Cristina Portinaro

Chi è Cristina Portinaro, founder dell’omonimo brand di cosmetica creativa

Rubrica a cura di ScattoTorino

Cristina Portinaro è un mix di scienza e innovazione. Farmacista e cosmetologa, la sua visione originale del mondo della beauté ha fatto di lei un punto di riferimento per chi vuole sviluppare delle linee cosmetiche tailor made. Grazie ad un team multi-disciplinare segue i clienti in tutte le fasi del progetto: dalla strategia di mercato alla selezione dei prodotti, dalla scelta degli ingredienti, alla creazione di formule esclusive, dal packaging alla produzione che abbatte i minimi d’ordine e si basa sulle necessità commerciali e sulla capacità di investimento di ciascun cliente. L’approccio sartoriale, che rispetta l’unicità di ogni brand, permette di creare prodotti innovativi e di alta qualità nei quali gli ingredienti attivi e le fragranze si trasformano in una coccola sensoriale. La cosmetics designer collabora con case di moda, produttori di eccellenze alimentari, agriturismi, spa, hotels e aziende vinicole che ad una linea cosmetica richiedono formulazioni customizzate, texture golose, principi attivi innovativi e performanti. Sciatrice e velista, insieme con l’imprenditrice Maria Elena Udali ha creato il brand FreeRide Cosmetics pensato per chi ama lo sport e le attività outdoor. La linea cosmetica green, prodotta nel totale rispetto dell’ambiente, è distribuita in farmacia e nei più prestigiosi alberghi, chalet e negozi di sport. Last but not least, la Dottoressa Portinaro firma anche una gamma di prodotti igienizzanti e nutrienti studiati insieme con l’agenzia di comunicazione Perabite, tra cui spicca il gel mani igienizzante, una referenza quanto mai attuale che alla qualità delle materie prime green unisce principi attivi lenitivi e delicatezza della profumazione.

Cristina PortinaroQuando è nata la passione per la beauté?

“Come per molte donne è una passione che ho sempre avuto, sin da ragazzina. Tutto nasce da un viaggio in Medio Oriente: approfondendo lo studio relativo agli usi e ai costumi dell’Antico Egitto sono stata attratta dal fatto che nella civiltà egizia la cosmesi aveva significati diversi, era considerata un elemento ornamentale, spesso utilizzata per la cura e l’igiene del corpo, ma aveva anche una funzione religiosa e funeraria. Mi hanno sempre colpito i dipinti, le statue, i sarcofagi raffiguranti personaggi con gli occhi truccati e tutti gli oggetti usati dalle donne egizie per la cura del corpo. Mi sono laureata in Farmacia con specializzazione cosmetica e la mia tesi è stata “La cosmesi nell’antico Egitto: fonte di curiosità e di informazioni per il cosmetologo di oggi” per gli ingredienti che venivano utilizzati e che sono attuali ancora oggi. L’argomento scelto è stato molto interessante e mi ha permesso di frequentare il Museo Egizio di Torino in qualità di ricercatrice. Prima di fondare la mia azienda ho lavorato nel laboratorio di ricerca e sviluppo del team rossetti e gloss della Intercos, grande azienda cosmetica a livello mondiale che produce make-up conto terzi e ha come clienti grandi firme del panorama beauty, e in seguito come collaboratrice farmacista dove seguivo il laboratorio di preparazioni galeniche e il reparto dermocosmetico.

Cosa significa avere un approccio sartoriale alla cosmesi?

“Significa sedersi a fianco di altri imprenditori, ascoltare le loro esigenze, capire il loro business nel profondo e interpretarlo con una linea di prodotti cosmetici che rispecchi e soprattutto trasmetta i valori dell’impresa. Grazie alla ricerca chimica e alle tecnologie più avanzate concepiamo i nuovi prodotti creando formule esclusive con texture particolari e principi attivi innovativi e performanti, oltre che con aromi e fragranze selezionati in base alle esigenze di ogni cliente. Infine creiamo il progetto di identity per caratterizzare la nuova linea utilizzando il logo del committente e scegliendo i packaging che possano interpretare al meglio lo spirito del brand. Rispetto ad altre aziende concorrenti offriamo la possibilità di produrre piccoli lotti; inoltre utilizziamo formule green, un aspetto fondamentale nella cosmesi di oggi”.

Come avviene la selezione degli ingredienti?

“Gli ingredienti devono avere due caratteristiche fondamentali: la funzionalità cosmetica, per cui devono garantire al consumatore un risultato coerente con la promessa del prodotto, e la caratterizzazione, cioè la capacità di rendere il prodotto rappresentativo dei valori del brand. Un esempio di risultato coerente con la promessa del prodotto è l’aceto balsamico di Modena IGP che contiene polifenoli dell’uva con azione antiossidante. Tutti gli ingredienti hanno una funzionalità specifica per il benessere e la bellezza della pelle”.

Chi sono i vostri clienti?

“Il nostro è un lavoro molto stimolante anche grazie alla varietà di clienti che serviamo, tenendo presente che ogni settore merceologico ha differenti caratteristiche, bisogni e approcci: lavoriamo con il turismo ovvero con alberghi, resort e ristoranti, con il settore del benessere ossia farmacie, SPA, centri estetici e studi medici, con l’agroalimentare, con la moda e con il design”.

Gel mani Cristina PortinaroCi presenta i gel mani e i saponi igienizzanti?

Anche noi, come molte imprese in Italia, spaventati  per gli effetti del lockdown, che ha impattato in maniera grave i business di molti dei nostri clienti, ci siamo domandati cosa potevamo fare in quel frangente per dare il nostro piccolo contributo e quando è stato evidente che servivano prodotti igienizzanti, senza indugi ci siamo messi al lavoro creando diversi prodotti: gel mani igienizzante, sapone mani igienizzante, spray igienizzanti superfici e spray mascherine igienizzante. Per dare visibilità a questa nuova linea, grazie a Perabite agenzia di comunicazione nostra partner, abbiamo realizzato a tempo di record, il sito in cui presentiamo le caratteristiche dei nostri prodotti e dove si possono acquistare on line. Inoltre offriamo alle aziende la possibilità di personalizzare questi prodotti con il proprio logo sull’etichetta, realizzando una linea cosmetica esclusiva. Oggi continuiamo a lavorare soprattutto sul gel mani igienizzante di alta qualità, che garantisce una protezione efficace e sicura e nel contempo idrata la pelle. Abbiamo anche creato uno spray igienizzante per le mascherine in tessuto ed un gel igienizzante per bambini sopra i tre anni. Poiché infine in questo periodo ci si lava spesso le mani, abbiamo creato una crema e una maschera per proteggerle”.

FreeRide Cosmetics è la linea protettiva per chi pratica sport outdoor. Come è nata?

FreeRide Cosmetics è nata sulle piste da sci, quasi per scherzo, con mio marito e con la nostra amica Maria Elena Udali, che oggi è nostra socia in questa avventura a cui teniamo molto e che vedrà delle importanti evoluzioni. Ci siamo ispirate alla natura e agli sport legati al mare e alla montagna e abbiamo creato un balsamo per le labbra e per le zone sensibili del viso con protezione solare e resistente all’acqua, disponibile in quattro diversi colori (azzurro, bianco, fucsia e arancione). La novità del 2020 è il balsamo nell’attualissimo color nude. Inoltre abbiamo sviluppato due linee per proteggere la pelle in inverno e in estate: la Winter Collection si compone di una crema viso protezione freddo e vento, un solare anti-age, una crema mani e un balsamo labbra riparatore per labbra secche e screpolate, mentre la Summer Collection conta sei referenze: lo shampoo-doccia per acqua di mare e per acqua dolce, l’olio nutriente e protettivo per capelli, viso e corpo, lo spray viso e corpo desalinizzante-restitutivo, la maschera per capelli e due creme solari anti-age viso e corpo. Tutti i prodotti FreeRide Cosmetics sono green, made in Italy e hanno un packaging in alluminio riciclabile”.

Torino per lei è?

“Torino è molto di più della mia città natale, è la città in cui ho scelto esplicitamente di vivere. Quando mi sono sposata con mio marito vivevamo a Milano e abbiamo rifiutato un’occasione importante per trasferirci all’estero: il nostro piano era di tornare a Torino e lo abbiamo fatto”.

Un ricordo legato alla città?

Le olimpiadi invernali del 2006: eravamo appunto appena tornati torinesi ed è stato un sogno vivere quelle settimane in cui la nostra città era diventata il centro del mondo!”.

 

Coordinamento: Carole Allamandi
Intervista: Barbara Odetto

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Il polmone ricostruito in 3d: intervento innovativo alle Molinette

Articolo Successivo

Coronavirus, 11 contagi e 3 vittime. In calo le terapie intensive

Recenti:

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA   Jean-Baptiste Andrea “Vegliare su di lei” -La nave

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta