Radicali: “i Crocefissi nelle stanze dell’ospedale non devono essere affissi”

L’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino apprende con preoccupazione e sconcerto la decisione dell’ASL TO4 di posizionare crocefissi all’interno delle camere di degenza dell’ospedale di Chivasso

“È inaccettabile”, hanno affermato questa mattina i coordinatori radicali Boni, De Grazia e Degiorgis, “che in uno Stato di diritto laico, come dovrebbe essere il nostro, il principale problema dell’ASL sia quello di posizionare simboli religiosi cattolici all’interno delle camere di degenza. Gli ospedali sono luoghi pubblici. Luoghi che dovrebbero rispettare in prima persona la laicità delle istituzioni, a garanzia del credo, della fede e della sensibilità di ogni singola persona. L’Italia non è un Paese cattolico, e così come all’interno delle aule di tribunale stride terribilmente il confronto tra “la legge è uguale per tutti” e il crocefisso alle spalle dei giudici, così un ospedale che accoglie pazienti cattolici, atei, musulmani, agnostici, buddisti, induisti e così via, dovrebbe accogliere al proprio interno simboli religiosi di ciascuna religione del Mondo, oppure, in modo più laico, meno discriminatorio e sicuramente più ragionevole, lasciare la religione alla sensibilità personale di ognuno, evitando di apporre simboli di questa natura alle pareti. Questo purtroppo non è il primo campanello d’allarme che ci troviamo a ricevere con molta preoccupazione, ma del resto non potremmo aspettarci altro in un momento storico durante il quale un Ministro della Repubblica Italiana partecipa ai comizi con il rosario in mano, strumentalizzando la religione per scopi elettorali e tentando di demolire una delle colonne più importanti per una democrazia: il principio sovrano della laicità delle istituzioni”
 

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