Riceviamo e pubblichiamo
“Prima seduta del Consiglio Regionale, la maggioranza non accoglie l’iscrizione all’ordine del giorno di un testo sull’ermergenza climatica. La nostra stagione di opposizione sarà calda, altro che cambiamenti climatici”
Si è svolta oggi la prima seduta, dopo l’insediamento di lunedì 2 luglio, del nuovo Consiglio Regionale piemontese.
All’apertura della seduta, il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi ha chiesto (come previsto dal regolamento) l’inserimento all’ordine del giorno di un testo sulla dichiarazione dello stato di emergenza climatica e ambientale. Il primo voto del nuovo Consiglio Comunale è stato contrario, la maggioranza guidata da Alberto Cirio ha rifiutato di aprire la discussione a questi temi.
“Non sorprende che la destra continui anche in Piemonte sulla linea ‘negazionista’ nei confronti dell’emergenza climatica”– dichiara Grimaldi. – “Credo che presto i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future verranno a bussare alla nostra porta, anzi lo spero proprio”.
Nel proprio intervento in aula, Grimaldi non ha fatto sconti alla maggioranza e alle esternazioni “sensazionalistiche e sbruffoncelle” di alcuni esponenti, pur riconoscendo la dura sconfitta del centrosinistra, che “non si può archiviare solo con il trend di crescita al cubo della ‘Lega Italia’ firmata Salvini”.
Ha promesso un’opposizione “di sana e robusta Costituzione” e “calda” contro una maggioranza in cui il Presidente Cirio, “mite democristiano di Publitalia”, si accorgerà di essere “il buco con la Lega intorno”. L’obiettivo? Non far arretrare il territorio dai diritti e dalle opportunità conquistate: il 100% delle borse di studio universitarie, il fondo “salva sfratti” e il fondo “salva mutui”, il contrasto al gioco d’azzardo patologico, il divieto del cottimo per i lavoratori delle piattaforme digitali, la giusta retribuzione negli appalti, la difesa della legge 194, dei consultori, della libertà riproduttiva delle donne.
“Se è vero che continueremo le battaglie per migliorare la qualità dell’aria e per fermare i cambiamenti climatici, la ‘questione locale’ non si può slegare da una critica profonda a un sistema ultraconsumista che sacrifica la qualità della vita delle persone, la giustizia e il futuro del pianeta per il profitto di pochissimi” – ha concluso il Capogruppo di LUV – “Difenderemo quindi innanzitutto un punto di vista sul mondo e, nel concreto, le conquiste degli ultimi cinque anni, che vanno nella direzione di un Piemonte più giusto, aperto e solidale. Loro dicono ‘viva la Lega’, noi rispondiamo: ‘viva la Costituzione e viva la Repubblica’”.
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE