Messaggi antiabortisti sui muri del Valdese
“Questo è il genere di messaggi a cui la destra vorrebbe aprire le porte dei consultori piemontesi, ricordiamocelo. Questa mattina imbrattavano i muri di un ospedale direttamente col simbolo di una mano che impugna una bandiera tricolore: solo il simbolo ma non il nome, sia chiaro, perché gli autori sono tanto feroci quanto codardi” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, avendo appreso che questa mattina, affissi sui muri dell’Ospedale Valdese di Torino, campeggiavano volantini recanti messaggi quali: “L’Italia ha bisogno di figli non di aborti”, “figli per combattere non pillole per abortire”, “libertà di vivere non di uccidere”.
“Non cesserò di dire che movimenti per la vita, affini e sodali, che io preferisco chiamare fanatici antiabortisti, vanno allontanati, non avvicinati a consultori e presidi sanitari dove ogni donna ha diritto a esercitare la propria libera scelta. Se è il caso, vanno denunciati e perseguiti” – prosegue Grimaldi.
“Ciò che questi personaggi fanno non è informazione, ma sabotaggio del servizio sanitario e di assistenza e terrorismo psicologico” – conclude Grimaldi. – “A più di 40 anni dalla sua approvazione la legge 194 è ancora sotto attacco da parte di forze reazionarie e oscurantiste, allergiche a ogni forma di libertà e soprattutto allergiche all’idea che le donne siano artefici del proprio destino. Ma sono relitti del passato e col passato passeranno, non ci fanno paura”.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE