Il Museo Nazionale del Risorgimento si racconta on line

“Dialoghi alla scoperta dei tesori del Museo” attraverso i protagonisti della cultura e del mondo socio-economico torinese

Tutti i martedì (ore 14,30) fino al 26 gennaio 2021

La proposta è inedita ed originale. Pensata con intelligenza e sicuramente benvenuta in questi tempi di chiusura dei Musei. Protagonista, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano con alcuni dei suoi più prestigiosi tesori, raccontati da ben selezionati protagonisti del mondo della cultura, del sociale e dell’impresa torinese, per una nuova narrazione della loro importanza e inestimabile ricchezza. Nascono così i “Dialoghi alla scoperta dei tesori del Museo”, presentati sui canali social, Facebook, Instagram e Youtube del Museo di Palazzo Carignano.

A dialogare con gli illustri ospiti sarà lo stesso direttore, Ferruccio Martinotti. Che spiega: “In linea con i più dinamici musei che hanno intrapreso la strada del digitale offriremo al pubblico una serie di filmati che presentano alcuni oggetti appartenenti alle nostre collezioni svelati da una prospettiva completamente nuova. Un’operazione tanto più significativa in un momento come questo che vede i musei chiusi al pubblico. Vogliamo così non solo mantenere il legame con i cittadini, con i visitatori, gli appassionati di storia e di arte e l’immenso patrimonio del nostro Museo, ma dare allo stesso nuova linfa”. Partito martedì scorso, 8 dicembre, con il direttore artistico del Teatro Regio, Sebastian Schwarz, invitato per illustrare il significato che l’Opera lirica aveva per l’Ottocento (a partire da alcune antiche edizioni di libretti de “I Lombardi alla Prima Crociata” e del “Nabucco” di Giuseppe Verdi), il progetto proseguirà per altri sette martedì, sempre a partire dalle 14,30.

Per gli appuntamenti successivi sarà la volta di Tarcisio Mazzeo, direttore del TGR Rai Piemonte che, partendo dal “torchio tipografico” austriaco del 1848 dialogherà sul tema, sempre di grande attualità, della “libertà di stampa”. A seguire, lo “Statuto Albertino” e la sua modernità saranno al centro dell’incontro con la costituzionalista Anna Maria Poggi docente dell’Ateneo torinese, mentre Marco Boglione, presidente della “Basic Net”, svelerà i segreti del linguaggio pubblicitario e la sua influenza sul costume a partire dai manifesti di Dalsani, al secolo Giorgio Ansaldi, designer e caricaturista di Mondovì, realizzati a inizio Novecento in piena Belle Epoque. Il professor Walter Barberis, presidente della “Giulio Einaudi Editore”, spiegherà quale legame esiste tra il Risorgimento e l’“Encyclopédie” di Diderot e D’Alembert, di cui il Museo conserva l’intera edizione di Livorno stampata tra il 1770 e il 1778. Il tema della “diplomazia”, che ebbe uno dei suoi massimi interpreti in Camillo Benso di Cavour, sarà affrontato nell’incontro con il professor Edoardo Greppi, ordinario di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Torino.

Il giornalista Domenico Quirico racconterà invece l’avventura dei reportage di guerra illustrando le fotografie realizzate da uno dei primi fotografi di guerra, l’inglese James Robertson, sui campi di battaglia durante la guerra di Crimea tra il 1855 e il 1856. Infine, l’avvocato Alberto de Sanctis, presidente della “Camera Penale Vittorio Chiusano” del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta commenterà l’opera “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria.

Tutte le info su www.museorisorgimentotorino.it

g. m.

 

 

Nelle foto

– Il Museo Nazionale del Risorgimento
– Lo Statuto Albertino
– Ferruccio Martinotti con Marco Boglione
– L'”Encyclopedie”
– Ferruccio Martinotti con Walter Barberis
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