Lotta ai furbetti: dalla Regione Piemonte più controlli sull’uso dei finanziamenti europei

Migliorare e rafforzare l’efficacia dei controlli sui finanziamenti stanziati con i fondi strutturali europei, in modo da evitare usi impropri delle risorse e contrastare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, è l’obiettivo che si pone il nuovo protocollo d’intesa firmato  dal presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dal comandante regionale per il Piemonte della Guardia di Finanza, generale Giuseppe Grassi. Sarà pertanto possibile proseguire lo scambio di informazioni e la collaborazione tra le parti, tesi ad agevolare il recupero delle somme per qualsiasi motivo indebitamente incassate da soggetti richiedenti nell’ambito dei programmi cofinanziati, nonché assolvere l’obbligo in capo ad ogni Stato membro dell’Unione di immediata comunicazione alla Commissione delle irregolarità accertate. Regione e Guardia di Finanza intendono così intensificare le azioni a tutela della legalità dell’azione amministrativa tramite la prevenzione e il contrasto a qualsiasi tentativo di utilizzo irregolare o fraudolento delle risorse. Interventi che vogliono anche costituire un’adeguata forma di deterrenza. In particolare, la Regione consente l’accesso diretto ai sistemi informativo e di monitoraggio dei beneficiari dei finanziamenti comunitari e segnalare fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie affinché sia valutata la possibilità di effettuare approfondimenti investigativi; la Guardia di Finanza comunica, in caso di eventi penalmente rilevanti d’interesse del protocollo e previo nulla osta dell’autorità giudiziaria, le generalità delle persone fisiche e giuridiche coinvolte, in modo da avviare le procedure di recupero di finanziamenti indebiti. Come ha precisato il presidente, i fondi europei sono lo strumento con cui la Regione applica le proprie azioni per lo sviluppo e la crescita del territorio. Poiché la criminalità organizzata potrebbe avere interesse a mettere le mani su queste risorse, è fondamentale fare tutto il possibile per contrastare infiltrazioni che ne stravolgano l’utilizzo. Coordinare i controlli vuol dire aiutare la Guardia di Finanza nel proprio compito e semplificare le procedure perché non si debba a ogni livello di indagine ricominciare da zero. “Nel processo di assegnazione dei fondi Ue – ha evidenziato Grassi – si infiltrano frequentemente persone che mirano a compiere truffe, ma anche la presenza della criminalità organizzata è forte. Questo protocollo, con il quale la Regione ci comunica immediatamente quali soggetti si sono presentati per ottenere i fondi, ci permette di avviare una selezione in via preliminare. E’ una garanzia in più per la Regione e per la comunità tutta”. Tra Fondo sociale europeo, Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale il Piemonte ha a disposizione per il periodo di programmazione 2014-2020 quasi 2 miliardi di euro.

www.regione.piemonte.it

(foto: il Torinese)

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