LA POESIA di Alessia Savoini
Una ricerca della comunicazione attraverso la danza
) Dove (
vi è
la protesi della ( parola ).
:
Dove il ( labbro ) si slega ai vincoli della ) bocca (
e pronuncia la genesi del movimento
– convulso –
di una lingua che all’orecchio accosta
il simulacro di una moltitudine.
Il luogo oltre il quale il ( gesto )
rincorre
il corpo che lo ha generato
) (
e svela al silenzio la nuda veste dell’ascolto.
È un dire che svezza nel moto la celebrazione dei mondi,
un nodo che sottrae alla gola il respiro della ) parola (
:
come lo scoglio che separa l’onda
e rigetta l’anima di nuove inclinazioni
su sponde da cui nasceranno veneri.
È a quel punto che le ) dita ( ricercano un ( appiglio (,
strappando
al vuoto
la vertebra di una musa.
Recide lo spazio il corpo
muovendo(si)
:
ed un piccolo ) passo ( si dice
nell’evento taciuto di un racconto coreografato,
che nel respiro dell’accadere
( esplora (
l’antico micelio dei mondi.
Quasi le dita divorano il significato ultimo della parola,
quella stessa ferita che la bocca sottrae al silenzio
e, dirompente, sveste l’immagine dalla sua cortesia
lasciando sul volto di chiunque
la sindone di una metamorfosi.
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