Il popolo Pd esiste e “lotta insieme a noi”. Questa é una possibile sintesi della e delle Feste dell’Unità, con buona pace dei soliti detrattori. Esistere non vuole dire che goda di ottima salute, ma qualche linea di febbre se l’è tolta. Lontana ma forse non lontanissima la guarigione. Festa di popolo, non c’ è che dire, e si notano piccoli passi in avanti qui a Torino rispetto all’altro anno, sicuramente. Nella kermesse politica irrompe la notizia: Sergio Chiamparino scioglie la riserva e si candida in Regione. Anche se non c’è certezza della vittoria. Ingeneroso verso il suo partito annunciarlo nella sede dei Moderati, non fosse che l’operazione é rivolta appunto al moderati, elettori spaesati dal niente grillino e dalla Baldanza Salviniana. Non c è tempo da perdere per salvare il salvabile. Non c è d’aspettare che il popolo (l’altro) capisca il bluff dei giallo-verdi. I bene informati sentenziano: Sergio ha già l’accordo con quelli di Forza Italia. Chissà. Avanti con i carri. Viva le liste civiche contro i nuovi populisti barbari. Tra i più scatenati Liberi e eguali, con Grimaldi in prima fila. Chiaramente vorrebbe rifare il consigliere regionale. E qui le aspettative si confondono con le possibilità. Spostamento a destra dell’ asse della coalizione. Poco importa: l’importante è vincere. Lo sottolineo rischiando di beccarmi dello sfascista. Prosaicamente sono scettico. E non sono il solo. Mimmo Carretta (segretario Pd) me lo conferma. Hanno “segato” la rivoluzione dei quarantenni. La nostra profonda crisi avrebbe potuto rappresentare un’ occasione per cambiare profondamente. Ora rischiamo di perdere senza cambiare. Oltre il danno la beffa.
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E Anna Rossomando assesta il suo colpo. Chiaramente Mauro Salizzoni sarà capolista e nel caso di vittoria assessore alla Sanità. Un Salizzoni pacato ed insofferente delle mille divisioni che ha dovuto sopportare dai comunisti che se non litigano tra loro non sono contenti. Ma non tutti la pensano come Mimmo Carretta. “Ci vuole Sergio. Solo Sergio ci può salvare”. Alla Festa si formano capannelli, gande fonte di informazioni. E’ noto che anche qui l’età la fa da padrona. Sergio-ultima spiaggia é la bandiera degli ultra settantenni. Con il rincalzo degli ottantenni che orgogliosamente sostengono: “da anni non avevo più la tessera. Ora sono venuto qui anche per iscrivermi”. Eccolo lì l’ inossidabile popolo del PD. Inossidabile ed orgoglioso. Popolo che per realizzare le sue passioni ha bisogno di voti per governare. Indispensabile in un sistema democratico, indispensabile nel nostro sistema democratico. E si vota per le Regioni e per l’Europa. Se i Pentastellati stanno ancora cercando di capire ciò che é successo, Salvini l’ha capito benissimo anche perché l’ha determinato e lo sta determinando. Non starà a guardare “regalando” l’elettorato moderato al nostro Chiampa. Al quale ricordo che Portas (leader moderato) si dava oltre al 10 % e non ha ottenuto nemmeno il 3 % alle ultime amministrative.
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(foto: il Torinese)
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