Alla scoperta del castello del concerto di Ferragosto

A Valcasotto è  tutto pronto per la 40a edizione del Concerto di Ferragosto nel Castello Reale nel territorio di Garessio. Sarà un concerto inedito, come da tradizione con l’Orchestra Bartolomeo Bruni, ma solo con archi, arpa e percussioni. In tutto 31 elementi distanziati sul palco. Per la prima volta nella sua storia, il Concerto si tiene a porte chiuse. Nel cortile del castello ci saranno solo un centinaio di persone invitate.

LA CERTOSA DI CASOTTO – La posizione magnifica che la contraddistingue e lo scenario spettacolare che la avvolge, una bellissima e florida esibizione della natura, rende unico e prezioso questo luogo, monastero all’origine e successivamente trasformato in una romantica residenza appartenente alla dinastia dei Savoia

Abbandonata la vocazione venatoria, attualmente è una felice oasi naturale appartenente alla Valle Monregalese nella provincia di Cuneo, un bellissimo territorio decorato da laghi alpini, ricco di torrenti, fungaie e tartufaie naturali, sentieri panoramici e rifugi montani.Inserita da poco nel circuito turistico delle Residenze Sabaude, ma non ancora visitabile all’interno, la Certosa di Casotto fu fondata dai frati certosini intorno al 1170 ma non si hanno reali informazioni sul progetto iniziale della costruzione. Dedicata in origine alla preghiera e alla meditazione, distrutta e ricostruita più volte anche grazie ai progetti dell’architetto Bernardo A. Vittone, con l’invasione francese di fine ‘700 e con l’abolizione degli ordini religiosi, nel 1802 i frati dovettero infine lasciarla definitivamente. Si sa di certo che fu acquistata e riconvertita in dimora reale da Carlo Alberto di Savoia che ne fece una residenza estiva. Della nuova veste di fine ‘800 se ne occuparono architetti e pittori come Dionigi Faconti e Angelo Moja. La chiesa di certosina semplicità divenne la Cappella Regia più ricca e ricercata. Altre parti furono ricostruite, soprattutto gli ambienti a nord, dove lo stile Sabaudo è decisamente evidente. Attualmente La Certosa è sotto tutela dei Beni Culturali e Ambientali della Regione Piemonte.Forte è l’auspicio di vedere questo capolavoro e vanto piemontese aperto al pubblico, perché tutti possano ammirare il valore e la bellezza di un testimone che ha visto l’avvicendarsi di importanti eventi storici che hanno donato una traccia preziosa in mezzo ad una natura maestosa.

Maria La Barbera

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