Il movimento aderisce all’iniziativa del 14 maggio / “Si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama”.
Nel solco dell’accezione dell’Amore più Grande verso il prossimo e la terra che abitiamo, il Coordinamento Interconfessionale del Piemonte fa suo l’appello dell’“Alto Comitato per la Fratellanza Umana”, composto dai capi religiosi che si ispirano al documento firmato da papa Francesco e dal grande imam di al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019. Il 14 maggio anche per “Noi siamo con Voi” sarà una giornata di preghiera, digiuno e opere di carità per liberare il pianeta dal coronavirus. Pregheremo ad una sola voce, perché la fede preservi l’umanità, la aiuti a superare la pandemia, le restituisca la sicurezza, la stabilità, la salute e la prosperità, e renda il nostro mondo, eliminata questa pandemia, più umano e più fraterno. Un messaggio in centinaia di lingue per i fratelli, che credono nella forza della preghiera, per i fratelli in umanità.
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Il 14 maggio tutti noi siamo chiamati a riconoscere la dimensione spirituale e il valore universale che, come credenti, ma anche come persone di buona volontà, possiamo percepire in questo profondo sconvolgimento che il mondo conosce a causa della pandemia da coronavirus. Ciascuno, a prescindere dalla cultura, dalla situazione economica, dalla fede o dalla mancanza di fede religiosa, risente e sente l’immensità del grido dell’umanità sofferente, sommersa da ogni parte, angosciata e sconvolta. Nel nome di tutte le confessioni vogliamo riportare al centro delle priorità le esigenze dell’espressione di credo che, lo sappiamo, non sono secondarie a quelle di salute fisica. Dopo la pandemia, la quotidianità che ci aspetta sarà quella di una nuova consapevolezza. A chi teme che la nuova normalità consisterà nell’incertezza, nell’ansia e nella paura, noi proponiamo di ritrovare la fiducia nella preghiera, imparando a trattarci con più attenzione, con più cura, con più amore. Confidando molto anche nella graduale ripresa della pratica religiosa individuale e comunitaria nei rispettivi luoghi di culto.
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In questo senso, nell’ambito dei gruppi e movimenti che prendono parte a “Noi siamo con voi”, ha preso forma una proposta che consideriamo di grande interesse ovvero quella di dar vita a una iniziativa di preghiera, che si svolge sulla base di turni 24 ore su 24, per essere vicini a coloro che muoiono in solitudine. Si tratta di un tipo di preghiera presente nella tradizione monastica cattolica, ma che, forse per la prima volta, viene proposta in termini interreligiosi. Vi prenderebbero parte credenti delle diverse fedi, ciascuno secondo le sue modalità. Premesso che la diretta partecipazione è lasciata alla libertà degli individui e dei gruppi, riteniamo che questa iniziativa possa rappresentare un ulteriore fondamento spirituale del dialogo interreligioso.
Per chi crede, occorre prendere atto che stiamo affrontando una prova enorme anche a livello psicologico, collettivo e di fede. Il nostro modo di vivere non sarà mai più quello che abbiamo conosciuto. Ma soprattutto nulla sarà più come prima, perchè noi non siamo più gli stessi . Forse proprio questo ci salverà. Questa consapevolezza ci permetterà di affrontare con uno slancio nuovo il disastro da cui ripartire. Dobbiamo tornare ad essere come i nostri padri: spirituali, resilienti e determinati. E forse da qui si potrà costruire un futuro su basi diverse da quelle fragili del mondo che ormai abbiamo alle nostre spalle.
A nome del Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi”
Il portavoce, Giampiero Leo