“Mancherebbero trasmissioni e verrebbero previste solo nuove fiction, ma senza il personale sufficiente”, commenta l’assessore regionale
Martedì prossimo a Milano verranno presentati in pompa magna i nuovi palinsesti Rai. “E al Centro di produzione Rai di Torino questo momento è vissuto con apprensione perché le voci sono tutt’altro che rassicuranti”, spiega l’assessore piemontese Roberto Rosso.
“A fronte di 70 lavoratori che terminano il loro rapporto al Centro torinese, l’azienda vuole assumere soltanto una dozzina di nuovi addetti. Tuttavia le anticipazioni che circolano sul palinsesto, non sembrano riguardare la previsione di nuove trasmissioni prodotte negli studi Rai di Torino, che ricordo è uno dei 4 centri di produzione, oltre Roma, Milano e Napoli”, spiega Rosso.
“Non solo – aggiunge l’assessore – da quanto apprendo, risulta che a Torino si cercheranno di portare le produzioni di fiction, che come noto però comportano la sottoscrizione di un accordo sindacale per gli straordinari e il lavoro nei giorni festivi. Nel recente passato un simile accordo non è stato trovato e quindi il Centro torinese rischia ancora una volta di essere vuoto. Abbiamo lo Studio 1 di via Verdi che è tra i più grandi e attrezzati d’Italia, abbiamo grandi professionalità, ma Roma continua a snobbarci”.
Le fiction di per sé non sono una cosa negativa. “Al contrario, ben vengano, però allora è giusto che l’azienda proceda a nuove assunzioni a Torino, per far fronte a un tipo di lavorazione che è notoriamente diversa da quella in studio. Dire di voler portare le fiction a Torino mentre il personale è in contrazione sembra quasi provocatorio nei confronti dei sindacati”.
Rosso conclude: “Per carità, spero di essere smentito e che invece a Torino la Rai abbia previsto 5 o 6 grandi trasmissioni che occuperanno gli studi di via Verdi al cento per cento. Però temo che le anticipazioni ben informate abbiano un solido fondo di verità”.
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