“SE VINCEREMO LE ELEZIONI PORREMO RIMEDIO ALL’ENNESIMO ERRORE DEL CENTROSINISTRA”
La Giunta regionale nella seduta odierna ha approvato la proposta di delibera di accorpamento delle ASL e ASO di Alessandria che adesso dovrà essere discussa in Commissione sanità e in Consiglio regionale. L’accorpamento, qualora approvato, sarà operativo dal 1 gennaio del 2019. Inoltre la Giunta ha prospettato la nascita di un nuovo soggetto, AS@P.
“È paradossale – dichiarano Marco Botta e Gian Luca Vignale – che la Giunta regionale, invece di occuparsi dei veri problemi della sanità piemontese, continui in un’opera di continua distruzione delle sanità territoriali, per giunta prevedendo una nuova super azienda che garantirà qualche nuova poltrona: quali saranno i costi e i benefici per i piemontesi?”
“All’incontro organizzato il mese scorso ad Alessandria abbiamo dimostrato che la nostra contrarietà alla fusione non è aprioristica, ma basata sull’analisi dei bilanci, dei flussi di mobilità e di un’organizzazione sanitaria rispettosa di tutti i territori” continua Vignale.
“Primari e sindacati hanno espresso la loro contrarietà a questa proposta, ora – continua Marco Botta, commissario regionale del Movimento Nazionale – dovranno essere le istituzioni locali a difendere la sanità alessandrina, votando la mozione già presentata ad Alessandria dal Movimento Nazionale per la Sovranità e sottoscritta da tutte le forze del centrodestra” conclude Botta.
“Le politiche di Chiamparino e Saitta di questi anni finalizzati a “tagliare” i servizi nei presidi territoriali dell’ASL hanno portato risultati evidenti: la migrazione verso altre regioni o verso l’ospedale di Alessandria, che non può più reggere un flusso così imponente, di migliaia di alessandrini che non trovano più nei loro ospedali di territorio i servizi” continuano Botta e Vignale.
“Continueremo la nostra battaglia annunciando che già dalle prossime settimane ci recheremo – dichiarano Alessandro Bego, Commissario Provinciale del MNS e Pierpaolo Guazzotti, consigliere comunale Lega-MNS – in altri centri della provincia per manifestare la nostra contrarietà ad un ulteriore taglio dei servizi sanitari nella nostra provincia”.
“In Commissione e in Consiglio il Movimento nazionale per la Sovranità esprimerà il proprio dissenso con la forza dei numeri e di reali motivazioni di tutela della sanità, cercando di evitare che la delibera venga approvata. Se vinceremo le prossime elezioni regionali – conclude Vignale – la revoca della delibera di fusione sarà uno dei prossimi provvedimenti della futura amministrazione”.
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