Festival di Stresa, traiettorie incrociate

“Circolazione di idee, di condivisione, di conoscenza tra persone diverse per cultura, provenienza geografica, età anagrafica, ma tutte accomunate dallo spirito dell’incontro” è questo lo spirito del Festival di Stresa,   secondo Giannandrea Noseda, il direttore artistico della manifestazione, che avrà luogo dal 17 al 27 luglio e dal 23 agosto al 9 settembre. Si mettono insieme dunque generi diversi, dal jazz alla musica classica, dall’omaggio a Bernstein, uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi, all’esecuzione italiana dell’ultimo disco di Frank Zappa, Vinicio Capossela con la Filamornica Arturo Toscanini, Invenzione a due voci con Gianrico Carofiglio e Gianluca Petrella e ancora Ute Lemper, il Quartuor Hermeès con Haydn Sacro e moltissimi altri appuntamenti, 27 in tutto, che avranno uno sfondo magico, una cornice incantata, in luoghi ricchi di fascino come Stresa, Verbania, Isola Bella. Il Festival di Stresa ha una storia di lunga data, Le settimane della musica sono nate nel 1962 grazie a Italo Trentinaglia, un avvocato veneziano amante e cultore della musica perché con la musica era nato e cresciuto. Nella villa di famiglia venivano ospitati musicisti e compositori celebri come Arturo Toscanini, da qui l’idea di fare di quegli incontri musicali un festival vero e proprio che con il tempo è diventato un appuntamento internazionale molto importante. Molti sono i meriti di questo importante evento: l’avvicinamento dei giovani alla musica classica attraverso il coinvolgimento delle scuole, per esempio, e la sua vocazione alla solidarietà, molte sono infatti le donazioni, grazie agli incassi di alcune manifestazioni in particolare, devolute in beneficenza.

Informazioni sul sito www.stresafestival.eu/programma-2018/

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

 

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