Larry Fink racconta mezzo secolo di carriera

“I Giovedì in CAMERA” Oltre cinquant’anni di carriera raccontati online dal grande fotografo americano 

Giovedì 8 aprile, ore 19, su tutti i canali di “CAMERA”

“Sono essenzialmente un fotografo umanista. Mi piace raccontare storie. Non sono un mero autore di immagini di gossip neppure quando fotografo un party di gente famosa…Mi piace pensare, e spero che sia così, che le fotografie che realizzo abbiano, invece, qualche relazione con il destino e forse con l’eternità”: così si autodescriveva, in una recente intervista Larry Fink, fra i più grandi ed eclettici fotografi del panorama americano. A lui, nato a Brooklyn– New York nel 1941 e allievo dell’ironica e dissacrante “street photographer” Lisette Model (Vienna, 1901– New York, 1983), “CAMERA – Centro Italiano per la Fototografia” di Torino, dedica il primo dei giovedì di approfondimenti online che si terranno in attesa di riaprire al pubblico con due mostre già programmate e dedicate in parallelo alla stessa Model (“ Street Life”) e all’indiscutibile genio della fotografia glamour Horst P. Horst (“Style and Glamour”), fra i grandi nomi della fotografia mondiale del secolo scorso. L’appuntamento con Larry Fink è per giovedì 8 aprile, alle ore 19. Ad intervistare – su tutti i canali del Centro di via delle Rosine 18 – il fotografo, già ospite a “CAMERA” nel 2019 con l’antologica “Unbridled Curiosity” (“Curiosità sfrenata”), sarà la curatrice della mostra dedicata a Lisette Model, Monica Poggi. Un dialogo e un confronto a due in cui scivoleranno gli oltre cinquant’anni di storia attraversati da Fink con la sua “reflex”, ritrovandosi sempre nel momento giusto “al posto giusto”. Non per caso. Ma per geniale, amorevolmente coltivata curiosità. Con quella capacità di entrare in piena empatia con i soggetti ritratti, fra i più svariati, di cogliere al volo, nella frazione di un attimo, l’intima essenza di chi in lui s’imbatteva. Fotografo di anime, di sguardi e sentimenti. Non solo di corpi e volti incorniciati in preziosi e forti contrasti di ombre e di luci. “Fotografate con le viscere”, era solita ricordare ai suoi allievi Lisette Model. E Fink – già docente alla “Yale University” e oggi al “Bard College” – ne è in ciò, ancor oggi, alunno esemplare. Dalla beat generation, immortalata a 17 anni (le sue prime foto le scatta a 12 con una macchina regalatagli dal padre) ad Andy Wharol e ai suoi amici della “Factory”, dai più famosi party dei vip (come fotografo editoriale pubblica regolarmente in “The New York Times Magazine”, “The New Yorker”, “Vanity Fair”, “W” e “GQ”) alla gente più semplice e comune incontrata per strada, dalle star hollywoodiane alle manifestazioni di piazza della New York anni Sessanta, la fotografia è sempre per lui “un gesto di generosità, un incontro con l’altro” , come racconta fra una suonatina di armonica e uno scherzo con i propri “pupazzi” durante l’intervista, che, come detto, verrà diffusa gratuitamente e in contemporanea su tutti i canali di “CAMERA”: Facebook, Instagram, Vimeo, sito web www.camera.to
Il video dell’intervista rimarrà in visione sugli stessi canali anche dopo l’8 aprile.

g. m.

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