“Occorrono energie nuove e maggiore competenza per rilanciare la prima Capitale d’Italia”
Come ha detto la prof. Fornero dal 2006 al 2018 abbiamo dato un contributo negativo a un Paese che già cresceva poco.
Chi si stupisce del giudizio dello Studio ROTA 2020 su TORINO che non attrae investimenti esteri non ha seguito bene le analisi che ogni anno la benemerita Fondazione ha promosso.
I Sindaci che ho visto sovente infastiditi delle analisi critiche ma obiettive avrebbero dovuto studiare i dati meglio è mettere da parti le analisi rosee degli amici.
Gli ultimi Sindaci hanno fatto come quel Signore che non esaminava mai con attenzione le analisi del sangue e poi si trovò a mal partito . Torino non è più attrattiva e come ha detto lo Studio dello scorso anno Avrà un futuro solo nel 2030 quando con la TAV rientrerà nella Rete europea e mondiale dei traffici economici e turistici.
Torino con la Tav sarà al centro di un’area che va da Lione a Milano , a Genova.
Un’area con oltre 700 miliardi di PIL , una delle maggiori macroaree economiche e sociali d’Europa.
Ecco il danno che ci hanno provocato i No Tav e le lentezze nel costruire la linea ferroviaria verso Lione , verso Ovest e verso l’Est europeo. Torino da almeno dieci anni e’ esclusa dagli investimenti internazionali e ha perso via via attrattivita’.
Ma Torino deve arrivare in piedi al 2030 e invece tra scelte sbagliate dalle Amministrazioni, tra gli errori della FIOM ai tempi del Piano di Marchionne, tra i ritardi della FIat nell’auto elettrica , tra le incognite della fusione Fiat-Peugeot, il COVID e la assenza di una politica industriale dell’auto da parte del Governo, e le scelte di puntare sui monopattini invece di stanziare fondi per la rottamazione auto, Torino e il Piemonte pagano al COVID un prezzo più alto come ci ha appena detto Banca d’Italia. Ecco perché Torino andava difesa maggiormente a Roma. Le scelte esagerate su negozi, bar e ristoranti rischiano di danneggiare un settore fondamentale per la vita economia , sociale e turistica della Città .
La rinuncia del Prof. Saracco è una bocciatura per i partiti e in particolare per la sinistra .Ecco perché la speranza per Torino di rilanciare la sua economia e il lavoro sta nella grande energia e nella grande compostezza che c’era nelle piazze SITAV che oltre a salvare l’opera più importante del futuro avevano la Vision e la competenza per rilanciare la prima Capitale d’Italia nonché la Capitale dell’auto verso la Torino del futuro.