<<Dress code>> imposto ai componenti della gang. Trasportavano stupefacente ben vestiti e a bordo di auto pulite per non destare sospetti. I Carabinieri stanno eseguendo arresti nei confronti di una ventina di persone
Torino, 12 settembre I Carabinieri di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una ventina di persone, ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Nel gruppo criminale figurano anche 4 donne. Smerciavano centinaia di dosi di cocaina, hashish e marijuana dalla Val di Susa fino ai quartieri della movida del capoluogo piemontese, importate dalla Spagna e dall’Olanda per mezzo di corrieri. <<Dress code>> e <<codice di condotta>> le direttive dell’organizzazione imposte ai propri componenti per non attirare sospetti ed eludere i controlli: camicia sempre stirata, barba rasata, autovetture nuove e pulite, divieto assoluto telefonare con smartphone di uso comune, ma esclusivamente con telefoni criptati, come ulteriore accorgimento messo in atto della banda. Nel corso delle indagini sono già stati sequestrati dai Carabinieri 28 kg di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish ed marijuana.
Operazione dress-code: gli aggiornamenti
Questa mattina hanno partecipato all’operazione 200 carabinieri del comando provinciale di Torino, in collaborazione con le unità cinofile. Durante le perquisizioni, i carabinieri hanno sequestrato 200 g di hashish 30.000 € in contanti e una serra di marijuana a Sant’Ambrogio di Torino. Il coltivatore è stato arrestato. Salgono a 19 gli arresti dell’operazione. Soddisfazione è stata espressa dal comandante provinciale dei Carabinieri di torino, Francesco rizzo. “L’odierna operazione di servizio della Compagnia di Susa, che segue di qualche giorno quella della Compagnia di Venaria Reale – ha commentato il Colonnello – conferma il massimo sforzo investigativo dei reparti dell’Arma dei Carabinieri sul territorio rivolto al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti”.Per l’esito complessivo dell’operazione di servizio il Procuratore della Repubblica di Torino, Paolo Borgna, si è personalmente complimentato con Rizzo.