L’appello di Enzo Ghigo – governatore del Piemonte per 10 anni – a Matteo Renzi in vista del dibattito televisivo con Luigi Di Maio
Caro segretario del Pd Matteo Renzi,
mi rivolgo a Lei da uomo che ha fatto politica attiva in passato (ed è’ un “grande amore” che non si dimentica mai) a uomo che fa politica oggi, alla guida di un partito importante nello scenario nazionale. È’ proprio il termine Politica – uso la P maiuscola non a caso – quello sul quale voglio porre l’accento. Ora che una cosa buona Di Maio l’ha fatta, cioè proporre il confronto televisivo di martedì prossimo, La invito a cogliere l’occasione per far sì’ che quella trasmissione riporti la Politica al centro del dibattito. Basta parole urlate, demagogia, giustizialismo un tanto al chilo finché gli avvisi di garanzia non riguardano anche la propria parte. Lei ed io proveniamo da mondi politici differenti e spesso in contrapposizione ma pur sempre, appunto, politici. Se il qualunquismo più becero, vuoto e fine a sé stesso fosse una disciplina sportiva, allora i pentastellati ne sarebbero i campioni olimpionici. No, i grillini non sono solo antipolitica, ma ben peggio: sono l’autentica negazione della politica. La legittima e direi doverosa reazione a un sistema amministrativo, burocratico e istituzionale che ha dimostrato tutte le sue pecche e i suoi malfunzionamenti non può avvenire al di fuori della politica, che va piuttosto migliorata, non certo cancellata. Se dovessi darLe un consiglio per l’appuntamento di martedì Le suggerirei di parlare di quanto la politica sia necessaria nel realizzare le scelte utili per vincere le sfide che la globalizzazione, l’evoluzione tecnologica, la ricerca di un nuovo equilibrio mondiale ci presentano quotidianamente. Il fenomeno delle migrazioni, i temi dell’ambiente e del clima, la disoccupazione, il terrorismo internazionale necessitano di un approccio attraverso una politica “alta” che vincerebbe offrendo soluzioni ai Paesi e ai cittadini. I partiti di scuola cattolica, socialista, liberale e conservatrice protagonisti del Novecento italiano e della prima e seconda repubblica, lo stesso Pci (che rappresentava ciò che di più distante fosse possibile dalle mie convinzioni) erano plasmati nelle idee, nella tradizione e nella storia politica. Se lo ricordi, nel dibattito di martedì. Riporti al centro quei valori di impegno politico, di cultura di governo, di solidità e di esperienza che oggi per i grillini – analfabeti della Politica maiuscola – rappresentano invece disvalori. Non cada nella trappola di squalificare il dibattito sul tema misero dell’antipolitica e del moralismo fasullo, altrimenti avrà’ perso una occasione, avremo tutti perso un’occasione. Lei martedì rappresenterà, al di là delle idee e della militanza di ciascun telespettatore, tutti gli italiani che alla demagogia del suo antagonista televisivo Di Maio preferiscono la forza e il pragmatismo, quello sano, della buona Politica. Sì, proprio quella con la P maiuscola.
Enzo Ghigo
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