Oggi come Partito democratico abbiamo incontrato le organizzazioni sindacali di GTT. Intendiamo istituire un tavolo di confronto permanente che segua l’evolversi della situazione accompagnandolo con una nostra proposta politica. Stiamo facendo la nostra parte nelle istituzioni che governiamo (Regione e Governo) e non ci sottraiamo al confronto politico nelle altre sedi. Intanto chiediamo che i lavoratori siano coinvolti seriamente nel percorso di risanamento dell’azienda. Non è giusto né rispettoso che debbano rincorrere le voci nei corridoi. Per noi risanamento dell’azienda significa rilancio. Per questo siamo contrari a una privatizzazione mascherata con esternalizzazione di linee e settori specifici. Così, infatti, si diminuisce il valore dell’azienda e la si svende davvero. La Regione, attraverso l’Agenzia della Mobilità, ha fatto una proposta di transazione delle somme contestate del passato, poco meno di 20 milioni sui 37 richiesti da Gtt. La Città di Torino decida se accettare o no in tempi brevi. C’è un ricorso pendente e il rischio che non ci sia nessuna transazione. La sindaca ci spieghi come intende promuovere le periferie – cosa che ha ribadito nuovamente oggi – visto che nella nella medesima giornata abbiamo appreso una notizia che va in senso opposto: il taglio delle linee deboli di Gtt (presentato dall’assessora Lapietra in commissione comunale). Peraltro il piano di rilancio di GTT difficilmente sarà votato domani dall’assemblea dei soci perché non completo e condiviso. Gtt ha bisogno di un piano serio, concordato con tutti i livelli istituzionali, non si può andare avanti a slogan e condurre la battaglia politica sulle spalle dei lavoratori e dei servizi ai cittadini.
Mimmo Carretta, segretario PD metropolitano di Torino, Nadia Conticelli, presidente Commissione Trasporti Regione Piemonte
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