Il licenziamento di 28 dipendenti della Fondazione Torino Musei, tra cui tre del Museo Diffuso della Resistenza, è una notizia grave che ci riempie di amarezza e che risulta in netto contrasto con l’immagine di Torino nell’ultimo decennio, una città che ha saputo investire in cultura e turismo, reagendo alla crisi manifatturiera. Se l’attuale amministrazione comunale ritiene che la cultura rappresenti ancora un investimento, allora i 28 dipendenti non possono essere licenziati. Una soluzione può e deve trovarsi.
Nino BOETI
Vice Presidente Consiglio Regionale del Piemonte
Presidente Comitato Resistenza e Costituzione
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