La sanità privata in campo per affrontare l’emergenza coronavirus

Le cliniche private pronte a mettere a disposizione i letti nelle rianimazioni / Vista la situazione di emergenza sanitaria generata dalla diffusione del “coronavirus” in Italia e in particolare nelle Regioni del Nord, La componente privata della sanità Piemontese è al fianco del Sistema Sanitario Nazionale e mette a disposizione del sistema sanitario la propria rete composta da 36 strutture, “pronta al pieno coinvolgimento di tutte le proprie risorse e professionalità, nel rispetto delle indicazioni ministeriali e regionali.” 

Giancarlo Perla, Presidente dell’Aiop Piemonte, ha scritto all’assessore regionale alla sanità, Icardi, una lettera per chiedere “un immediato incontro tra le nostre delegazioni e il Vostro Assessorato  a livello di Unità di Crisi. Ci giungono dalle  Società Nostre Associate continue segnalazioni di episodi figli dell’attuale situazione di diffusione del COVID-19 e di conseguente allarmismo. Prosegue Perla , non può, infatti, sorprendere che per il ruolo che hanno nella Sanità Regionale e per la loro diffusione sul territorio, i Centri Privati, di qualsiasi natura, ricevano quotidianamente pazienti potenzialmente critici, spesso proprio inviati per accertamenti volti a chiarire le patologie in atto.

Non sfugge quanto il tema sia rilevante, per la salute pubblica,  per la prevenzione  primaria e secondaria, per la sicurezza sui luoghi di lavoro delle nostre realtà.E’ indispensabile individuare comportamenti univoci  e coordinati, passando da contatti singoli e contingenti ad un confronto istituzionale strutturato”, conclude la lettera. Al fine di fornire un fattivo contributo per fronteggiare l’attuale momento critico e collaborare con il centro di crisi regionale gli operatori della sanità privata si dichiarano pronti a porre in atto tutte le azioni che saranno ritenute utili ed efficaci per contrastare il propagarsi del virus e prestare le cure più efficaci ai nostri cittadini.

“Siamo consapevoli che combattere questo virus significhi un grosso impegno che coinvolge ad ogni livello tutti gli operatori della sanità. E’ per tale motivo che siamo completamente disponibili, quali aziende facenti parte del servizio sanitario nazionale – dichiara Giancarlo Perla, a mettere in rete le nostre strutture per decongestionare gli ospedali pubblici e gestire pazienti anche gravi nei nostri posti letto di rianimazione, di acuzie o anche di post acuzie in ipotesi di malati cronici”.

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