Sport dietro le sbarre

Il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino ha preso parte al “progetto casa circondariale”, sfidando i detenuti e le detenute rispettivamente a calcio e pallavolo: un’iniziativa vincente e destinata ad ampliarsi in futuro

 

Lo sport approda alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino grazie al Gruppo Sportivo Polizia Municipale del capoluogo sabaudo; infatti, nell’ambito del “progetto casa circondariale”, vigilesse e vigili gialloblù hanno sfidato detenute e detenuti rispettivamente a pallavolo e calcio, nelle giornate di mercoledì 12 e venerdì 14 dicembre. Tali incontri, come detto, contribuiscono a comporre il mosaico di un’iniziativa alquanto estesa, che mira all’avvicinamento allo sport; legata a percorsi di inclusione sociale, è organizzata in collaborazione con la Fiamma Azzurra e i rispettivi enti di appartenenza (Corpo di Polizia Municipale di Torino, Direzione Polizia Penitenziaria e Corpo di Polizia Penitenziaria) ed è divenuta un appuntamento tradizionale di fine anno, che ci si augura possa sfociare in un più importante e ancor più esteso progetto di riqualificazione sociale. Le prime a scendere in campo sono state le pallavoliste del GSPM Torino (Roraima Pennazio, Roberta Pica, Cinzia De Rosa, Antonella Bifano, Monica Loncone, Francesca Nardella e Giovanna Consoli), che hanno affrontato le detenute dell’ala femminile, allenate e seguite da un tecnico del CUS Torino, senza però scontrarsi effettivamente con loro, dal momento che sono state formate due selezioni miste. Al termine del match sono stati lasciati in dono alcuni omaggi alle ragazze detenute, a cui ha contribuito anche la FIPAV Piemonte nella persona del presidente Ezio Ferro, che ha fornito capi tecnici e materiale utile all’allenamento. Venerdì, invece, sono stati i calciatori della rappresentativa della polizia municipale subalpina (Franco Caporusso, Giuliano Giacobbe, Valter Negro, Carmelo Cartisano, Valerio Piai, Francesco Piccinni, Davide Bianco, Denny Guarise, Simone Manzo, Gennaro Amato, Davide Giorgio, Ernesto Cambio, Alessio Colucci, Marco Ermanni, Fulvio Biscuola, Walter Chervatin, Davide Ossati, Giuseppe Spatolisano e Federico Trabucco) a calcare il rettangolo verde della casa circondariale per dare vita a una partita vissuta con grande sportività da parte di entrambe le formazioni, che tuttavia non hanno certo tirato indietro la gamba e sono andate sin dal primo minuto alla ricerca della vittoria. A spuntarla, per la cronaca, sono stati i vigili torinesi per 4-2, ma al termine del match il vero trionfatore è stato il fair play: strette di mano, sorrisi e, non ultima, la consegna di alcune confezioni di caffè e cioccolatini da parte del GSPM Torino ai detenuti, che hanno apprezzato il gesto e ringraziato calorosamente i loro avversari di giornata. Nota a margine: l’incontro calcistico è stato arbitrato dal direttore di gara federale Marco Chessa, che, tra l’altro, ricopre anche l’incarico di Consigliere comunale presso il municipio sabaudo. Soddisfatti tutti gli organizzatori e i promotori del progetto, unanimemente concordi nell’asserire che «questo genere di manifestazioni contribuisce all’abbattimento, per qualche ora, del muro che separa la casa circondariale dalla società, fornendo ai detenuti la possibilità di un sano confronto umano e sportivo».

 

Alessandro Nidi

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