“In settimana la Giunta regionale presenterà le proprie linee guida per i test sierologici”. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in apertura dell’aggiornamento sull’emergenza Coronavirus in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco
La questione era stata posta da Mauro Salizzoni – intervenuto per il Pd con i consiglieri Monica Canalis, Domenico Rossi, Daniele Valle, Diego Sarno e Domenico Ravetti – che appunto chiedeva notizie circa esami sierologici svolti nei laboratori pubblici o privati. “Abbiamo anche sollecitato al Ministero della Sanità, a nome delle Regioni, l’emanazione di linee guida nazionali per sapere come agire in caso di esito positivo” ha aggiunto Icardi.
A inizio seduta l’assessore aveva spiegato che “il sistema di monitoraggio sull’andamento della fase 2 dell’emergenza Covid-19 in Piemonte viene realizzato su tre livelli: a livello nazionale attraverso gli indicatori definiti dal Ministero; a livello regionale attraverso indicatori più specifici individuati dal professor Vineis e a livello di feed back attraverso le riunioni della Cabina di regia messa in campo dalla Giunta che riunisce prefetti e sindaci dei capoluoghi di provincia, per evidenziare progressi ed eventuali criticità”.
In merito alla richiesta di Marco Grimaldi (Luv) su come superare il modello delle Rsa nella gestione post Covid-19, l’assessore ha risposto che “il ricorso agli alberghi è utile quando il paziente sia in condizioni di sicurezza. In tutti gli altri casi è necessario che l’anziano non autosufficiente abbia a disposizione personale sanitario e la possibilità di accedere in tempi rapidi alla terapia intensiva o semintensiva in caso di ricadute, come sta avvenendo all’ospedale di Verduno e alle Ogr”.
Sulla necessità di tutelare i pazienti psichiatrici affetti da Covid-19, sottolineata da Sean Sacco (M5s), Icardi ha dichiarato che l’assessore al Welfare sta provvedendo alla stesura di un apposito protocollo.
A Carlo Riva Vercellotti (Fi) che lo ha interrogato sulla riforma della Sanità piemontese che prenderà il via in seguito alle riflessioni degli esperti che stanno studiando le strutture ospedaliere e le esigenze del territorio, l’assessore ha assicurato che “si procederà per gradi e nulla verrà realizzato senza la condivisione di un progetto complessivo”.
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