Riceviamo e pubblichiamo
Vogliamo un Piemonte libero dalle mafie! Non c’è tempo da perdere, come confermato ancora dalla cronaca degli ultimi mesi. Per questo è importante che il Consiglio Regionale abbia trovato piena condivisione su un tema tanto importante”. Questo il commento dei consiglieri Rossi, Sarno e Ravetti, a seguito del voto unanime dell’aula che impegna la Giunta ad istituire in tempi stretti una Commissione per la legalità.
“La lotta alle mafie non può e non deve essere delegata a Magistratura e Forze dell’ordine, tocca a ciascuno di noi fare la propria parte e, a maggior ragione, alla politica spetta porre le condizioni per rendere i territori inospitali alle mafie. Per questo raggiunto l’accordo unanime sulla necessità della Commissione dobbiamo renderla il più possibile incisiva stipulando protocolli con Prefetture e Forze dell’ordine e dotandola, qualora fosse necessario, di consulenti esterni per comprendere al meglio i fenomeni sul nostro territorio” aggiunge Domenico Rossi ricordando che “le operazioni giudiziarie ci dicono come le mafie abbiano saputo instaurare solidi legami con la politica, condizionare il funzionamento delle istituzioni, interferire nelle attività economiche che si svolgono su un determinato territorio”. Crimine, Minotauro, Albachiara, Maglio, San Michele, Colpo di Coda, Big Bang, Alchemia, Alto Piemonte, Barbarossa, Carminus e Krimisa sono le operazioni che dal 2010 hanno interessato il Piemonte rendendo evidente che il territorio non solo non è estraneo all’interessamento della criminalità organizzata, ma in esso possiamo riscontrare un forte radicamento.
“La commissione legalità deve avere l’obiettivo di mandare un chiaro segnale alle mafie: in Piemonte abbiamo gli anticorpi per impedire l’infiltrazione istituzionale. Per fare questo sono convinto che la Commissione debba intraprendere azioni concrete come, ad esempio, la formazione permanente del personale politico e amministrativo della Regione Piemonte per abituarci ad avere gli occhi ben aperti” evidenzia Diego Sarno.
“Una commissione – conclude il capogruppo Domenico Ravetti – ritenuta da tutte le forze politiche uno strumento estremamente utile nella promozione della legalità e in tal senso, anche per la valenza di verifica e controllo di tale organo, è significativo che la presidenza venga affidata alla minoranza. Voglio evidenziare come lotta alle mafie e corruzione da sempre siano battaglie del Partito Democratico e che anche in posizione di opposizione si impegna a stimolare Giunta e maggioranza su questi temi”.