Proseguire nella riorganizzazione della rete scolastica in atto dal 2015 verticalizzando il più possibile per istituti comprensivi e garantire il mantenimento dei plessi scolastici nei comuni montani e marginali attraverso deroghe al numero minimo di bambini previsti per classe e il mantenimento di pluriclassi: con questi obiettivi è stato approvato nei giorni scorsi a maggioranza dal Consiglio regionale l’atto di indirizzo sul piano regionale di dimensionamento scolastico e la programmazione dell’offerta formativa delle autonomie scolastiche piemontesi per l’anno 2020-2021, presentato dall’assessore all’Istruzione Elena Chiorino.
Le Province e la Città metropolitana avranno tempo fino al 29 novembre 2019 per presentare le loro proposte alla Regione, che dovrà approvare il documento entro la fine dell’anno: i termini di presentazione dei piani provinciali e metropolitano sono stati ampliati su proposta emendativa del consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi), approvata all’unanimità dall’Aula, per consentire ai soggetti coinvolti di provvedere agli adempimenti di competenza in tempi adeguati.
L’Aula ha approvato all’unanimità anche un emendamento presentato dal consigliere Diego Sarno (Pd), che rafforza il riferimento allo sviluppo delle potenzialità delle aree interne nell’ambito della programmazione 2014/20: l’obiettivo è quello di salvaguardare il servizio scolastico nelle aree montane, mantenere percorsi sussidiari di istruzione e formazione professionale e valorizzare le attività di alternanza scuola-lavoro.
I fondi regionali ammontano a 4,4 milioni, che l’assessore Chiorino ha chiesto di portare a 5 in fase di assestamento di bilancio.
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