Lettera Aperta
alla c.a. del Signor Prefetto di Torino, Claudio Palomba
e p.c. al Signor Ministro agli Interni della Repubblica Italiana, Luciana Lamorgese
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESENella serata di lunedì 26 ottobre a Torino si è tenuta una manifestazione di protesta contro le ultime disposizioni governative di limitazione degli orari degli esercizi commerciali e dei servizi alla persona, ampiamente annunciata dai media locali.
Gli accadimenti correlati sconfortano. È cronaca che le vetrine del centro sono state sfondate e saccheggiate, inadeguato l’intervento delle forze dell’ordine. Le notizie raccontano di 11 persone fermate e 7 denunciate a piede libero, fra le quali una minorenne.
Nel disorientamento generale, vale chiedersi se i responsabili siano i “soliti noti” oppure no. E se si può davvero contare su una tutela pronta dinanzi a tanta efferatezza. Non è chiaro se la manifestazione annunciata fosse stata autorizzata e se indagini sono ancora in corso.
Non si può restare meri spettatori dell’accaduto.
La protesta di commercianti e tassisti, pacifica e circoscritta in area contenuta, non ha nulla a che vedere con scassi, furti e atti vandalici ai, danni di palazzi e pertinenze di pregio. Stupisce il numero ridotto di fermi a fronte della clamorosità dell’episodio.
Questo aspetto non è di poco conto: lascia temere per future prossime manifestazioni violente se non addirittura a saccheggi organizzati.
Se a Napoli si parla di eventi manipolati dalla camorra, a Torino cosa si può credere?