Presso il Palazzo Parasi in via Giovanola a Cannobio (Vb) è in corso la mostra di Ubaldo Rodari “Spazio negato-Spazio immaginato”. L’evento è stato presentato all’inaugurazione del 24 marzo da Antonio D’ Avossa. Ubaldo Rodari è un’importante incisore che sviluppa la sua ricerca pittorica e grafica sulle dinamiche legate allo spazio, con all’attivo un lungo elenco di mostre in Italia e all’estero tra Svizzera, Francia e Giappone. Nato a Bergamo nel 1952, dopo aver intrapreso l’attività artistica come autodidatta, Rodari ha frequentato a Venezia la Scuola Internazionale di Grafica. Da sempre impegnato anche nel campo della didattica, da quasi quindici anni è direttore artistico dell’associazione “Il Brunitoio“, Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa (VB). Attualmente la sua ricerca indaga sulla percezione dello spazio. Una passione, maturata da Rodari con il trascorrere del tempo, traendo ispirazione dai luoghi della vita, tra i monti e la parte alta del lago Maggiore, interpretando i toni e i mutamenti dell’ambiente, stravolgendo e ribaltando molte delle tecniche apprese. L’esposizione a Cannobio si inscrive nel quadro delle mostre pensate per valorizzare questa storica costruzione risalente al XIII secolo, adibita per tanti anni a luogo di giustizia e di governo: il Palazzo della Ragione, meglio conosciuto come palazzo Parasi. La mostra sarà visitabile fino al 6 maggio con questi orari: dal giovedì alla domenica, tutte le mattine dalle 10.00 alle 12.00; il sabato anche il pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00.
Marco Travaglini
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