Morti i genitori ma i figli mandano avanti l’azienda

Silco, l’azienda gestita dai figli dopo la tragica scomparsa dei genitori


Alberto, architetto, e Davide, psicoanalista: “Non abbiamo voluto farci da parte”

Il primo novembre 2018 Miriam e Beppe Rosso, titolari dell’azienda Silco a Rivalta di Torino, morivano a Lillianes, in Valle d’Aosta, nella loro auto investita da un albero caduto all’improvviso sulla strada per Gressoney.

È stato un evento drammatico che ha cambiato radicalmente le vite dei due figli, Alberto (46 anni, architetto) e Davide (48 anni, psicoanalista) che hanno dovuto decidere, ancora scossi dal dolore per la perdita dei genitori, come proseguire l’attività della Silco, un’azienda solida (2,5 milioni di euro di fatturato e 8 collaboratori), operante nel campo del trattamento superficiale dei metalli, con un’ottima clientela e una reputazione positiva conquistata negli anni grazie al lavoro quotidiano dei coniugi Rosso. «Siamo stati catapultati – dicono Alberto e Davide – nel complesso processo del passaggio generazionale di un’impresa, tra commercialisti, notai e tutta l’ordinaria amministrazione, senza che questo delicato percorso fosse stato minimamente pianificato».

La decisione di Alberto e Davide è stata quella di impegnarsi in prima persona nella gestione dell’azienda, comprimendo gli impegni delle rispettive professioni. «Non abbiamo voluto farci da parte – spiegano – non solo per rispetto ai nostri genitori ma soprattutto per salvaguardare il lavoro dei nostri collaboratori; esistono valori etici sui quali i nostri genitori hanno fondato il loro impegno». I fratelli, anche in virtù delle rispettive competenze, si sono ripartiti i compiti: Alberto maggiormente impegnato verso l’esterno a mantenere i rapporti commerciali, Davide più concentrato sull’organizzazione interna. In questo modo è stata salvaguardata l’operatività dell’azienda, senza alcuna interruzione, continuando a servire con puntualità la clientela.

«I momenti difficili – continuano Alberto e Davide – non sono mancati, viste anche le drammatiche conseguenze del COVID, e non mancheranno; abbiamo dovuto imparare in fretta, ma siamo stati aiutati dalla capacità dei nostri collaboratori, dall’ottima intesa con le case mandanti che rappresentiamo e soprattutto dall’ingresso in consiglio di amministrazione di nostro zio Giancarlo Cortassa, che forte della sua esperienza e capacità commerciale ci è di grande supporto nella nostra attività quotidiana».

Oggi, a quasi due anni dal tragico incidente di Lillianes, Silco continua a essere un punto di riferimento per il settore del trattamento metalli, dalla sabbiatura al lavaggio, con un catalogo di centinaia di prodotti, in vendita anche online sulla piattaforma di e-commerce. Un’azienda fondata da Miriam e Beppe Rosso negli anni Settanta e oggi condotta con la stessa passione e dedizione dai figli Alberto e Davide, con l’obiettivo di assicurarle un prospero futuro.

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