Come nel gioco delle scatole cinesi, il presidente del Consiglio continua a svuotare il Parlamento e i ministeri di ogni potere per concentrarli nelle proprie mani attraverso task force, comitati tecnici, manager e consulenti vari che rispondono a lui e, in seconda battuta o in caso di temporanea assenza, ai due dignitari di corte Patuanelli e Gualtieri.
In nessun altro dei Paesi dell’Unione europea si assiste a una simile concentrazione di potere nella figura del presidente del Consiglio. Neppure Orban ha osato mortificare così il Parlamento ungherese. Dall’Europa arriveranno 196 miliardi di euro e nessuna delle istituzioni dello Stato, dal Parlamento alle Regioni e ai Comuni, avrà voce in capitolo per decidere le priorità dei programmi e quindi la destinazione di quelle risorse. Si aggiunga che per la sanità, comparto fra i più bisognosi di interventi su larga scala, si prevede nel PNRR lo stanziamento di appena 9 miliardi quando l’Unione europea aveva calcolato per il settore una cifra intorno ai 36 miliardi da erogare attraverso il Mes pandemico. Le decisioni di Conte, senza una marcia indietro, sono davvero scandalose e configurano un azzoppamento della democrazia parlamentare.
on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia
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