Novembre 2017- Pagina 33

NUOVO CORSO PER VOLONTARI SOCCORRITORI

Inizierà martedì 21 novembre, alle ore 20.45, presso la sede della Croce Verde di None in via Santarosa 74 il nuovo corso gratuito per aspiranti volontari soccorritori.

Il corso è riconosciuto e certificato dalla Regione Piemonte, secondo lo standard formativo regionale. Inoltre, all’interno dello stesso percorso formativo è prevista l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero.

Le lezioni riguarderanno diversi argomenti tra cui il Sistema di emergenza-urgenza, i codici d’intervento, i mezzi di soccorso, il linguaggio radio e le comunicazioni, la rianimazione cardiopolmonare, l’utilizzo del defibrillatore, il trattamento del paziente traumatizzato, il bisogno psicologico della persona soccorsa. Il corso è diviso in una parte teorica di 50 ore complessive a cui vanno ad aggiungersi altre 100 ore di tirocinio pratico protetto di affiancamento a personale più esperto.

 

Il volontario soccorritore è un cittadino che opera un intervento di primo soccorso con capacità professionali nell’ambito di un’organizzazione definita. La Pubblica Assistenza di None ricerca anche volontari per i servizi di tipo socio sanitario non urgenti.

La Croce Verde None invita quindi tutti coloro interessati a imparare le tecniche di primo soccorso e con la possibilità di donare parte del proprio tempo libero per aiutare gli altri, a partecipare alla serata del 21 novembre.

Per adesioni o maggiori informazioni contattare la Croce Verde None tel. 011-9864996, email: info@croceverdenone.org.

 

La Croce Verde None, associata Anpas, può contare sull’impegno di 116 volontari, di cui 45 donne, grazie ai quali ogni anno svolge oltre 4mila servizi con una percorrenza di circa 140mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto dei disabili. Il parco automezzi è composto da quattro ambulanze, due mezzi disabili e tre autoveicoli per i servizi socio sanitari.

 

L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

Il libro conquista Nizza Monferrato

Il piacere della lettura diventa occasione d’incontro che abbraccia letteratura, arte, musica, danza e territorio. Si svolge al Foro Boario di Nizza Monferrato, sabato 11 e domenica 12 novembre, la 6/a edizione di ‘Libri In Nizza’

INCONTRI CULTURALI CON SCRITTORI, AUTORI, GIORNALISTI 


 

La rassegna di incontri culturali quest’anno è dedicata a narrare ‘meraviglie di parole, suoni, colori, gesti’. Una formula rinnovata rispetto alle tradizionali rassegne di libri, per capire e far capire quante cose contiene un libro e quanto ne fa immaginare e creare. Due giornate di dialoghi e riflessioni sulla letteratura e sull’arte contemporanea, alternate da musica, danza e immagini, che hanno come palcoscenico il centro storico della città di Nizza Monferrato, immersa della core zone Unesco per i paesaggi vitivinicoli. Autori e autrici di romanzi, filosofi e critici, giornalisti, casi letterari e web writers raccontano al pubblico storie, suggestioni e sentimenti che si trasformano in romanzo, teatro, disegni, musica, balletto. Diciotto sono gli scrittori, giornalisti, artisti chiamati a riflettere, attraverso le loro opere, l’evoluzione della cultura e dell’arte nella contemporaneità. Nella città del Nizza docg arriveranno, tra gli altri, Nicola Lagioia, Matteo Strukul, Veronica Pivetti, Maurizio Molinari, Stefano Zecchi, Luigi Piccatto, Laura Calosso e giovani scrittori nati dal web e amati dai teenagers come Antonio Dikele Distefano e Francesco Sole. ‘Libri In Nizza’ inizia sabato 11 novembrealle ore 9.30 con il saluto degli amministratori e  con l’Evento Arte, coordinato da Laura Botto Chiarlo. Il presidente dell’associazione Architettura Paesaggio Piemonte, Ferruccio Capitani e il critico e curatore artistico Fortunato D’Amico parlano di ‘culture e visioni tra cielo e terra nell’arte e nel paesaggio’. Il  filosofo Stefano Zecchi, già docente di Estetica all’Università degli Studi di Milano, intervistato dalla giornalista di Panorama Stefania Berbenni, illustra l’eterno desiderio di piacere e voluttà contenuto nel suo ultimo libro “Il lusso” (Mondadori). Il presidente e Ceo di Aurora Penne, Cesare Verona, partendo dal marchio più classico e raffinato delle penne stilografiche, esalta l’arte antica della scrittura. Il responsabile editoriale di Giorgio Mondadori-Cairo Publishing Carlo Motta presenta il catalogo e la mostra ‘Il ciclo dei Chakra’ di Federica Oddone, in arte Feofeo nella sala del Foro Boario. Il fotografo e autore di libri di viaggi Sergio Ardissone, che con la sua Nikon ha fotografato gente di tutto il mondo, è presente con la mostra ‘Burma: la luce del Buddha’. Il giovane illustratore Gabriele Sanzo, autore della fantasiosa immagine del programma di questa edizione, propone 27 opere in legno dal titolo enigmatico ‘Prosopagnosia’ ed Elio Garis, designer, ceramista e pittore descriverà le sue sculture esposte a Palazzo Crova nell’ambito di ‘Art’900 – Collezione Davide Lajolo’. Come tutti gli anni, l’Accademia di Cultura nicese l’Erca espone preziosi documenti e testi storici e, novità di quest’anno, anche il costume settecentesco della baronessina Crova, protagonista di uno spettacolo teatrale rappresentato quest’estate nei giardini di Palazzo Crova. Alle ore 15:00 la scuola di danza di Arianna Rota debutta con la coreografia ‘Sherazade’ e le tavole disegnate da Cinzia Ghigliano, che ha illustrato l’ultima edizione della fiaba ‘Le mille e una notte’ (Donzelli). Il romanzo del giovane scrittore Antonio Dikele Distefano “Chi sta male non lo dice” (Mondadori) offre uno spaccato interessante e coinvolgente del mondo giovanile, con la partecipazione degli studenti delle scuole superiori di Nizza che hanno fatto un laboratorio di lettura sul suo romanzo. I fumetti diventano protagonisti con l’ultimo lavoro di Luigi Piccatto, presentato dal direttore di Sergio Bonelli Editore Michele Masiero,“Dylan Dog, la quinta stagione”. Un’altra novità di quest’anno è la lettura di un racconto inedito “Mirabilia”, che la scrittrice Laura Calosso, autrice de “La stoffa delle donne” (Sem), ha scritto appositamente per la manifestazione, avvalendosi delle immagini di Franco Rabino, con musiche di Andrea Passarino. Sarà presente anche l’attrice Veronica Pivetti, nota al grande pubblico, che ha scritto “Mai all’altezza” (Mondadori), un libro ironico e autoironico sul senso dell’esistenza. Il direttore del quotidiano La Stampa, Maurizio Molinari con “Il ritorno delle tribù”  (Rizzoli) offre chiavi di lettura delle crisi a livello mondiale di estrema attualità.

Domenica 12 novembre, alle ore 15 viene replicato il balletto ‘Sherazade’, al quale segue il giovane poeta del web Francesco Sole con il suo libro “Ti voglio bene” (Mondadori) in un reading-concerto accompagnato dal pianista Massimo D’Alessio. Lo scrittore Matteo Strukul, Premio Bancarella 2017 per il caso editoriale della quadrilogia “I Medici” (Newton Compton) presenta l’ultimo volume della saga “La decadenza di una dinastia”. In collaborazione con la Biblioteca di Asti, Roberta Bellesini introduce con letture di Silvia Chiarle il libro di Giorgio Faletti, “L’ultimo giorno di sole” (Baldini e Castoldi), che è anche uno spettacolo teatrale interpretato da Chiara Buratti. Conclude la manifestazione lo scrittore, Premio Strega 2015, Nicola Lagioia con “La Ferocia”, ora direttore dell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino, con il vicepresidente del Salone Internazionale del Libro Mario Montalcini, intervistati dal giornalista Gabriele Ferraris. Nel corso dei due pomeriggi sono proiettati spezzoni del videoracconto “Rajasthan: l’India dei Maharaja” del fotografo Sergio Ardissone. Come già nelle edizioni precedenti, a tutti gli autori viene fatto omaggio di un ritratto disegnato da Stefano Ferrero. Nella Sala delle Case editrici sono esposti i libri di Frilli, L’Araba Fenice, Grappolo di libri, Claudio Cerrato, Astigiani, Astilibri, Libridea. Inoltre c’e’ il laboratorio “Dimostrazioni di stampa” a cura del Museo Civico di Stampa di Mondovì (Cn) e la Libreria Bernini. Tornano i laboratori didattici per gli studenti, alcuni guidati da Luca Mesini sul disegno e la tecnologia, altri da Giovanni Del Ponte e Daniele Nicastro, sulla  passione per la scrittura e le strategie per creare una storia. Fulvio Gatti e Gino Vercelli presentano il tema della differenza nel cinema e nei fumetti, mentre  Nicastro affronta con “Grande”  (Grappoli di Libri) i temi relativi  alla legalità.

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Libri in Nizza è organizzata dal Comune di Nizza Monferrato con la Biblioteca civica ‘Umberto Eco’ su progetto di Laurana Lajolo, presidente dell’Associazione culturale Davide Lajolo, con il patrocinio di Regione Piemonte, Associazione Paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, Provincia di Asti e di ‘150 anni LA STAMPA’ e si avvale della collaborazione di Astesana, l’Associazione Pro loco di Nizza, Enoteca Regionale di Nizza, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Sponsor le aziende Michele Chiarlo e Berta Distillerie.

Tutti i partecipanti possono usufruire di prezzi convenzionati nei ristoranti della città.

Troppo english nel linguaggio

Un uso eccessivo dell’ inglese e di troppi dialettismi, ma  i giornalisti italiani sono stati sostanzialmente promossi dal presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazziniche ha aperto  a Torino l’ anno accademico del Master universitario di giornalismo Giorgio Bocca. La lectio magistralis di Marazzini  ha messo in evidenza che “la deontologia professionale si trova anche  nel linguaggio che usiamo”. In Italia l’uso dell’inglese è molto più diffuso rispetto ad esempio alla Francia, ma non è solo appannaggio dei giornalisti: appartiene ormai anche alla comunicazione istituzionale e al linguaggio comune. Un esempio per tutti:  la parola “cibo” sostituita ormai da food.

 

(foto: il Torinese)

Volpiano, riduzione tassa rifiuti con Mr.Pack

 Il calcolo effettuato sugli imballaggi in plastica depositati nel punto di piazza Italia

C’è tempo fino al 31 dicembre per maturare i punti necessari ad ottenere uno sconto sulla TARI grazie alla raccolta degli imballaggi in plastica per uso domestico effettuata nel punto Mr.Pack di piazza Italia. Il regolamento comunale prevede una riduzione della tariffa di 10 euro ogni 1.000 punti raggiunti, fino al massimo di 30 euro; il contribuente che accumula il maggior numero di punti ha diritto all’esenzione della TARI per l’anno di competenza. Il beneficio è subordinato alla presentazione della richiesta all’ufficio del Consorzio di Bacino 16 in via Trento 135 (Volpiano Palace). I punti vengono calcolati in proporzione all’anidride carbonica non emessa in atmosfera grazie al riciclo dei rifiuti; in linea di massima, ogni imballo vale 300 grammi di CO2, pari a 3 punti. La verifica dei punti raggiunti può essere fatta direttamente sul display di Mr.Pack. «Questo incentivo – sottolinea l’assessore all’Ecologia Andrea Cisotto – è importante sia per il risultato concreto, in termini di risparmio sulla Tari, per i cittadini, sia soprattutto per aiutare a comprendere l’importanza di una corretta raccolta differenziata, per non sprecare le risorse naturali e vivere in un mondo più sano».

Il narratore Cederna omaggia Gianmaria Testa, guardando alla tragedia delle carrette del mare

Gianmaria Testa – capostazione a Cuneo e cantautore in giro per l’Italia, ancor più, perché là osannato, in Francia, con appuntamenti nel mitico Olympia: e un inguaribile idealista – morì alla fine di marzo di un anno fa, ad Alba, senza avere il tempo di veder pubblicato da Einaudi Da questa parte del mare, poco più di un centinaio di pagine con la prefazione di Erri De Luca, “il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta”, un percorso narrativo attraverso le migrazioni contemporanee, una “multibiografia” che guarda ad altri esseri umani con diverso linguaggio da quello dell’album che era stato Premio Tenco nel 2007. Da quel volumetto nasce oggi uno spettacolo teatrale, prodotto dallo Stabile torinese e da Fuorivia, con gli apporti di Marco Revelli e Alessandra Ballerini, sulla scena un monologante Giuseppe Cederna, narratore pronto a rivestirsi dei consumati abiti altrui, con la regia di Giorgio Gallione e il desiderio di entrambi di dare corpo e anima alle tante voci (repliche sino a domenica sul palcoscenico del Gobetti), uno sfoglio di libro che estrae alcuni dei vinti e dei naufraghi che hanno attraversato il mare. Una scena (di Lorenza Gioberti) pressoché spoglia, tre sedie più volte spostate e tre lampadine che scendono dall’alto a illuminare fievolmente i differenti angoli, un cumulo di pietre su cui sono scritti nomi e provenienze, identificati e no, un fuoco che immediatamente si spegne, un rivolo d’acqua e una barchetta di carta, la voce del cantautore e della sua musica, di tanto in tanto. Immagini a descrivere la spina del nostro tempo, la tragedia, le tragedie, le cifre sono lì a parlare. Invisibile ma presente, la porta a Lampedusa di Mimmo Paladino che guarda all’Europa, a riempire gli sguardi e l’accoglienza. Escono dal testo la ragazza, una prostituta, che infreddolita cammina verso la stazione ed è umanamente accolta su di un’auto, c’è Tinochika detto Tino che in quel lungo tratto di mare attraversato s’è legato agli occhi di una donna che occupa il più ristretto spazio all’interno della traballante carretta, ci sono i giovani delle primavere arabe o quelli che fuggono dalle guerre africane, ci sono gli stupri e le violenze, i racconti delle carceri, delle percosse. Ci sono nello spettacolo i sentimenti e la passione, c’è l’assoluta certezza – senza vie di fuga che potrebbero suonare negative – della filosofia della “porta sempre aperta”, c’è la pietas degli antichi miti che da sempre hanno trovato spazio nel mare grande del Mediterraneo, c’è il vibrare accorato delle parole, c’è l’affetto incondizionato e la generale disponibilità, senza distinzione: e allora, al di là degli applausi che completano la serata, tutto sembra avere la faccia di un’occasione quasi doverosa, di un qualcosa che è necessario (e accomodante) dire nel contesto storico in cui viviamo; tutto nell’operato di un regista come Gallione che cerca di animare un po’ stancamente le azioni e nella voce di quel veritiero e sincero interprete che è Cederna (nessuno ne vuole discutere) finisce con rivelarsi come rivisitazione a binario unico e pura letteratura.

 

Elio Rabbione

 

Le foto sono di Marco Caselli Nirmal

Medico disse che l’ambulanza per la bimba non c’era: non era vero, sottoposto a provvedimento disciplinare

Il medico del pronto soccorso di Ciriè che costrinse il papà di una bimba a trasportarla con la propria auto , mentre lei stava male e necessitava del trasferimento in un altro ospedale, sarà sottoposto a provvedimento disciplinare. E’ stato Massimo Gramellini a parlarne oggi sul Corriere della Sera, ma la vicenda risale al 28 ottobre. La piccola, di 6 anni, aveva ingerito la pila di un orologio. Al  Regina Margherita, venne sottoposta a intervento chirurgico, ma giunse in ospedale sull’auto del padre perché il medico disse che  l’ambulanza non era disponibile, invece l’indagine interna dell’Asl ha stabilito che c’era. Sul caso l’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, ha scritto un post su Facebook: “Il 28 ottobre scorso si è registrato un episodio di inaccettabile sottovalutazione al pronto soccorso dell’Ospedale di Ciriè nei confronti di una bambina e della sua famiglia: l’Asl TO4 ha avviato un’indagine interna ed ha peraltro verificato che l’ambulanza era disponibile. Le scuse sono doverose, come lo è sottoporre il medico a procedimento disciplinare. Detto questo, non posso e non voglio dimenticare che ogni giorno la sanità del Piemonte eccelle e presta soccorso nell’emergenza/urgenza e migliaia di pazienti senza fare notizia. Ma ha fatto bene Massimo Gramellini sulla sua rubrica del Corriere della Sera a segnalare questo spiacevole episodio. Ci tengo a dire che la bambina è ancora ricoverata al Ospedale Infantile Regina Margherita e sta meglio e questo è l’importante”.

Reyer Venezia- FIAT Auxilium Torino: il grande Basket visto dalla curva… e non solo!

Torino rientra alla grande dopo la partita mal persa non nelle intenzioni ma nel risultato con il Darussafaga in settimana

Si poteva pensare che non fosse che una grande emozione positiva già in fase calante e invece Torino sportiva del Basket si sveglia con la FIAT AUXILIUM di coach Banchi come una splendida realtà. Le emozioni e le fasi della partita sono già state descritte in ogni parte, ma i commenti dei tifosi che inviano lasciano un segno profondo sulle emozioni che la squadra della nostra città ci sta regalando!

“Sarebbe bello che qualcuno parlasse anche di Torino in TV e non solo delle imprese di Brescia e, udite udite, di Varese!” ci dice Francesco che la partita l’ha vista dalla sua personale “curva” a casa con gli amici! In effetti, di Torino si parla poco, soprattutto in alcuni ambienti, quasi come se fossimo trasparenti ad alcuni commentatori televisivi, che si esaltano molto raccontando antichi gesti di squadre nobili sì, ma non al momento al livello della FIAT Torino. “Il sogno si è realizzato!!! Vincere a Venezia! Che partita!!! Prima sotto, poi sempre in vantaggio… poi a 1’30 dalla fine pari… ma quest’anno non si molla, con uno straordinario gioco di squadra e difesa arcigna si va a vincere!!! Su tutti…Banchi!! Patterson, Garrett, Poeta e Mazzola… grandi davvero!!!” Questo lo splendido commento di Simone (che vedete anche nella foto , sempre riconoscibile in trasferta), che ci trasferisce la sensazione forte di una squadra che ha caratteristiche mentali oltreché ovviamente tecniche che purtroppo gli altri anni facevamo fatica ad intravvedere. “Ciao ragazzi… da non crederci… ma abbiamo vinto 96 91 sui campioni d’Italia… e andiamo… !”, il commento tra stupore e felicità di Barbare che ha seguito la squadra con ammirevole passione anche a Venezia e che si sorprende felicemente di scoprire che i colori gialloblu siano vestiti da una squadra che supera anche le ,”al momento”, più rosee previsioni.

Bisogna dire che visto anche dalla TV il tifo di Torino sorprende non solo per i cori ma per il calore che ogni pubblico cerca ovviamente di regalare ai propri giocatori e quello di Torino ha qualcosa di diverso: un cuore. I giocatori stessi sanno dove guardare quando devono caricarsi, si sentono parte di questa “emozione gialloblù” che li segue ovunque e qualunque sia il numero sanno che sono lì per loro. Forse è vero che ogni giocatore lavora con il basket, ma è sicuro che quando il lavoro incrocia l’emozione e la passione, la mano non trema e le gambe diventano solide! “Abbiamo vinto, ma ora non riuscirò a dormire tutta la notte: che emozione sentirla per radio, sembrava di essere volati in altri tempi” ci invia Alessandra via mail! Chiaro che ormai la tecnologia vola a tempi rapidi, ma un salto nel passato con la radio che racconta le emozioni ti fa sembrare vero ciò che non vedi! E chi come chi vi scrive, ha avuto la fortuna di passare un periodo di breve vacanza e questa partita l’ha vista sapendo il risultato, vi dice che in realtà dai messaggi e dalle poche parole raccolte si può vivere tutta la partita e le emozioni che ha regalato. Torino quest’anno è, come si dice, forte. Ma soprattutto sono forti le emozioni che volano dalla curva vicino ai giocatori, dagli sguardi appiccicati ai video di ogni forma, e dai canali via etere radiofonici da tutti coloro che lottano con le frequenze per non perdere nemmeno un secondo di ciò che sono costretti ad immaginare, e credo che i giocatori lo sentano, e come loro anche gli artefici di questo piccolo passo verso un progresso definitivo per una piazza come Torino verso il basket di alto livello… Forse, speriamo prima che mai, anche le altre città e cittadine dovranno accorgersi di Torino: ha battuto Venezia, in casa loro, con fatica ma con fermezza: forse le scelte dei “giovani” manager di Torino non erano così azzardate, non credete? E in più, la scelta di Banchi non è altro che un tassello verso l’alto livello, e i ragazzi della curva, che hanno sempre sostenuto la squadra del presidente Forni, cominciano anche a credere in questa FIAT Torino!

Paolo Michieletto

Se vuoi inviare anche tu il tuo commento scrivi una mail a torinesesport@yahoo.com

 

Ulivi, distese d’erba, emozioni nei “Paesaggi” di Ivo Bonino

Ama da sempre la natura Ivo Bonino, lui che mentre s’allunga verso i settanta, continua a vivere ad Almese, ai piedi della montagna, in appartata tranquillità. Ama la natura e la riempie di colori vivi e forti, pronti a rispecchiarsi nel rigoglioso crescere, nella sicurezza, nel palpito più audace: descrivendone ogni più piccolo particolare, ogni forma, l’angolo più o meno appartato come la distesa di campo che allarga il proprio sguardo e che si cosparge di macchie alberate, di fiori seminascosti tra i fili d’erba, gialli e sottili, di impercettibili rivoli d’acqua. Per tratti, l’occhio e la pennellata di Bonino ammiccano ai giochi impressionisti, salvo correggere e attualizzare ogni cosa, ammansirla e ricrearla, renderla più quotidiana e vicina a noi che guardiamo oggi. Ama la natura e la addolcisce, pare immergerla in un mondo che si potrebbe definire strano, forse irreale, per lo meno inusuale, privato com’è dell’elemento umano, disturbante e contrario, che non compare mai, che è del tutto assente, timoroso di mettere la testa dentro il candore ovattato del luogo o definitivamente respinto, a priori. Un mondo cosparso di silenzio, di una pace e di un tempo ritrovati, nello scorrere dei giorni e delle stagioni.E allora ecco, nella mostra I paesaggi di Ivo Bonino. L’emozione del gesto, la forza del colore, a cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino, fino al 10 dicembre visitabile presso la Galleria “Arte per Voi” nella piazza Conte Rosso di Avigliana (orario: sabato e domenica, dalle 15 alle 19), incrociare un nodoso e sbilenco ulivo, squarciato, impreziosito dal ricamo di foglie e dai piccoli rami che cercano spazio verso l’alto, le radici infossate nella terra, invisibili sotto il mare di steli che s’allontanano verso il verde lontano e gli spruzzi rossi dei papaveri che occhieggiano qua e là. C’è una sottile poesia in quel Sentiero nel canneto che corre a spartiacque, indecifrato, dove riusciamo a immaginare pietra dopo pietra e il liquido impercettibile, ai lati in pieno rispetto altre piante leggere, filiformi e importanti, che si mescolano in acqua e terra, come la ritroviamo in un “frammento” perso nel lago piccolo di Avigliana, ancora stoppie e steli e pietrisco, un gruppo di case sul fondo; c’è un angolo più lontano dove nella loro corteccia biancastra si alzano le betulle, e all’artista non interessano le cime pronte a perdersi e a confondersi l’una con l’altra, verso l’alto, ma la base degli alberi, ancora una volta, immerse al riparo del campo d’arbusti in primo piano.Ombre e macchie, giochi di chiaroscuri, colori, l’insinuarsi della luce, l’impercettibilità quanto il realismo, ogni cosa appassiona nella pittura di Bonino, sino al distendersi del glicine (suggestivi quei tocchi ravvicinati e compatti nel violaceo) o dei campi di papaveri; ed è l’invito a perdersi nel suo universo pittorico, carico di quelle emozioni presto riversate in chi guarda, che variano da opera ad opera, sentimenti, solitudini, ricordi, atmosfere lontane e non più ripensate ma pronte a disvelarsi ancora una volta.

 

Elio Rabbione

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Pinocchio, un mito fiabesco per ricordarsi dei diritti dei più piccoli

Si intitola “Pinocchio, diritti e rovesci di un bambino di legno” la mostra organizzata dalla Associazione culturale Magica Torino, allestita nella Galleria Spagnuolo di Palazzo Lascaris dal 7 novembre al 7 dicembre 2017.L’esposizione raccoglie opere pittoriche, grafiche, oggetti e pubblicazioni originali legate al personaggio dell’opera di Carlo Lorenzini (in arte Collodi) provenienti da varie collezioni private.Accompagna la mostra un video di 12 minuti intitolato “Pin-Occhio” in cui il regista Alex Donadio ha raccolto brani scelti di opere teatrali, film e video clip sul burattino più famoso del mondo: dai film di Walt Disney, Comencini e Benigni, all’interpretazione di Totò e di Carmelo Bene in teatro e della cantante francese Milene Farmer.    L’occasione per parlare della figura del celeberrimo burattino è legata alla tutela dei diritti dell’infanzia, celebrati ogni anno il 20 novembre con la Giornata internazionale dei Diritti dei Bambini, istituita dall’Assemblea generale dell’Onu il 20 novembre 1989.Per approfondire il tema dei diritti dell’infanzia giovedì 30 novembre si svolgerà un convegno a Palazzo Lascaris con interventi di esperti su temi giuridici, sociali ed educativi. All’inaugurazione hanno partecipato: Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Barbara Colombotto Rosso, presidente associazione Magica Torino Alex Donadio, Comitato Scientifico associazione Magica Torino, Roberto Mastroianni, filosofo e critico d’arte che hanno curato anche il ricco catalogo della mostra. “Quello di legno era un burattino nelle mani del mondo – ha commentato il presidente Laus durante la presentazione – di un sistema oppressivo, ancorato alla paralisi della conservazione, all’assurdità delle consuetudini. Pinocchio in carne e ossa è invece una persona che ha trovato le proprie peculiarità,  ha gettato alle spalle il passato e affronta a viso aperto il futuro. Ora è indipendente, può scegliere il buono che ha ereditato e cercare di vivificarlo. Non ha più bisogno di tutori, non ha timori né speranze trascendentali. Ha tanta voglia di vivere una vita in presa diretta, di mettere alla prova le sue energie, le sue capacità intellettuali e le sue virtù sentimentali”.

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  La mostra “Pinocchio, diritti e rovesci di un bambino di legno”, aperta al pubblico dal 7 novembre al 7 dicembre, è allestita a Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 Torino, orario di apertura: 9 – 17 dal lunedì al venerdì, ingresso gratuito.

FC – www.cr.piemonte.it

500 GIORNI “PENTASTELLATI” SOTTO LA MOLE

Dopo la notizia dell’avviso di garanzia alla sindaca Chiara Appendino, per confermarle la fiducia e il sostegno,  il Gruppo consiliare M5S al Comune di Torino ha pubblicato un lungo post su Facebook sui “500giorni” di amministrazione pentastellata in città. Ve lo proponiamo integralmente
Sono passati circa 500 giorni da quando il Movimento 5 Stelle si è insediato alla guida di Torino. 500 giorni sotto l’amministrazione di una donna forte, preparata e determinata come Chiara Appendino.500 giorni in cui è stata messa finalmente in luce la disperata situazione finanziaria della Città, nascosta per anni dalla narrazione unica di un costante sviluppo fatto di feste e grandi eventi. 500 giorni in cui si è messo a punto un piano di rientro credibile, che possa mettere in sicurezza i conti della città salvaguardando le fasce deboli. 500 giorni in cui è stato salvato e rilanciato il Salone del Libro, con una delle edizione più partecipate e di successo degli ultimi anni. 500 giorni in cui si è dato il via a processi fondamentali per la città come la riorganizzazione della macchina comunale, la revisione del Piano Regolatore, la messa a punto di progetti di rigenerazione urbana a partire dalla manutenzione diffusa di strade e marciapiedi, l’avvio di una progettazione per il superamento dei campi rom e della delicata situazione delle ex palazzine olimpiche del MOI oggi occupate da più di 1000 persone senza casa, l’avvio di una politica per la mobilità sostenibile ed elettrica, la gestione condivisa dei beni comuni urbani tramite patti di collaborazione tra amministrazione e cittadini, e tanto altro.  500 giorni sotto il tiro incrociato di un’opposizione tanto frustrata quanto menzognera, spesso colpevole della situazione che ci siamo trovati ad affrontare e incapace di concepire la diatriba politica al di fuori di sciacallaggi ed esposti giudiziari. 500 giorni di un’informazione servile al vecchio sistema di potere politico ed economico che a lungo ha governato la città. 500 giorni che confermano la fiducia del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle verso la Sindaca e la Giunta, ai quali non faremo mancare il nostro sostegno e il nostro entusiasmo nel voler rendere migliore la nostra Città.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare M5S Torino
(foto: il Torinese)