Infermieri: “assunzioni ancora inadeguate”

A TORINO E IN PIEMONTE / Riceviamo e pubblichiamo Preoccupa in questa fase ma soprattutto per la stagione a cui stiamo andando incontro il freno alle assunzioni di personale infermieristico e oss nella nostra regione. Concorsi a tempo indeterminato bloccati, graduatorie esaurite, si assume con il contagocce attraverso bandi a tempo determinato e attraverso il lavoro interinale su necessità temporanee. E’ evidente a tutti che l’emergenza non è ancora terminata , anzi, potrebbe quasi certamente richiedere sforzi importanti per governarla nei prossimi mesi mandando nuovamente in sofferenza i nostri servizi sanitari.

Ai nuovi posti letto previsti nel nuovo piano messo a punto dalla regione Piemonte, non è seguito quel massiccio piano di assunzioni che ci aspettavamo per dare solidità al sistema da questo punto di vista, Non possiamo farci trovare impreparati agendo solo contestualmente al verificarsi delle criticità ma abbiamo bisogno di pianificazione e introduzione del personale necessario ad affrontare il peggio.

I tetti di spesa per le assunzioni da parte delle aziende sanitarie regionali pare non siano aumentati, anzi più di qualcuno sarà chiamato a politiche di risparmio che quasi sicuramente utilizzerà la voce personale.

Abbiamo nuovi bisogni e necessità per dare risposte adeguate.

Servivano ad esempio più di 1000 infermieri sul territorio, un vuoto che non è stato colmato, una tra le più importanti criticità per la sorveglianza sanitaria e per non sovraccaricare gli ospedali e che poteva tra l’altro dare risposte adeguate, anche ai bisogni della scuola.

Non abbiamo visto ad esempio un incremento dell’organico di personale infermieristico nelle centrale operative e tanto meno tra gli operatori del 118 che intervengono in prima battuta ne tanto meno di personale specifico dedicato ai trasporti.

Come dicevamo, non solo i posti letto aggiuntivi necessitano di nuovo personale ma serve una programmazione attenta anche per la sostituzione preventiva del personale che inevitabilmente si assenterà maggiormente, perché trovati positivi o semplicemente perché in presenza di alcuni sintomi che sicuramente con la stagione invernale compariranno.

Bene la programmazione periodica dei tamponi al personale sanitario che se trovato positivo dovrà restare a casa, come dovrà restare a casa se in presenza di sintomi riconducibili. Serve programmare risorse anche per questo, senza parlare del fatto che molti infermieri debbono recuperare ancora ferie ed ore.

Quindi, oltre al territorio abbiamo bisogno di un ulteriore migliaio di infermieri infermieri per far fronte alle necessità degli ospedali. Tanti contratti a termine sono e stanno scadendo. Non conosciamo quale sia il piano di fabbisogno delle aziende ne tanto meno quale sia la programmazione e la politica delle assunzioni regionale.

Lo chiederemo, sapendo e dicendo che gli infermieri sono pronti ma non sopporteranno una nuova ondata che presenti le stesse criticità nonostante il tempo per prevenirle.

Francesco Coppolella

Segreteria Regionale

Nursind Piemonte

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