Ottobre 2017- Pagina 9

30 anni di carcere: condanna confermata per l’uomo che uccise la moglie a coltellate

La  sentenza della  Corte d’Appello di Torino infligge 30 anni di carcere, confermando la condanna in primo grado,  a Luigi Caramello, il 49enne che nel 2015 uccise a coltellate l’ex moglie Barbara Natale, di 44 anni, a Canelli, nell’Astigiano.  L’uomo, oggi detenuto alle Vallette, poco dopo avere ucciso la donna (i due si erano separati tempo prima) tentò  il suicidio. Per l’avvocato difensore si tratta di una pena troppo elevata.

 

(foto: il Torinese)

300 gatti senza cibo: le detenute delle Vallette scrivono ad Almo che dona 9 mila pasti

Ora che i gatti sono diventati tanti, la recente lettera al Presidente di Almo Nature ha portato alla nuova donazione


A distanza di tre anni una storia di amore per gli animali si ripete (era il 2014 quando, per la prima volta, le detenute delle carceri de Le Vallette di Torino chiesero aiuto per salvare 30 gatti che vivevano nelle case circondariali di Lorusso e Cotugno). A farsi portavoce dell’emergenza cibo, per una colonia felina di 300 gatti censita dal Comune di Torino, ancora una volta sono le donne detenute con una lettera indirizzata a Pier Giovanni Capellino, Fondatore e Presidente di Almo Nature, azienda che produce cibo per cani e gatti. “… mi rivolgo a lei perché sono in una situazione disperata, sono detenuta presso la casa circondariale di Torino e mi occupo come volontaria della colonia felina che vive nella parte esterna del carcere, colonia censita dal comune e che ormai ha raggiunto la cifra di circa 250 – 300 esemplari. L’ENPA entra per le sterilizzazioni ma non riesce a monitorare la situazione…Io con altre mie compagne raccogliamo gli avanzi di cibo della sezione ma non sono sufficienti a garantire loro la pappa…La prego di darmi una risposta nella speranza che non sia negativa”.


Almo Nature, attraverso l’ENPA di Torino, dona così 9.000 pasti solidali, tra cibo umido e secco, ai gatti della colonia felina delle carceri delle Vallette di Torino. “Pensiamo e agiamo dal punto di vista degli animali – spiega Pier Giovanni Capellino – per questo abbiamo creato l’azione Love Food che ogni anno mette a disposizione 1 milione di pasti per aiutare strutture e associazioni di soccorso e accoglienza per animali in pericolo. Azioni solidali partite dall’Italia, per poi estendersi anche a Francia e Germania e che in futuro arriveranno anche in altri paesi europei. Love Food rientra nel progetto A Pet Is For Life, un impegno concreto volto a ridurre drasticamente l’abbandono di animali: non vogliamo lavorare solo sull’emergenza ma provare ad essere attori di un cambiamento che passi dall’emergenza alla soluzione. È anche per questo che recentemente abbiamo lanciato AdoptMe, per offrire un mese di pappa gratuita, tramite i canili e gattili aderenti, a chi adotta consapevolmente un animale. Desideriamo e speriamo così di far crescere una comunità che ponga al centro il rispetto per l’animale, qualunque esso sia”.


L’azione di Almo Nature a Torino rientra infatti in un progetto molto più ampio a sostegno degli animali e della natura. Gli azionisti di Almo Nature hanno scelto di donare il 100% delle azioni della società Almo Nature spa, e delle sue filiali, ad una Fondazione che avrà come unica finalità partecipare alla salvaguardia della biodiversità e trasformare Almo Nature in un’azienda capitalista il cui dividendo annuale apparterrà al 100% ai valori difesi dalla Fondazione, anziché ad uno scopo privato. Con questa donazione, gli animali e la natura diventeranno i veri proprietari di Almo Nature. La storia tra le donne del carcere e i gatti ha inizio grazie al progetto di Pet Therapy. I benefici che le persone traggono dalla presenza degli animali sono molteplici: aumenta la comunicatività grazie al linguaggio non verbale, lo stress e l’ansia diminuiscono, c’è una maggior costanza nel movimento e nelle attività cognitive e anche un maggior stimolo mentale; tutto ciò aiuta l’autostima e la socialità.

 

Iren ai vertici della classifica mondiale

 Il premio conferma l’attenzione del Gruppo alle performance di sostenibilità ambientale e sociale

Iren spicca a livello mondiale per le perfomance ambientali: è quanto emerge dal report del Carbon Disclosure Project (CDP), organizzazione no-profit indipendente che a livello globale raccoglie, analizza e diffonde dati sulle performance ambientali di imprese, città, stati e regioni. Iren ha infatti ricevuto il più alto riconoscimento (livello A) per le azioni e le strategie messe in campo per ridurre le emissioni, mitigare i cambiamenti climatici e sviluppare soluzioni per favorire la decarbonizzazione. Sulla base dei punteggi assegnati dal CDP, Iren è tra le 5 imprese italiane e le 106 imprese a livello mondiale (5% del totale) che hanno ottenuto un livello A per le performance ambientali per mitigare i cambiamenti climatici.        Più di 5.500 organizzazioni partecipano alla rilevazione annuale delle proprie emissioni di gas effetto serra e analizzano i rischi e le opportunità legate al climate change, attraverso il CDP che, operando su richiesta di 827 investitori con un patrimonio di 100 miliardi di dollari, detiene il più grande database internazionale sulle politiche di gestione del climate change attuate dalle più importanti organizzazioni mondiali. “La sostenibilità è sempre più parte integrante del modello di business del Gruppo Iren – ha commentato Ettore Rocchi, Vice Presidente Iren con deleghe alla Corporate Social Responsibility – un importante fattore di sviluppo per tutti i settori di attività aziendali. Gli obiettivi di lungo termine su cui siamo impegnati, sono legati alla creazione contestuale di benefici per la società attraverso azioni per la tutela dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità in cui operiamo”. “E’ stimolante osservare come diverse società abbiano adottato importanti azioni per mitigare i rischi del cambiamento climatico e cogliere le opportunità che derivano dalla transizione verso un’economia sostenibile. In questo scenario, il mondo del business gioca un ruolo cruciale affinchè avvenga questa transizione”, ha affermato il Presidente di CDP Paul Dickinson.

Parco della Salute, sarà così

Il grande progetto del Parco della Salute di Torino si sta delinenando. E, grazie all’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, che ha chiesto agli ingegneri e agli architetti del Politecnico che compongono il gruppo di lavoro regionale , è stata elaborata una ipotesi grafica di come sarà la nuova “cittadella sanitaria” una volta realizzata. “Non è un masterplan – afferma l’assessore – ma  il primo disegno  per mostrare ai piemontesi che siamo sulla strada giusta. Finora sono state utilizzate immagini di fantasia, con questa cominciamo ad ipotizzare più nel concreto”.

Nerone firma “Max”

GIOVEDI’ 26 OTTOBRE ALLE ORE 15.00

 

Acquista il cd “Max” presso il Mondadori Bookstore indicato e riceverai il pass per avere accesso prioritario al firmacopie con Nerone

 

Nerone, classe 1991 è noto per essere il vincitore del programma televisivo Mtv Spit edizione 2014.

Prima di questa grossa vetrina che lo ha portato nelle case di tutti, Nerone gira per anni il nord Italia, partecipando a innumerevoli battle di freestyle battendo tutti i più forti freestyler e collezionando diversi titoli importanti come, Tecniche perfette Lombardia, Battle Arena, Mtv Spit Venaria Edition ecc. Oltre alla brillante carriera di freestyle ci sono alle spalle produzioni discografiche degne di nota come “Numero Zero Ep” insieme a Biggie Paul, ”Mcf Army Ep” coi Microfili, “100K EP”, “N Mixtape” e innumerevoli featuring negli album e mixtape dei colleghi. Il primo album ufficiale “Max”, pubblicato a fine maggio in digitale, è ora disponibile anche in formato CD e verrà presentato alla Games Week di Milano esattamente il giorno dell’uscita.

http://eventi.mondadoristore.it/it/event/2017/10/26/nerone-incontra-il-pubblico-e-firma-le-copie-dellalbum-max/2209/

Ora anche i “nomadi” protestano sotto Palazzo Civico

Proprio tempi duri per chi come la nostra Chiara Appendino ha scelto il mestiere di sindaco. Ora ci sono anche i “nomadi” come hanno scritto sullo striscione (in realtà si tratta degli ambulanti del mercatino del libero scambio,  che non possono vendere la merce poichè l’iniziativa è bloccata dopo l’omicidio dei giorni scorsi – ndr) che protestano davanti a Palazzo Civico. Vogliono il ripristino dei vari Suk. Se per caso dovesse avvenire la Sindaca avrà probabilmente i comitati dei residenti che si lamenteranno.Che altro dire? Ai lati del corteo alcuni passanti insultavano i manifestanti con epiteti non ripetibili. Le scelte di governo sono difficili ma se non si sceglie, la situazione diventerà fuori controllo.
Patrizio Tosetto

Italo, mega-manifesto a Porta Nuova

Nella galleria centrale della stazione di Torino Porta Nuova è possibile ammirare il treno AGV 575 di Italo

Uno spazio lungo centocinquanta metri per un totale di 650 mq riproducenti l’AGV 575 di Italo, visibile da tutti i viaggiatori in transito a Torino, città su cui Italo sta fortemente puntando, implementando tratte e collegamenti.  Da dicembre, grazie all’ingresso in flotta dei nuovi Italo EVO, Torino avrà infatti dieci collegamenti in più ogni giorno, aumentando la frequenza attuale da 16 a 26 servizi giornalieri, con un collegamento diretto Torino-Milano  ogni ora, garantendo così sempre più scelta per i passeggeri e rendendo Torino un vero e proprio hub all’interno del network NTV. 

Tutti i Torinesi e i tanti viaggiatori che costantemente si recano per lavoro o piacere presso il capoluogo piemontese, avranno con Italo orari e frequenze in grado di soddisfare le proprie esigenze, lungo tutto l’arco della giornata. In attesa delle tante novità riservate a Torino, intanto si può ammirare la maxi affissione pronta ad accogliere lo sguardo incuriosito di tutti i passanti.

 

Magliano: un “appendino” (e non solo) nelle periferie dimenticate

“L’amministrazione comunale torinese purtoppo – afferma il capogruppo dei Moderati in Consiglio comunale Silvio Magliano – nonostante le promesse elettorali avanzate, in particolare, a favore delle periferie, è ferma al palo. E questo capita su tanti fronti. Nelle periferie, appunto, non sono stati avviati i progetti di riqualificazione auspicati e promessi e, anzi, si può veramente affermare che il centro di Torino sia diventato una periferia, piuttosto che queste ultime siano state portate al centro dell’attenzione della giunta”.

 

“Uno degli esempi più evidenti – prosegue Silvio Magliano – già si coglie all’ingresso della città, entrando a Torino da Corso Unità d’Italia, dove il capolavoro architettonico di Nervi, il palazzo del Lavoro, appare come un rudere impresentabile. L’amministrazione ha bocciato diversi progetti di riqualificazione e riconversione dell’edificio e non ha neanche pensato di affidarsi a uno sponsor che potesse ricoprire l’edificio. Anche le sorti del Motovelodromo non appaiono migliori. Non è stato compiuto nessun passo in avanti dal momento della mia interpellanza dello scorso febbraio. Manca un bando e siamo ancora alla fase degli approfondimenti tecnici preliminari. Il bando che aveva pensato di proporre la giunta, lo scorso 31 agosto, appariva piuttosto generico, in quanto rivolto indistintamente a ogni tipo di soggetto e realtà, dalla cultura all’associazionismo fino allo sport. Un progetto velleitario perché prevedeva la ristrutturazione delle due tribune e di altre parti della struttura a carico dell’aggiudicario, senza prendere in considerazione i problemi dell’impianto e i vincoli imposti dalla Sovrintendenza””Purtroppo a Torino – prosegue Silvio Magliano – anche la movida è un fenomeno che si è tristemente trasformato nella cosiddetta “malamovida”, generando incresciosi episodi di violenza, quali la rissa accaduta a metà ottobre in piazza Santa Giulia, che ha coinvolto decine di persone. Si tratta soltanto dell’ ultimo episodio increscioso accaduto in ordine di tempo, e rappresenta l’ennesima prova dell’inadeguatezza dell’Amministrazione di fronte alle sfide di questa città, dopo i gravi fatti di piazza San Carlo del giugno scorso, che hanno provocato una vittima. Ogni mattina residenti, commercianti e operatori del mercato devono fare i conti con i resti delle notti brave e sperare che i violenti e i facinorosi non commettano nessun gesto irreparabile. Il quartiere è abbandonato dall’amministrazione cittadina al suo destino. Noi come Moderati abbiamo proposto per contrastare il disagio, anche attraverso la raccolta di firme, di riaprire la piazza al traffico”.

 

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“Un altro punto dolente del degrado torinese – aggiunge Silvio Magliano – è quello di via Germagnano dove sorge il campo nomadi. La situazione, nonostante un regolamento messo in atto dall’attuale amministrazione (che altro non è che una brutta copia del precedente), è addirittura peggiorata. I fumi da strada Aeroporto a via Germagnano continuano a intossicare gli abitanti della zona e i campi autorizzati sono un disastro. Quelli abusivi continuano a estendersi. L’obiettivo di superamento dei campi nomadi da parte di questa giunta, programmato in cinque anni, appare illusorio”.”Data la totale mancanza della presenza dell’amministrazione nelle periferie – conclude Silvio Magliano – ho deciso di segnalare con un “appendino”, inteso come gruccia, tutti i luoghi in cui sarebbe fortemente necessaria la presenza di questa amministrazione, che, finora, si è dimostrata più attenta a fare selfie che ad occuparsi dei problemi reali dei torinesi. Il primo “appendino” è stato collocato verso I primi giorni di ottobre davanti alla sede della Circoscrizione 5, alla Spina Reale, per denunciare i tanti problemi presenti nel quartiere. E di gruccia in gruccia si andrà, così, in futuro delineando la mappa delle criticità di una città in cui l’amministrazione non vuole investire nella crescita in campo industriale, turistico e delle opportunità di lavoro per i giovani.

 

Mara Martellotta

MPS DI NUOVO IN BORSA, SERAFINO DI LORETO: ‘BANCHE PAGHINO COME TUTTI”

Il Fondatore di ‘SDL Centrostudi’, società che ha ridimensionato lo strapotere delle banche italiane, censura anche Banca D’Italia

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Via libera della Consob: ‘MPS’ torna in Borsa. Un fatto importante, sul quale interviene con fermezza Serafino Di Loreto, Avvocato e Fondatore di ‘SDL Centrostudi’ (www.sdlcentrostudi.it), la nota società italiana che, dal 2010 a oggi, lotta giornalmente per sottrarre consumatori e imprenditori italiani alla morsa stringente e usuraria delle banche: e, sino a oggi, grazie a essa sono oltre 150mila gli italiani serviti e assistiti sulle loro problematiche economiche in tempo di crisi. “Le vicende, alterne e per nulla edificanti, del ‘Monte dei Paschi di Siena’ sono note a tutti. Abbiamo capito che in Italia esistono cittadini di serie A e B. Ci sono persone e aziende che per vivere devono lavorare, pagare le tasse, sudare e faticare: e altre, invece, come le banche, che possono concedersi il lusso di fare l’esatto opposto, salvate e ricapitalizzate come sono, spesso, dai soldi versati dai contribuenti ignari degli sporchi di palazzo compiuti alle loro spalle”, spiega l’avvocato che ha fondato ‘SDL Centrostudi’, team con cui ha recuperato oltre 240 milioni di euro ingiustamente sottratti agli italiani da fisco e finanza ingiusti. “MPS ritorna in Borsa? Dico semplicemente questo: il rientro a Piazza Affari di qualsivoglia istituto bancario è plausibile e possibile soltanto quando ci siano regole fisse, uguali e chiare per tutti gli attori del mercato. Le banche sono necessarie nel tessuto economico e sociale: non devono rubare, bensì sostenere la capacità produttiva ed espansiva mediante l’immissione di mezzi finanziari nel proprio contesto di riferimento, guadagnando il giusto. E, soprattutto, devono rispettare le norme, Codice Penale incluso, anche quando fanno cazzate, debiti e falliscono. Non possono, in una parola, avere un regime ‘legibus solutus’, sciolto cioè dalla legislazione, o comunque privilegiato: fatto che deriva dalla cosiddetta delinquenza dei colletti bianchi”. Durissima, infine, anche la censura a Banca D’Italia: “Renzi ha ragione – conclude Serafino Di Loreto – quando non vuole Visco alla guida di Banca D’Italia: è un conflitto d’interessi enorme che mina la regolarità operativa. I più ignorano che Bankitalia è una società privata partecipata al 95% anche da tutte le banche, di cui ben oltre il 60% è nelle mani di Unicredit e Intesa San Paolo. Le banche nominano il CDA di Banca D’Italia, e il CDA esprime il Presidente. Il CDA fa le leggi – le cosiddette ‘istruzioni di Banca D’Italia’ – con cui le banche erogano a loro volta il credito. Per cui, dato un simile scenario, quando Bankitalia deve sanzionare, che fa? Semplice! Si gira dall’altra parte, fa finta di niente e si tura il naso. In quale diocesi si è mai visto che il parroco rompa i marroni al vescovo? Ma per favore!”.

 

Gtt, nove manager indagati per falso in bilancio: 20 milioni di interessi “disallineati”

Sarebbero in corso da stamane  le notifiche degli avvisi di garanzia nell’ambito dell inchiesta sui conti di Gtt. Il reato ipotizzato è  falso in bilancio e l’inchiesta della Guardia di Finanza prende in esame il bilancio del 2015  . Gli indagati sarebbero gli amministratori Walter Ceresa, Gianmarco Montanari e Elisabetta Bove, i tre membri del collegio sindacale Gino Marzari, Mariangela Brunero e Stefano Rigon, il presidente dei revisori dei conti Piero De Lorenzi e due dirigenti: Gabriele Bonfanti e Claudio Conforti. Al centro delle indagini  un credito di 20 milioni di interessi a favore di  Gtt nei confronti del Comune, “disallineamento” di conti non riconosciuto però da Palazzo Civico. Sulla vicenda interviene il consigliere di opposizione Alberto Morano: “Circa  un  anno  fa   avevo presentato  alla Procura  della  Repubblica  di  Torino e  al  Procuratore  della  Corte  dei  Conti   un  dettagliato  esposto, avendo  ravvisato  nel  raffronto fra  il  Bilancio  del  2015 della  Società  GTT ed  il Bilancio  2015   della  Città  di Torino alcuni  significativi  disallineamenti. Apprendo  ora  che  la  Procura  della  Repubblica  di  Torino  ha  notificato  avvisi  di conclusione   delle indagini ai  Consiglieri  di  Amministrazione  della  Società  GTT,  al  Collegio  Sindacale ,  al  Revisore  Legale e  a due  Dirigenti  della  Società per  un  presunto  falso  nel  Bilancio 2015 approvato  dall’Assemblea  ordinaria  della Società  ( interamente partecipata  per il  tramite FCT Holding dal  Comune  di Torino in  data 20 luglio 2016),  con  il  voto favorevole  della  Giunta  Appendino. Come  in  altre  circostanze  anche  questa  volta  non  commento  l’attività  della  Magistratura”.