Maggio 2019- Pagina 38

San Salvario: alimenti in cattivo stato di conservazione in Corso Marconi e via Galliari

Nel pomeriggio di giovedì 9 maggio, nell’ambito dei servizi di presidio disposti dal Questore di Torino in diverse aree della città, è stato effettuato un controllo del territorio nel quartiere San Salvario da personale del Commissariato Barriera Nizza, coadiuvato da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e dagli agenti del Comando San Salvario della Polizia Municipale. Nel corso dell’attività sono stati arrestati in concorso due cittadini stranieri un diciannovenne senegalese e un ventunenne maliano. I due sono stati visti dal personale operante cedere sostanza stupefacente ad un acquirente. Durante il servizio sono stati controllati 4 esercizi commerciali. In un laboratorio di gastronomia di corso Marconi gli agenti hanno trovato in un congelatore diversi prodotti, di origine animale e non, in cattivo stato di conservazione. La titolare dell’esercizio è stata anche indagata per frode in commercio in quanto nel menu non venivano indicati come congelati alcuni prodotti trovati nei congelatori. I poliziotti hanno sequestrato penalmente più di 21 chili di prodotti alimentari. Da ulteriori controlli, è emerso che nel laboratorio lavorava un cittadino straniero irregolare sul territorio nazionale. Anche per quest’ultima violazione, la donna è stata denunciata in stato di libertà. In un esercizio di via Galliari, i poliziotti hanno denunciato in a piede libero il titolare per frode in commercio e la cattiva conservazione del cibo per le stesse violazioni riscontrate nell’esercizio di corso Marconi. In questo caso, però, i poliziotti hanno sottoposto a sequestro penale 94 chili di sostanze alimentari di vario genere. La Polizia Municipale ha complessivamente sanzionato i due locali per oltre 14300 euro, alla luce di diverse violazioni riscontrate: oltre 10100 euro nel caso del laboratorio gastronomico di corso Marconi e 3800 euro in quello di via Galliari. Altre sanzioni sono state emesse a carico di 4 minimarket per comportamenti illeciti in merito alla vendita di alcolici. Nel corso dell’attività sono stati anche controllati due bar ubicati in via Nizza e via Principe Tommaso. Complessivamente, nel corso dell’intera attività, sono state identificate 37 persone.
 

Stalker danneggia casa e auto dell'ex compagna

Sentirsi braccati da chi ti perseguita. E’ quello che è successo a Carla (nome di fantasia) che ha deciso di rivolgersi alla Questura di Torino – Ufficio Minori e Vittime vulnerabili – per segnalare un caso di stalking che le aveva tolto il sonno e ingenerato un stato di ansia, timore e il cambiamento delle abitudini di vita. Lei, donna quarantenne, separata legalmente, dopo aver vissuto una relazione sentimentale con Giuseppe (nome di fantasia,) durata circa un anno e mezzo, ha deciso di lasciarlo. Lui, però, non ne vuole sapere di terminare quella relazione. Nonostante la ferma e chiara determinazione della donna, espressa inequivocabilmente, l’uomo inizia a diventare assillante con messaggi e telefonate, chiedendo insistentemente il recupero del rapporto sentimentale, manifestando morbosa gelosia. La volontà di recuperare ad ogni costo il rapporto si tramuta in rancore, astio e voglia di vendetta. L’uomo inizia a perseguitare Carla, sino ad introdursi furtivamente in casa sua, mettendola completamente a soqquadro, arrivando addirittura a tagliare a pezzetti i suoi abiti. Carla inizia ad avere attacchi di panico e non sa cosa fare perché ha paura. Alcuni amici le consigliano di rivolgersi alla Polizia di Stato, andando in Questura, dove un apposito ufficio si occupa di fornire assistenza alle vittime di questo tipo di reati. Qui racconta la sua storia e decide di fare istanza di ammonimento al Questore per gli atti persecutori subiti da Giuseppe, in alternativa alla querela. Gli agenti di polizia le indicano un centro antiviolenza cui rivolgersi per un sostegno psicologico e legale. Inizia l’attività della “rete istituzionale”: la Divisione Polizia Anticrimine coinvolge il Commissariato di Polizia di Stato San Paolo, dove sono in corso indagini per alcuni episodi di danneggiamento ai danni dell’autovettura di Carla. In quei giorni, intanto, Giuseppe viene ammonito formalmente dal Questore di Torino che lo invita ad astenersi da qualsiasi atteggiamento molesto o minaccioso nei confronti di Carla, dei prossimi congiunti e delle persone legate a lei affettivamente. Intanto, le indagini relative ai danneggiamenti della vettura della vittima hanno una svolta: Giuseppe viene immortalato nell’atto di compiere il reato da una telecamera di servizio. La Procura di Torino, visti i gravi indizi di colpevolezza e la gravità degli atti persecutori, essendo il soggetto già ammonito dall’Autorità di Pubblica Sicurezza, emette nei confronti dello stalker la misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con qualsiasi mezzo alla persona offesa.
 
 

Una favola per aiutare le persone con Sclerosi Multipla

Sclerosi Multipla: focus su stili di vita, programmazione familiare e aggiornamenti sulle terapie”. Domani presso l’Ospedale Le Molinette

 In Piemonte la sclerosi multipla interessa 169 casi ogni 100.000 abitanti Per loro, in occasione dell’incontro “Sclerosi Multipla: focus su stili di vita, programmazione familiare e aggiornamenti sulle terapie” organizzato dal Centro Sclerosi Multipla dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Molinette si inserisce la presentazione del libro “Una formidabile gara di ballo”. Un volume illustrato che nasce dal fortunato incontro tra Carthusia Edizioni, casa editrice specializzata in editoria per ragazzi, un gruppo di mamme con sclerosi multipla tra cui Annarita Adduci, psicoterapeuta, e Roche Spa, azienda impegnata nella ricerca di soluzioni terapeutiche innovative nelle neuroscienze, che ha voluto organizzare un roadshow per portare la favola alle famiglie che convivono con questa diagnosi, direttamente nei Centri SM di tutto il territorio italiano. Il volume, disponibile gratuitamente presso il Centro Sclerosi Multipla dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Molinette, è l’espressione del progetto ambizioso di inventare una storia in grado di raccontare ai bambini la Sclerosi Multipla dei loro genitori, rappresentati per lo più da madri, poiché questa patologia colpisce soprattutto le donne. Tematica, questa della Sclerosi Multipla nel contesto familiare, condivisa proprio dal Centro Sclerosi Multipla di Torino, con l’obiettivo di stare vicino a pazienti e famiglie non solo attraverso cure e terapie, ma anche fornendo un supporto informativo per affrontare la patologia nella vita quotidiana e un servizio interdisciplinare a supporto del concepimento e delle donne, il cosiddetto servizio “Le tre età della donna con Sclerosi Multipla”.

Nella storia raccontata nel volume si evidenzia l’importanza del contesto familiare per le persone con Sclerosi Multipla, una patologia che tocca tutti gli aspetti della vita quotidiana, dalla sfera emotiva agli aspetti più pratici, e che direttamente o indirettamente coinvolge le persone più vicine portando l’intera famiglia alla ricerca di un equilibrio e di uno stile di vita che permettano di affrontare le sfide con coraggio e in maniera propositiva, perseguendo i propri obiettivi personali e familiari senza rinunce. –  dichiara la dott.ssa Paola CavallaResponsabile del Centro Sclerosi Multipla dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino – Presidio Molinette Non dimentichiamo, poi, che le persone con Sclerosi Multipla e le loro famiglie non sono sole, ma possono godere del supporto di professionisti ed esperti dei centri specializzati del proprio territorio, nonché dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che opera sia con i propri gruppi dedicati sia con i Volontari presso i Centri Sclerosi Multipla”.

“Una formidabile gara di ballo” racconta la storia di una madre speciale, una GalliNella rossa, innamorata della sua coraggiosa famiglia, che non rinuncia a mettersi alla prova in una gara di ballo molto ardua per lei, anche quando un Lupo, metafora della Sclerosi Multipla, invisibile a tutti tranne che a lei, cerca in ogni modo di metterla in difficoltà.

Un giorno di qualche anno fa – racconta Annarita Adduci, psicoterapeuta, donna e madre con SM – dopo aver letto un opuscolo sulla Sclerosi Multipla, mio figlio, sconfortato e irritato, mi disse: “Parlano solo delle cose che con la Sclerosi Multipla non puoi fare, parlano della malattia come di un ostacolo alla felicità”. Aveva ragione. Serviva una storia che raccontasse esattamente il contrario, che spostasse i riflettori da ciò che la malattia toglie a quello che la malattia riesce comunque a dare, che aiutasse tutte le mamme con Sclerosi Multipla a raccontare ai propri figli l’invisibilità della malattia contro cui combattono, per insegnare loro a dare il giusto valore a tutto quello che riusciamo a fare, avere, essere, vivere “nonostante” la sua faticosa e costante presenza”.

Dare centralità alla danza, significa sottolineare come negli ultimi anni ci sia stato un cambiamento del paradigma della convivenza con la Sclerosi Multipla che inevitabilmente impatta sull’intero contesto familiare e nella vita di tutti i giorni. La verità riguardo a una patologia non è mai semplice. Anche quando questa è concreta, troppo spesso è più facile negarla e non parlarne. La verità rispetto alla Sclerosi Multipla è ancora più critica perché questa patologia può avere diverse manifestazioni, difficili da comprendere e spiegare; inoltre, il fatto che tante volte essa sia “nascosta” rende la condivisione ancora più faticosa. Molti studi dimostrano però l’effetto protettivo dal punto di vista psicologico del dire la verità a bambini e adolescenti rispetto a vari argomenti: è oramai condiviso che la verità abbia effetti positivi, anche quando si tratta di argomenti delicati e complessi come la malattia, che sia propria, di un genitore, di un fratello o di un familiare.

Da più di trent’anni Carthusia realizza progetti speciali, dedicati ai bambini e alle loro famiglie per aiutarli ad affrontare insieme anche i percorsi più difficili e faticosi. – racconta Patrizia Zerbi, editore e direttore editoriale di Carthusia – Questa volta la sfida era quella di aiutare tutte quelle donne che, affette da Sclerosi Multipla, hanno scelto di diventare mamme nonostante la minaccia costante di un Lupo Invisibile, fornendo loro uno strumento di relazione come “Una formidabile gara di ballo” e facendo in modo che il messaggio arrivasse a più genitori possibili. Scritto da Emanuela Nava e illustrato da Patrizia La Porta, si tratta di un libro poetico, innovativo e terapeutico con cui raccontare ai propri figli di questa battaglia quotidiana, in cui il supporto dei loro compagni e dei bambini è parte fondamentale”.

 

“Siamo consapevoli che la ricerca scientifica può fare la differenza nell’aprire nuove prospettive terapeutiche che migliorino la qualità della vita di chi convive con patologie come la Sclerosi Multipla, ma crediamo che altrettanto importanti siano le iniziative in favore dei pazienti e delle loro famiglie.  – dichiara Alberto Merlo, Medical Unit Head Roche SpA – Con questo libro vogliamo schierarci a fianco del coraggio delle persone che ogni giorno trovano la forza e la speranza per superare la malattia, e di chi dà loro sostegno e fiduciaPensiamo che il volume che accompagna questo roadshow sul territorio italiano possa essere di grande aiuto per stimolare il dialogo tra genitori e figli, specie con i più piccoli, quando subentra una patologia come la sclerosi multipla”.

Scippatore sedicenne fermato dalla polizia municipale

Agenti del Reparto Operativo Speciali della Polizia Municipale hanno fermato oggi un 16enne di nazionalità marocchina che, insieme ad atri due soggetti che si sono dati alla fuga, ha strappato una collana d’oro con fede all’interno, ad un ragazzo 17enne di Ferrara, in gita scolastica a Torino. Il ragazzo derubato si trovava nel dehor esterno di un fast food di piazza Castello. Gli Agenti in abiti borghesi, che erano poco distante, vicino a piazza Carignano hanno notato lo scompiglio e si sono immediatamente messi a inseguire i ladri. Il fermato è stato dapprima accompagnato presso il Comando di via Bologna, poi indagato in stato di libertà, dopo aver informato il Tribunale dei Minorenni, e affidato nuovamente alla responsabile della Comunità dove è ospite. La refurtiva è stata recuperata e le immagini delle telecamere di sicurezza sono state acquisite per le ricerche dei complici.

Torino-Sassuolo, i precedenti

Il Torino-Sassuolo di domenica all’ora di pranzo (ore 12:30) sarà il confronto numero 6 tra granata e nero-verdi in Serie A nella città sabauda. I precedenti cinque confronti vedono il Toro avanti sia nel computo delle vittorie (tre, contro le due degli emiliani, mentre non ci sono mai stati pareggi) sia in quello delle realizzazioni (11-7). Il primo confronto nella massima divisione ha luogo nella stagione 2013-’14, per la precisione alla prima giornata (25 agosto 2013), in quella che consiste nella gara d’esordio del “Sasòl” in massima Serie: successo 2-0 dei granata, con reti di Matteo Brighi al 40′ e di Alessio Cerci al 63′. Vittorie ospiti sia nel 2014-’15 (1-0 alla dodicesima giornata, il 23 novembre 2014) sia nel 2015-’16 (3-1 alla trentacinquesima, 24 aprile 2016, con la rete granata opera di Bruno Peres), quindi altrettanti successi torinisti: 5-3 nel 2016-’17 (trentottesima giornata, 28 maggio 2017) e 3-0 la scorsa stagione (seconda, 27 agosto 2017, con centri di Andrea Belotti al 44′, Adem Ljajic all’84’ e Joel Obi all’88’). Le due compagini si sono, inoltre, affrontate nella città sabauda anche in cadetteria: tre volte nella stagione regolare più una nei play-off. I confronti nella “regular season” vedono avanti gli ospiti, con due vittorie contro l’unica dei padroni di casa (e nessun pareggio): si comincia con l’1-0 nero-verde dell’annata 2009-’10 (diciottesima giornata, 12 dicembre 2009), passando per il 2-1 sempre per gli emiliani nel 2010-’11 (venticinquesima, 5 febbraio 2011, con rete torinista realizzata da Rolando Bianchi su rigore), per poi giungere alla prima affermazione granata nel 2011-’12, col 3-0 alla trentacinquesima (15 febbraio 2012), firmato da Danilo D’Ambrosio al 31′, Migjen Basha al 52′ e Riccardo Meggiorini al 79′. Nella stagione regolare, quindi, il computo delle reti vede avanti il Toro, per 4-3. Ed eccoci ai play-off, risalenti alla stagione 2009-’10, dove nella semifinale d’andata (2 giugno 2010) il Sassuolo strappa un pareggio per 1-1 (con rete torinista di Rolando Bianchi al 73′), complicando la corsa dei granata verso la finale, poi comunque conquistata vincendo per 2-1 il confronto di ritorno in Emilia. Contando anche la partita dei play-off, il bilancio nella Serie cadetta vede un’affermazione granata, due dei nero-verdi e un pareggio, col Toro a condurre 5-4 nel conteggio delle marcature. Il computo generale, tra prima e seconda divisione, è in parità: quattro vittorie per parte (e un pareggio) in nove confronti, col Torino a condurre 16-11 nel conto delle reti.

Giuseppe Livraghi

Nursing Up: Presidi di protesta degli infermieri contro il demansionamento

In dieci città italiane per chiedere assunzioni e rispetto dei professionisti sanitari tra flashmob e gazebo dimostrativi

Sono dieci le Regioni chiamate in causa questa mattina dagli infermieri Nursing Up al grido di #noaldemansionamento, tra flasmob ed infopoint infermieristici, per chiedere un cambio di rotta alle Aziende sanitarie che non assumono sufficiente personale e far fronte all’emergenza estiva ormai alle porte, le iniziative di protesta sono organizzate di fronte alle rispettive sedi regionali a: Trento, Genova, Torino, Venezia, Bologna, Ancona, Perugia, Firenze, Palermo, Cagliari. La mobilitazione degli infermieri Nursing Up culmina proprio questa mattina con una grande manifestazione in Piazza Castello a Torino, dove sono previsti dibattiti con personalità politiche e rappresentanti istituzionali che daranno il loro contributo per combattere contro il grave fenomeno del demansionamento. In contemporanea le iniziative vanno avanti con un calendario diffuso su tutto il territorio nazionale, tante le attività infermieristiche dedicate alla popolazione nei presidi. A seguire, l’elenco con luoghi e orari di oggi, 10 maggio: Trentino Alto Adige (Trento, Piazza Dante dalle 14.30 alle 16.30), Piemonte (Torino, Piazza Castello dalle 9 alle 13), Liguria (Genova, Piazza De Ferrari dalle 9 alle 12), Veneto (Venezia, Dorsoduro 3901 dalle 9 alle 12), Emilia Romagna (Bologna, Via Aldo Moro dalle 10 alle 13), Marche (Ancona, Via Tiziano dalle 10 alle 12), Umbria (Perugia, Piazza Italia dalle 11 alle 13), Toscana (Firenze, Piazza Duomo dalle 11alle 15), Sicilia (Palermo, Piazza Ottavio Ziino dalle 10 alle 13) e Sardegna (Cagliari, Via Roma dalle 10 alle 13). La prima tappa degli infermieri in rivolta è stata la Regione Lazio, l’8 maggio, dove i professionisti hanno inscenato una danza della resistenza pacifica distribuendo volantini della campagna #noaldemansionamento e offrendo ai cittadini servizi di competenza infermieristica, come ad esempio la misurazione della pressione. A seguire si sono svolti il 9 maggio i presidi in forma statica davanti alle sedi regionali di: Lombardia (a Milano, dove una delegazione è stata ricevuta in Regione), Campania (a Napoli, presso il Centro Direzionale) e Molise (a Campobasso). Tanti i cittadini che si sono fermati per informarsi sui motivi delle proteste e dimostrare il loro appoggio agli infermieri. Tutte le manifestazioni rientrano nell’ambito della campagna #noaldemansionamento, lanciata dal sindacato Nursing Up in Assemblea nazionale, dove centinaia di attivisti accorsi da ogni parte d’Italia hanno denunciato ciò che accade in numerose Aziende sanitarie, dove i professionisti della salute sono costretti quotidianamente a fare fronte a una situazione emergenziale dovuta alla grave carenza di organico con punte di criticità nelle Regioni sottoposte ai piani di rientro. Ma per il personale del Ssn, già ridotto ai minimi termini per il blocco decennale del turnover, la situazione è destinata a peggiorare in vista di ulteriori emorragie causate dai prepensionamenti di Quota 100.

“Il demansionamento degli infermieri scaturisce come conseguenza delle criticità del contesto sanitario, caratterizzato, ora più che mai, dalla disorganizzazione del lavoro che dipende dalla carenza o assenza di personale ausiliario e da politiche decennali tese a depauperare il Servizio pubblico. Tagliare le risorse ad esso destinate, lo sappiamo bene, significa comprimere i diritti che fanno capo sia al cittadino, che chiede legittimamente di essere curato, sia al lavoro degli infermieri costretti a svolgere funzioni improprie, i quali, perdendo dignità e valorizzazione, vedono scadere loro malgrado la qualità dell’assistenza”. A spiegarlo Antonio De Palma, presidente del Nursing Up.

Per il leader sindacale è giunta l’ora di serrare i ranghi della categoria che sopporta da lungo tempo condizioni di lavoro inaccettabili, a fronte di un’evoluzione della figura infermieristica dal punto di vista della responsabilità professionale e dell’inquadramento ordinistico (l’albo conta 450mila unità, di cui 270mila in forze alla PA), ma senza i relativi riconoscimenti a livello di valorizzazione professionale, consentendo uno sfruttamento pericoloso da parte delle Aziende. “Lottiamo insieme, infermieri e cittadini, uniti e solidali contro il demansionamento degli infermieri per esercitare la professione senza doverla sacrificare per logiche di risparmio che danneggiano il diritto alla salute. Ci vuole un grado maggiore di consapevolezza da parte di ognuno di noi – ribadisce De Palma – ce lo impone il nostro senso del dovere e ce lo chiede in primis la gente che attende mesi in lista d’attesa per accedere ad una visita specialistica”.

“Adesso occorre un cambiamento culturale – chiosa il presidente Nursing Up – per aiutare gli infermieri a fermare le pericolose ricadute che il fenomeno comporta sulla qualità dell’assistenza ai cittadini. Con questa campagna vogliamo richiamare le Aziende sanitarie alle loro responsabilità, informare i professionisti sulla problematica e affrontarla concretamente acquisendo le denunce di ciò che accade”. Nell’ambito della campagna #noaldemansionamento sono previste non solo forme di protesta organizzate dalle delegazioni regionali, ma anche dibattiti con personalità politiche e infopoint su materie di competenza professionale infermieristica con attività di cui i cittadini potranno usufruire.

Paolo Rumiz. Un filo infinito per salvare l’Europa

Giovedì 9 maggio Paolo Rumiz ha presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino il suo ultimo libro “Il filo infinito”, il racconto di un viaggio tra i monasteri benedettini che porta lo scrittore triestino a contatto con la storia di uomini straordinari che hanno rifondato l’Europa in un momento di grave crisi, ricostruendo un continente lacerato dalla caduta dell’impero romano. Il “Viaggio alle radici dell’Europa” nasce quasi per caso, due anni fa, durante un altro viaggio, quello nei territori feriti e martoriati dal terremoto. Rumiz, giunto a Norcia, entra nella piazza principale e si trova di fronte ad uno spettacolo che lo colpisce: le due chiese sono crollate e distrutte, ma è rimasta intatta la statua di San Benedetto, patrono d’Europa. Nella notte lo scrittore cerca informazioni su un santo che non conosce, su un uomo dell’Appennino che, con la sua regola, ha avuto la forza di rifondare un Occidente in decadenza e travolto dalle invasioni barbariche, riuscendo a convertire e a rendere sedentarie popolazioni affamate di cibo e di guerra, per nulla paragonabili ai poveretti che, oggi, cercano rifugio nei nostri territori, attratti dalla speranza di un domani migliore. L’idea di un viaggio tra i monasteri d’Europa nasce dalla necessità di un triestino, laico, magiapreti, di comprendere come, in un momento molto più difficile di quello che il nostro continente sta vivendo oggi, in anni in cui l’Europa stava attraversando un periodo estremamente buio, un gruppo di uomini sia riuscito, attraverso il lavoro, la preghiera, il silenzio, la cultura e soprattutto il cibo a ricostruire un mondo che sembrava morto, integrando popolazioni diverse e conquistandole con una Regola che è quanto mai attuale. Il percorso tra quindici monasteri collocati in sette nazioni viene scandito da susseguirsi di incontri perché quello che rende unico un viaggio non sono i luoghi che si visitano, ma le persone nelle quali ci imbattiamo durante il cammino.
 
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Tra le pagine di questo libro che diventa una ricerca di una soluzione che ci consenta di ricostruire, ancora una volta la nostra Europa, Rumiz ci accompagna a conoscere persone straordinarie come l’abate Wolf “padrone di undici lingue, amante della musica, studioso di teologia, filosofia, zoologia, chimica e astronomia, missionario in Africa, insegnante al pontificio ateneo di sant’Anselmo a Roma, autore di una trentina di libri” che si rivela un uomo di una semplicità disarmante quando confessa candidamente “siamo contadini”, sottolineando come i benedettini compiono una rivoluzione culturale quando, primi uomini liberi, prendono in mano una zappa e iniziano a lavorare la terra, creando un sistema economico. L’abate conduce Rumiz a visitare gli orti, le stalle e, infine, il cimitero tripartito: da una parte riposano i soldati della Wermacht, in un’altra gli ebrei sopravvissuti ai campi di sterminio e nella terza i monaci che dormono sotto piccoli cumuli di terra smossa, sormontati da una croce di ferro che indica il mestiere che fecero in vita. In questo luogo di pace l’abate Wolf indica la propria tomba, già pronta, un cumulo che viene ad innaffiare ogni giorno, non un “memento mori” tragico, ma un simbolo di speranza perché i benedettini non pensano “troppo all’eterno nel senso orizzontale della durata. Immaginano l’istante in cui si siederanno al tavolo delle nozze”. Tra musica celestiale, manoscritti antichi e preziosi, incontri straordinari Rumiz giunge a comprendere che questi uomini sono stati capaci di costruire un mondo in grado di dialogare con il laico in un momento in cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo sull’Europa e sono queste le radici dalle quali dobbiamo partire. Soltanto facendo nostra e attualizzando una lezione che parla di accoglienza, di integrazione, di speranza, di lavoro, potremo salvare e rifondare questa Europa che si sta disgregando sotto i nostri occhi. Bisogna ripartire dal mito di Europa, la fanciulla che Zeus, trasformatosi in un toro bianco, rapì e portò attraverso il mare fino all’isola di Creta. Europa fu la prima migrante della storia ed è il suo destino essere punto di arrivo per i popoli, essere luogo di dialogo, di convivenza, di democrazia perché anche nei momenti più difficili “democrazia” significa speranza che anche il più debole, il più misero degli esseri umani possa vincere contro un potente.
 

Barbara Castellaro

 
 

Contratti agricoli stipulati con i defunti per ottenere contributi

Quando si imbatteva in un terreno agricolo apparentemente abbandonato, la prassi era sempre la stessa: si recava all’Agenzia delle Entrate e lo registrava a suo nome in qualità di locatario. Il vantaggio? Ottenere in tal modo i contributi agricoli erogati dalla Regione. C’era però un particolare, i legittimi proprietari non ne sapevano nulla.

Questo è quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’indagine nei confronti di un imprenditore di Lanzo Torinese (TO). I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese che hanno condotto le indagini, hanno ascoltato una trentina di proprietari terrieri nei comuni di Lanzo Torinese e comuni limitrofi. Dai primi riscontri è emerso fin da subito che la quasi totalità dei soggetti coinvolti era totalmente all’oscuro che i loro appezzamenti,sui cui gravava tra l’altro una richiesta di contributo pubblico, risultassero dati in locazione al fantasioso agricoltore.   “L’operazione” ideata dal maldestro concittadino, infatti, permetteva, mediante la registrazione del contratto, di ottenere i contributi agricoli che l’A.R.P.E.A., l’agenzia regionale per i fondi all’agricoltura, eroga a vantaggio dei produttori agricoli. La vicenda ha assunto toni ancora più spiacevoli quando i Finanzieri hanno accertato che alcuni dei contratti agricoli erano stati stipulati con persone oramai defunte da anni, destando l’incredulità e l’indignazione dei parenti delle persone decedute. La posizione del quarantenne è ora al vaglio della Procura Regionale della Corte dei Conti; la finalità è il recupero del maltolto alla comunità.

Litiga con la fidanzata e la polizia scopre che detiene droga

Un cittadino italiano di trentacinque anni è stato arrestato da personale della Squadra Volante per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’intervento di polizia è scaturito da una segnalazione giunta al 112, dopo le 4 del mattino, relativo ad un litigio in strada fra fidanzati, piuttosto acceso. All’arrivo della pattuglia, l’alterco fra i due era già finito, ma gli operatori non poteva non notare un forte odore di stupefacente provenire dall’uomo. La perquisizione personale effettuata su di lui, un cittadino italiano di 35 anni, portava al rinvenimento di alcune dosi di hashish, marijuana, cocaina per circa 2,2 grammi. Gli agenti provvedevano anche alla perquisizione domiciliare del suo alloggio, rinvenendo altri 50 grammi di hashish e marijuana, custodita in contenitori cilindrici in vetro nonché la somma di denaro contante di 2570 € e 1 bilancino elettronico di precisione.   L’uomo, con precedenti per reati simili ed anche di altri natura, è stato arrestato.
 

Economia circolare al mercatino di Mirafiori

Sabato 11 Maggio inaugura a Mirafiori, in Corso Tazzoli 226, il Mercatino dell’usato, attività imprenditoriale vestita di sostenibilità. Il riuso, in quanto prevenzione, genera effetti positivi per la comunità locale e per l’ambiente. Proprio di questo vsi discuterà nell’ambito di un dibattito nel corso dell’inaugurazione, a cui prenderanno parte sia l’amministrazione locale che il Comune di Torino. Il Mercatino di Mirafiori nasce in una area “particolare” con l’obiettivo di esprimere sul
territorio tutta la potenzialità e la forza dell’economia circolare, in grado di rigenerare flussi reddituali altrimenti persi, contribuendo fortemente al rallentamento della desertificazione commerciale locale. Ma cos’è il riuso, e perché fa bene alla società e all’ambiente? A spiegarlo nel corso del dibattito esperti di settore, giornalisti e studenti. “Acquistare beni usati suggerisce Fabrizio Malberti – l’imprenditore di Mirafiori – è un gesto intelligente. Un oggetto che passa di casa in casa, continua a diffondere il suo valore salvaguardando il luogo in cui si vive”. In Italia ha spiegato Sebastiano Marinaccio – Presidente della Mercatino – con 7 milioni di oggetti movimentati nell’ultimo anno è stato possibile evitare emissioni in atmosfera per circa 45.000 tonnellate di gas serra e di risparmiare circa 30.000  kg di PM2.5, le cosiddette polveri sottili, le più cancerogene. Proprio questo ultimo aspetto ha condotto Legambiente ad approfondire il fenomeno: gli oltre 11 milioni di metri cubi di oggetti venduti in 6 anni da Mercatino equivalgono al volume totale di rifiuti urbani conferiti nel 2016 nelle discariche italiane (Fonte: rapporto ISPRA 2017). Il riuso si configura quindi come opportunità di riduzione dei costi per lo smaltimento dei prodotti, un incentivo alla sostenibilità e alla diffusione di un concreto modello di economia circolare, con relative ricadute occupazionali. Ricordiamo inoltre che secondo la Commissione Europea il riutilizzo è destinato a crescere e potrebbe generare fino a 800.000 posti di lavoro facendo scomparire un sesto
della disoccupazione giovanile.
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Programma
Ore 11:00
Il brivido della durata
Letture teatrali a cura di Antonella Dello Gatti e Nadia Lambiase di
Mercato Circolare attorno ai 4 principi dell’economia circolare
Ore 11:30
Dibattito “Riuso ed Economia Circolare” nasce il Mercatino di
Mirafiori
Relatori:
Luisa Bernardini Presidente Circoscrizione 2 – Torino
Alberto Unia Assessore Ambiente – Città di Torino
Federico Mensio Presidente Commissione Ambiente Torino
Sebastiano Marinaccio Presidente Mercatino Franchising
Alessandro Stillo Presidente Rete ONU
Fabrizio Bo – Amministratore Legambiente Piemonte
Nadia Lambiase – Mercato Circolare
Filomena Greco – Sole24Ore
Giuseppe Iasparra – Eco dalle Città
Modera Giorgia Marino de La Stampa – Tutto Green
Ore 12:00
Antonella Giani di Giardino forbito con lo scrittore Sebastiano
Mondadori presentano “Un anno fa domani” libro selezione Strega
2010, primo candidato 2019 per essere Letto&Riletto. Progetto
BOOKSHARING – la circolarità etica dell’editoria