“È in momenti di emergenza come questo che le persone più fragili non devono essere lasciate indietro”. Lo afferma su facebook la sindaca Chiara Appendino
“Se ciò che per la maggior parte di noi era normale diventa difficile, per chi è più debole, ciò che era già difficile diventa impossibile”, aggiunge la prima cittadina di Torino.
“Il pensiero va alle persone senza fissa dimora: è necessaria la ricerca di nuovi spazi straordinari per i servizi di accoglienza a loro riservati. Per questo motivo domenica, come Città di Torino, abbiamo partecipato a una riunione con l’Unità di Crisi e la Prefettura per fare il punto sulla problematica dei dormitori e coordinare un percorso di intervento condiviso.
Nell’immediato sono state individuate due strutture, dove sono già iniziati i necessari sopralluoghi tecnici, per l’allestimento di due ulteriori punti di accoglienza rispettivamente, nel V° Padiglione di Torino Esposizioni e, per i casi con maggiori criticità, nell’ex Ospedale Maria Adelaide”.
Conclude la sindaca: “Per l’ulteriore messa a punto del progetto saranno coinvolte nei prossimi giorni anche le associazioni Confcooperative e Legacoop che hanno già offerto la loro collaborazione. Parallelamente la Regione Piemonte sta predisponendo delle linee guida su come proseguire e garantire, in questa fase di emergenza, il regolare servizio di accoglienza delle persone senza dimora. Andremo avanti con ogni sforzo condiviso possibile affinché la nostra comunità rimanga unita e nessuno rimanga escluso”.