CHIEDE UN PRESTITO MA VIENE TRUFFATO

La settimana scorsa la Polizia di Stato ha denunciato cinque persone per il reato di truffa

Nello specifico, pochi giorni prima, si era presentato all’Ufficio denunce della Questura di Vercelli un uomo che aveva dichiarato che, ad Ottobre 2018, avendo la necessità di affrontare cure mediche molto costose, aveva iniziato la ricerca di un prestito di denaro on line della cifra di euro 40000.

 

Pochi giorni dopo l’inizio della ricerca, veniva contattato telefonicamente da un uomo che, presentandosi come un intermediario finanziario francese, gli proponeva il prestito dell’intera somma da lui richiesta ad un tasso d’interesse molto conveniente.

Per sbloccare il prestito l’uomo avrebbe dovuto effettuare una ricarica su postepay di alcune centinaia di euro, ottenendo la promessa che nel giro di 24 ore dall’operazione di ricarica avrebbe ricevuto il bonifico della cifra di cui necessitava.

 

Per convincerlo della bontà dell’operazione “l’intermediario francese” inviava sulla mail personale dell’uomo la modulistica necessaria per l’attivazione del prestito e, dopo averla regolarmente compilata, quest’ultimo la rispediva all’indirizzo email da cui era stata spedita; dopodiché, convinto della genuinità della proposta, effettuava la ricarica postepay per alcune centinaia di euro.

 

Nei giorni successivi però l’uomo riceveva altre email dal presunto intermediario francese con le quali quest’ultimo chiedeva il pagamento di altre cifre di denaro, sempre da effettuarsi a mezzo ricariche postepay, necessarie per le spese burocratiche, quali notaio ed assicurazione.

 

Essendoci stati anche frequenti contatti telefonici tra “l’intermediario” e l’uomo, quest’ultimo sempre più convinto della bontà dell’operazione, effettuava tutti i bonifici richiesti; all’atto della denuncia, erano stati versati circa euro 9.500 (novemilacinquecento).Solo dopo svariati pagamenti senza mai ricevere la cifra richiesta come prestito, l’uomo, capendo di essere stato truffato, decideva di contattare la Polizia di Stato e sporgere regolare denuncia. A questo punto gli uomini della Trattazione Atti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico iniziavano un’attività di indagine lampo che permetteva di identificare cinque persone, intestatarie delle carte postepay e dei numeri di telefono dai quali l’uomo veniva contattato, e di deferirle in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.

 

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