- Il Piemonte sarà la prima Regione in Italia ad attivare dal prossimo mese di gennaio la cosiddetta “farmacia dei servizi”: quelle oggi presenti sul territorio, sia pubbliche che private, diventeranno avamposti di prima assistenza, soprattutto nelle zone più disagiate. Inoltre, saranno risparmiati 13 milioni in tre anni sulla distribuzione dei farmaci per conto grazie ad una riduzione del 5% sui costi.
Questo progetto pilota è regolato da un accordo siglato da Regione, Federfarma e Assofarm e valido fino dal 1° ottobre 2019 al 31 dicembre 2022. Le immagini
“Avremmo potuto prorogare la convenzione precedente alle stesse condizioni – ha evidenziato il presidente Alberto Cirio – Invece abbiamo avviato una contrattazione che ha portato a questo importante risultato. Ci sarà un risparmio di denaro pubblico, abbiamo compiuto un passo utile per l’abbattimento delle liste di attesa e portiamo alcuni servizi sotto casa dei cittadini che vivono nelle aree più marginali, dove a volte l’unico presidio sanitario esistente è proprio la farmacia”.
“L’accordo è un buon modo per festeggiare i nostri primi 100 giorni di governo – ha proseguito Cirio – Nel 2018 la sanità piemontese ha avuto un saldo negativo di 160 milioni di euro: il nostro primo obiettivo è risparmiare, continuando però a garantire i servizi ai cittadini. La convenzione con Federfarma e Assofarma è un primo esempio di come si può ridefinire il rapporto tra pubblico e privati. Ci consente infatti di risparmiare 10.000 euro al giorno e al tempo stesso di aumentare i servizi che le farmacie offrono alla cittadinanza”.
La distribuzione per conto dei farmaci è un servizio collaudato e strategico per la Regione, che in questo modo acquista circa 120 milioni di euro l’anno di farmaci, con gare regionali, al miglior prezzo possibile. Tali farmaci vengono poi distribuiti presso le farmacie convenzionate, a cui viene corrisposto un onorario per il servizio. “Sull’onorario, che oggi vale 25 milioni di euro l’anno – osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi – abbiamo ottenuto uno sconto del 5 per cento. In più, la distribuzione viene allargata alle Eparine a basso peso molecolare, che escono dal regime di farmacia convenzionata dal primo dicembre 2019, con un ulteriore risparmio per la Regione”.
La firma dell’accordo è stata accolta con soddisfazione anche dai rappresentanti delle associazioni dei farmacisti aderenti al tavolo contrattuale regionale. Il presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo, ha parlato di “prima volta che trova attuazione il disciplinare nazionale sulla farmacia dei servizi, in quanto il Piemonte ha dimostrato di credere concretamente. Siamo certi che le ricadute del provvedimento sul territorio saranno molto positive”. Dello stesso avviso il presidente regionale di Federfarma Massimo Mana e il coordinatore regionale di Assofarm Mario Corrado, firmatari dell’accordo: “Si riconosce il valore professionale del farmacista come presidio del territorio e garanzia di sussidiarietà. E’ un investimento sul futuro che non mancherà di avere positivi effetti sull’offerta complessiva della sanità in Piemonte, soprattutto nelle aree più disagiate. Secondariamente, ma significativamente, è stata accolta la nostra richiesta di eliminare l’obbligo di distribuire i farmaci in sacchetti separati, così che si andrà anche a dare una mano all’ambiente, riducendo sensibilmente il consumo della plastica”.
Cosa offrirà la “farmacia dei servizi”
“Si tratta – spiega l’assessore Icardi – di consentire ai piemontesi di ricevere una serie di servizi direttamente sul territorio, attraverso la rete capillare delle farmacie, dalle azioni di prevenzione, alla terapia di pazienti in cura con medicinali prescritti per la broncopneumopatia cronica ostruttiva, dal monitoraggio del tempo di protrombina da parte di pazienti gestiti presso i centri TAO (Terapia Anticoagulante Orale), all’attività di back office per agevolare e aumentare l’accesso e l’utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico. Per questo, la Regione fruirà del finanziamento ministeriale di 3,5 milioni di euro ed è pronta a mettere sul tavolo risorse proprie per ulteriori 992.000 euro”.
Queste le novità previste dall’accordo:
– prevenzione primaria dell’ipertensione arteriosa e aderenza alla terapia dei pazienti in cura con medicinali antiipertensivi
– partecipazione al Progetto Prevenzione Serena
– aderenza alla terapia di pazienti in cura con medicinali prescritti per la broncopneumopatia cronica ostruttiva
– INR (International Normalized Ratio): monitoraggio del tempo di protrombina da parte di pazienti gestiti presso i centri TAO (Terapia Anticoagulante Orale)
– attività di back office per agevolare e aumentare l’accesso e l’utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico
– coinvolgimento delle farmacie nelle campagne vaccinali per gli anni 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023
– conferma della modalità in distribuzione per conto dei presidi di assistenza integrativa per diabetici e per incontinenza