serviranno solo a definirne la griglia.

Il gioco è come sempre concepito nel “piglia, arrangiati e tira” di sana concezione A2 2020 2021, e quindi se segni vinci altrimenti perdi… . No comment.

Per i singoli faccio fatica a fare un commento che vada al di là di sperare che quella di stasera sia una prova di quello che non dovrà più capitare. Cappelletti gioca e non gioca, Clark resta al momento la delusione del campionato perché con la qualità a disposizione che porta in dote non se ne vedono che rari lampi. Pinkins si dà da fare e per il resto, a parte qualche sprazzo di Alibegovic mal compensato con qualche assurdità, preferisco tacermi per non ulteriormente pesare sul commento.

Signori: questo è il top della serie A2, immaginate il resto.

Il mio sogno è che il team del “miglior allenatore” del campionato, e penso sempre agli altri…, possa raggiungere la meta unica della promozione.

Si può fare: certo che sì,  basta buttare quella palla arancione nel canestro più di quanto fanno gli altri e cercare almeno momenti di pallacanestro vera, quella di una volta, direi quella degli anni ’80  in cui in A2 giocavano Spencer Haywood e Dalipagic  e a volte, un certo Darryl Dawkins… ma sognare è difficile e sperare è lecito.

Paolo Michieletto

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