Maggio 2017- Pagina 20

Mergozzo: la convivenza tra l’eterno e l’effimero

Storia e preistoria “d’attualità” al Civico Museo Archeologico di Mergozzo, lo scorso sabato 13 maggio, nel ciclo d’incontri “L’eterno e l’effimero”. Argomento principale “Legni e tessuti di 2000 anni fa”: presentazione a cura di Mauro Rottoli ed Elisabetta Castiglioni, del Laboratorio di Archeobiologia di Como. Dopo l’introduzione di Annarosa Braganti, Presidente del Gruppo Archeologico Mergozzo e di Elena Poletti, archeologa nonché conservatrice del Civico Museo medesimo e coordinatrice dell’Ecomuseo del Granito, ha iniziato la spiegazione tecnica lo stesso Rottoli.  “Ogni dato è importante per fare un quadro organico e fedele della vita quotidiana di una popolazione: per esempio sono importanti gli abiti e gli oggetti di legno, alcuni dei quali ben conservati. Il materiale può essere di origine animale o vegetale, più alcuni metalli, come il ferro e il bronzo”.

“Parlando della vita di 2000 anni fa” ha aggiunto l’esperto studioso comasco “l’aspetto importante è quella che chiamiamo romanizzazione, la stessa che ha caratterizzato per tanto tempo mezza Europa. Abbiamo analizzato tantissimi pezzetti di legno e frammenti di scarpe, alcuni dei quali con tracce di materiale organico”. Chi sapeva che i romani, specialmente i soldati, portavano le caligae o sandali chiodati? Il relatore ha spiegato diverse caratteristiche interessanti, specialmente costruttive, in merito. Altri ritrovamenti importanti e in ottimo stato di conservazione hanno riguardato le forme di pane (a volte intere a volte in frammenti), la maggior parte delle quali proviene dalle necropoli di Angera.

 

Elio Motella

L’accettazione

L’accettazione è un processo e una qualità dell’amore. Per predisporsi all’accettazione è necessario avere intenzione di accogliere.La prima fase è quella dell’accettazione di sé, a cui segue, come conseguenza, l’accettazione dell’altro

 

Accettazione o rassegnazione?

In diverse occasioni crediamo di aver accettato una situazione quando in realtà ci stiamo solamente rassegnando. Qual è la differenza? Sono due atteggiamenti molto diversi; infatti la rassegnazione ci farà soffrire perché continueremo ad aspettare che la situazione sia diversa da come è realmente. A volte ci sforziamo di cambiarla. Ci rassegniamo quando non ci muoviamo nella direzione che desideriamo, ma rimaniamo come intrappolati in quella situazione, sentendoci vittime delle circostanze, senza fare nulla al riguardo perché pensiamo di non poter fare nulla. La rassegnazione impedisce di superare il dolore. Crediamo di accettare una situazione quando la dimentichiamo. In questo modo ci sottomettiamo a quella situazione, ci adattiamo, ci paralizziamo perché pensiamo che ci è capitata e non abbiamo alternative. Ci rassegniamo.

Quando ci rassegniamo di fronte alla scomparsa di una persona cara, ne soffriamo, siamo arrabbiati con la vita e con il mondo, non lo accettiamo, vogliamo cambiare la realtà delle cose. Questa è una fase normale del dolore, ma può trasformarsi in un processo duraturo e sempre costante nella nostra vita perché, in realtà,non abbiamo accettato quello che è successo.
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Quando invece accettiamo una situazione, significa che affrontiamo la realtà senza pretendere di cambiarla, senza soffrire, e questo ci permette di continuare a fare progetti, cercando possibilità diverse e migliori durante il nostro cammino. Quando accettiamo una situazione, anche se non ci piace, significa che stiamo cercando altre strade per la felicità, abbiamo scoperto che quella non è la direzione della nostra vita, non ci rende felici, anche se ci è capitata.
Ma non per questo ci blocchiamo, non per questo pensiamo che sarà sempre così, ma cerchiamo di imparare da tutte le esperienze della vita e andiamo avanti. L’accettazione è questo, non andare contro corrente, ma approfittare di tutte le situazioni per trarne un insegnamento di vita. Esiste sempre la possibilità di modificare la propria vita. A differenza di quanto si potrebbe pensare, l’accettazione è tutt’altro che un atteggiamento passivo, non è che ci debba andare bene qualsiasi cosa succeda. Al contrario, l’accettazione è una strategia pratica, è un’attitudine, uno stato mentale che ci permette di fare i conti con le cose difficili che ci capitano e che non possiamo cambiare. L’accettazione è un modo per cambiare come ci sentiamo, modificando quello che pensiamo e come reagiamo alle situazioni. L’accettazione è anche rispetto perché, quando accettiamo una persona così com’è, sparisce il desiderio di cambiarla, la rispettiamo profondamente e solo in seguito decidiamo se conviene o meno continuare la relazione con questa persona, se ci sentiamo rispettati o meno.

Accettare la perdita significa superare il dolore. Accettare che qualcuno non c’è più significa smettere di soffrire, non essere arrabbiati, andare avanti con la propria vita perché questa non finisce, ma ha molto altro da offrire. In questo caso, l’accettazione è la fase finale di un dolore sano. Se nella vita accettiamo tutto quello che ci capita allora supereremo gli ostacoli e troveremo la felicità imparando qualcosa da tutte le esperienze che avremo vissuto. Se, invece, ci rassegniamo, il dolore e la sofferenza ci accompagneranno sempre. La differenza fra dolore e sofferenza è il risultato del nostro livello di accettazione. Non possiamo cambiare quello che ci accade, ma possiamo cambiare la nostra reazione.  Ed è inoltre importante accettare le parti nostre che non ci piacciono e accettare di non accettare qualcosa. L’accettazione ci dà la possibilità di rispondere consapevolmente, invece di reagire a una situazione.

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I due principali aspetti che ci permettono di accettare sono:

  • – Rinunciare a lottare e stare
  • – Dare un senso all’esperienza, pensando che proprio grazie a quella esperienza, anche se dolorosa, si è diventati quella persona.

Alessandra Bortolami

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Tutte le esperienze di accettazione ci aiutano a trovarci sempre di più. Accettare significa porsi delle domande: cosa sono venuta a fare su questo mondo? E piano piano darsi delle risposte.

Gli incontri sul tema dell’accettazione saranno in due serate esperienziali martedì 30 maggio e mercoledì 31 maggio dalle 19 alle 21.30. alessandra_bortolami@yahoo.it

Le iniziative del Garante Detenuti al Salone del Libro

“Oltre i confini” è il tema scelto per il XXX Salone Internazionale del Libro 2017, declinato nei più svariati contesti e richiamato fin dal sottotitolo, che caratterizzerà le iniziative presentate. In quest’ambito si collocano le due iniziative organizzate dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte:

 

Giovedì 18 alle ore 15.30, in Sala Argento, si terrà la presentazione della “Guida ai diritti. Orientarsi tra norme e pratiche penitenziarie” e del “VADEMECUM – Riferimenti utili alla comunità penitenziaria piemontese”.

 

La “Guida ai Diritti” è frutto del lavoro degli studenti partecipanti alla clinica legale “Carceri e diritti” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, con il coordinamento e la supervisione di docenti e tutors, il finanziamento della Fondazione CRT e la  collaborazione delle direzioni della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, delle Case di Reclusione di Asti e di Saluzzo, e di un gruppo di detenuti. Alla “Guida” sarà allegato il “VADEMECUM – Riferimenti utili per la Comunità penitenziaria”, supplemento informativo realizzato dal Comitato regionale per i diritti umani del Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà della Regione Piemonte. L’editing e l’impaginazione della doppia pubblicazione sono stati curati dal laboratorio “Stampatingalera”, progetto gestito dall’Associazione Sapori Reclusi con i detenuti della Casa di Reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo. La stampa della “Guida” è stata realizzata all’interno della Casa Circondariale di Ivrea e, per quanto riguarda il VADEMECUM, dal Centro Stampa della Regione Piemonte. La doppia pubblicazione, presentata in anteprima al Salone del Libro, vuole essere un utile strumento di lavoro e di condivisione, anche per gli operatori, i volontari, i garanti, i famigliari, gli ex-detenuti. Significativa la previsione di stampa in varie lingue (italiano, francese, inglese, arabo).

 

Alla presentazione intervengono:

 

  • Enrica Baricco, Vicepresidente del Comitato regionale per i diritti umani

 

  • Maria Laura Scomparin, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e professore ordinario di Diritto processuale penale dell’Università degli Studi di Torino

 

  • Claudio Sarzotti, Professore ordinario di Filosofia del diritto dell’Università degli Studi di Torino e Presidente di Antigone Piemonte

 

  • Michela Malerba, Segretaria dell’Ordine degli Avvocati di Torino

 

  • Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino

 

  • Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte  a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte

 

 

Venerdì 19 alle ore 18.00, in Arena Piemonte, si terrà l’incontro “Oltre il confine del carcere: riflessioni sulla valenza rieducativa delle esperienze teatrali con i detenuti”.

 

A partire dagli anni ’80 il teatro in carcere – già presente in alcuni istituti con esperienze amatoriali – assume significati, metodologie e obiettivi nuovi: ne viene riconosciuta la funzione terapeutica e pedagogica e, attraverso esso, si fa conoscere alla società la realtà del carcere, sia tramite rappresentazioni negli istituti aperte al pubblico, sia con spettacoli di compagnie di detenuti in teatri esterni.

Da allora le esperienze di teatro in carcere si sono moltiplicate, l’Amministrazione penitenziaria ha aperto nuovi spazi, sostenuto progetti di sperimentazione e formazione, promosso forme di collaborazione con gli enti locali e culturali, anche attraverso specifici protocolli d’intesa: le compagnie che lavorano negli istituti penitenziari in Italia sono oggi oltre cento. Tra le compagnie piemontesi vi è  l’associazione “Voci Erranti” di Saluzzo (CN), attiva dal 2002 con il laboratorio diretto da Grazia Isoardi. Dal 4 al 9 aprile scorsi – inoltre – è stata rappresentata al Teatro Gobetti di Torino la pièce “L’infanzia dell’alta sicurezza”, importante esempio di “teatro partecipato” realizzato dal regista Mimmo Sorrentino, fondatore della cooperativa Teatroincontro, con le detenute in regime di alta sicurezza della Casa di reclusione di Vigevano cui – per la prima volta – è stato concesso dal magistrato di sorveglianza un permesso di “necessità con scorta” per poter “fare teatro”. All’iniziativa verranno portate testimonianze dirette da parte di attori detenuti, che reciteranno alcuni monologhi, e saranno proiettati due brevi video sul teatro in carcere.

 

Alla presentazione intervengono:

 

  • Grazia Isoardi, Regista, animatrice dell’Associazione “Voci erranti”

 

  • Mimmo Sorrentino, Regista, fondatore della cooperativa “Teatroincontro”

 

  • Valeria Ottolenghi, Critica teatrale, membro del Gruppo di progettazione del Coordinamento nazionale “Teatro e carcere”

 

  • Bruno Mellano, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte

 

 

Per una cultura della Difesa: il ministero al Salone del Libro

Anche quest’anno, per il decimo anno consecutivo, la Difesa sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino che si terrà dal 18 al 22 maggio 2017 presso Lingotto Fiere

Una presenza costante, cresciuta negli anni, che testimonia la crescita della cultura della Difesa nel nostro Paese.

Il claim dell’edizione numero trenta del salone del Libro di Torino “oltre Il confine” ben si coniuga con l’impegno delle Forze armate italiane oltre i confini nazionali, tutti i giorni, per restituire la stabilità e la pace ai popoli là dove siamo presenti con la comunità internazionale.

Con uno stand di 300 m2, 7 postazioni e 26 eventi, in questa edizione del Salone, la Difesa offre ai visitatori la possibilità di approfondire l’impegno delle Forze armate, sia in Italia sia all’estero, attraverso l’editoria militare, che racconta un passato ricco di storia e di tradizioni con una costante proiezione verso le sfide del domani. La Difesa, oltre alla presenza del Ministro Roberta Pinotti, ospiterà nel proprio spazio, due autori (Paolo Valentino del Corriere della Sera e Gianandrea Gaiani direttore di Analisi difesa) e propone una serie di iniziative mirate a valorizzare il patrimonio storico-culturale e le eccellenze tecnologiche delle Forze armate.

Nello stand, ubicato nel “Padiglione 3” dello spazio espositivo, si svolgeranno conferenze, incontri e presentazioni editoriali che coinvolgeranno i visitatori, anche attraverso i mezzi della comunicazione digitale, guidandoli alla scoperta di un mondo militare saldamente legato ai suoi valori, quotidianamente impegnato al servizio del Paese e della comunità internazionale.

VAI AGLI APPROFONDIMENTI

http://www.difesa.it/Content/Manifestazioni/SaloneLibro/SaloneLibro2017/Pagine/default.aspx

PROGRAMMA

Giovedì 18 Maggio:

11:30 – Conferenza sul “Bullismo, la responsabilità degli adulti”

13:30 – Presentazione Volume “La Grande Guerra Aerea: Sguardi incrociati italo-francesi”

15:30 – Presentazione della Rivista Informazione Difesa

16.30 – Presentazione volume “Tiziano Chierotti: Presente”

17:30 – Conferenza “dal libro all’ebook”

Venerdì 19 maggio:

11:30 – 12:30 – Presentazione dei volumi:

– “Tra carte e caserme: Gli Archivi dei Carabinieri Reali (1861-1946)”

– “Una foresta di carte Materiali per la guida degli archivi dellAmministrazione Forestale

– “Il 1916. Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso”

12:30 – Presentazione Volume “Sacrario delle bandiere delle Forze Armate: Le Bandiere di Guerra del Regno d’Italia (1861-1946) Inventario” presentato dal Segretariato della Difesa.

13:30 – Presentazione volume “La cultura Marittima e Navale italiana, la pubblicistica della Marina Militare”

17:30 – Presentazione Volume “Barack Obama, un mondo degno dei nostri figli”, con la partecipazione del Ministro della Difesa Senatrice Roberta Pinotti. Modera il dibattito Paolo Valentino, del Corriere della Sera, autore della prefazione del libro.

Sabato 20 Maggio:

11:00 -1230 Presentazione di due volumi alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano

“Special Operations”

“Nome in codice Ares

15:30 – Presentazione volume “Immigrazione: tutto quello che dovremmo sapere”

16:30-17:30 – Conferenza sul tema “La capacità #DualUse dell’#EsercitoItaliano” e “I professionisti con le stellette a protezione del patrimonio culturale: l’obbligo etico e morale di assicurarlo alle future generazioni”.

17:30 – Presentazione volume “Nave Amerigo Vespucci, la Signora dei mari”

18:30 – Presentazione volume “Per l’aria, Buona Guardia”

19:00 – Presentazione volume “le conversazioni del CESMA”

Domenica 21 Maggio:

10:30 – Conferenza sul tema “Attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. L’impegno dei Carabinieri nella Task Force Nazionale Unite4Heritage”.

11:30 – Presentazione volume “Ventimila anni sotto i mari: l’epopea dell’uomo nel continente azzurro”

12:30 – Presentazione della ricerca “Le donne nelle missioni internazionali” Reportage: “Il coraggio della musica”

13:30 – Presentazione volume “A la Chasse: 100 anni della Caccia”

15:30 – Conferenza “Rapporto Esercito 2016: L’Esercito Italiano si racconta”

17:30 – Presentazione volume “CORAZZIERI BACKSTAGE

Lunedì 22 Maggio:

11:00 – Conferenza “Reportage su zone di crisi”

12:30 – Conferenza “Truffe in danno degli anziani”

15:30 – Presentazione del volume “Regia Marina e Grande Guerra

16:30 – Presentazione del volume “Frecce Tricolori: 55 anni di emozioni”

 

Da Poirino a Santena “una corsa da leoni”

Domenica 21 maggio si tiene la quinta edizione del Lions Ten, “Una corsa da leoni”, da Poirino a Santena. L’evento sportivo è organizzato dal Lins Club Poirino Santena ed ha avuto l’approvazione della Fidal, come manifestazione non competitiva. La corsa, svolta in collaborazione con Asl Sport Magic Box, si articola su un percorso di dodici chilometri con partenza da Poirino ed una camminata si sei chilometri dalla Frazione Favari ed arrivo a Santena. E c’è anche la “Corsa dei Leoncini”, riservata ai minori di dieci anni accompagnati, su un percorso di un chilometro, con partenza a Santena sul sentiero che costeggia il Banna. L’incasso della manifestazione verrà devoluto al finanziamento della campagna di vaccinazione contro il morbillo della Lcif. Inoltre sarà presente una postazione Lions per screening gratuiti su vista, osteoporosi, diabete.

Massimo Iaretti

La Catalunya si presenta a Torino

Tantissime le attività proposte al pubblico per far conoscere la Regione Catalana, come showcooking, degustazioni, wine painting e una mostra fotografica di Yann Arthus-Bertrand che lascerà i visitatori senza fiato

La Catalunya si presenta in tutta la sua bellezza ai torinesi da Venerdì 19 a Domenica 21 Maggio presso la splendida cornice di Piazza Carlo Alberto, nel cuore della città sabauda, con un’esposizione di immagini riprese in un’ottica speciale dal cielo a cura del celebre fotografo e giornalista ambientale francese Yann Arthus-Bertrand.

Ma non solo. La tre giorni prevede un ricco calendario di attività concepite per divertire e immergere completamente i visitatori nella cultura catalana: dal wine painting con l’artista Maurizia Gentili, ad uno showcooking d’eccezione con la finalista di Masterchef 5 Alida Gotta, attività ludiche per i più piccoli, Dj set, fino al tipico ballo della Sardana e a tutta una serie di iniziative che conquisteranno il pubblico.

Lo stand del Catalan Tourist Board aprirà le porte venerdì dalle ore 10:30 e sarà disponibile tutti i giorni per offrire informazioni sulle bellissime destinazioni turistiche catalane; gli ospiti saranno accompagnati alla scoperta della natura, della gastronomia, dell’arte e della cultura di Barcellona, Tarragona, Girona e Lleida, le quattro province della Catalunya.

Per tutta la durata dell’evento sarà possibile, per tutti coloro che diventeranno fan del Catalunya Experience sui social, entrare in possesso di uno “speciale” Passaporto Turistico Catalano, scattare foto ricordo presso il Photo Booth e ricevere tante sorprese e premi.

La manifestazione è organizzata dal Catalan Tourist Board e dalla Generalitat de Catalunya con la partecipazione degli enti turistici locali: Costa Brava, DIBA (provincia di Barcellona), Barcellona città, Costa Daurada, Terres de l’Ebre, Terres de Lleida e la partecipazione di PortAventura-Ferrari Land e di Vueling Airlines. Tutto questo sponsorizzato da Estrella Damm e Codoniu, la collaborazione di Turespaña e con il patrocinio del Comune di Torino.

“L’Asl si fa pignorare l’ufficio ma non risarcisce”

La giunta intervenga e, se è il caso, rimuova il direttore generale dell’Asl Al. Il duro attacco a Gilberto Gentili, arriva dal consigliere regionale Gian Luca Vignale del Movimento nazionale per la sovranità che ha presentato una mozione a Palazzo Lascaris dopo il recente pignoramento dell’ufficio del direttore generale dell’Asl e della sala riunioni   situati al primo piano dell’ospedale Santo Spirito di Casale. Il provvedimento è stato reso esecutivo nei giorni scorsi su istanza presentata al Tribunale di Vercelli nella causa civile per risarcimento danni intentata davanti al giudice dall’avvocato casalese Manuela Guaschino nei confronti dell’Asl Al. E’ davvero imbarazzante, oltre che gravissimo, – dice il coordinatore regionale dell’Mns, Marco Botta, già consigliere regionale – che un’azienda pubblica preferisca il pignoramento dei propri uffici anziché   risarcire le famiglie, così come imposto da un tribunale. In ogni caso quanto è accaduto dimostra l’inadeguatezza del direttore generale alla carica a cui è stato nominato”.

Massimo Iaretti

Pellegrini e viandanti sulle vie delle montagne

“Pellegrini e viandanti sulle vie delle montagne dal Medioevo ai tempi moderni” è il titolo del convegno che si terrà sabato 20 maggio 2017 nella splendida cornice del Convento Francescano del Monte Mesma, ad Ameno (No), sulle colline che sovrastano il lago d’Orta. Nella ricorrenza dei trent’anni del convegno “Medioevo in cammino. L’Europa dei pellegrini”, tenutosi a Orta nel settembre del 1987, l’Associazione storica Cusius, La Storia nel futuro e la Fondazione Enrico Monti propongono a studiosi e appassionati di rimettersi in cammino. Un cammino di studio lungo le strade del Cusio, delle Alpi e dell’Europa, le antiche vie di pellegrini e viandanti dal medioevo all’età moderna. Se l’esperienza di studio di trent’anni fa era stata una pietra miliare per il mondo culturale cusiano, e importante riferimento a livello internazionale sul tema delle itineranze medievali,questo convegno vuole essere un ulteriore apporto allo studio di un argomento affascinante e ancora in parte inesplorato,alla vigilia delle celebrazioni del millenario della nascita di San Bernardo delle Alpi, patrono degli alpinisti, dei montanari e dei pellegrini. “I sentieri montani erano percorsi anche per recarsi in spazi sacri in occasione dei riti di passaggio: nascita, matrimonio, morte. Nelle Alpi sorsero molti santuari à répit, dove si portavano i bimbi morti senza battesimo, che la Chiesa destinava al limbo, per una breve resurrezione che permetteva d’amministrare il sacramento, salvandoli così dalla dannazione eterna”, come ricorda Fiorella Mattioli Carcano. Nell’alto medioevo, tra l’età carolingia e la fondazione dell’Ospizio del Gran San Bernardo (XI secolo), le Alpi erano ancora chiuse, selvagge e inabitate.

Erano rari i pellegrinaggi attraverso il cuore del massiccio. “ Nell’VIII secolo, a 1650 metri di quota, lungo la via del Summus Poeninus, sorse tuttavia il più alto monastero-ospizio del tempo, a Bourg-Saint-Pierre, “ad radicem montis”, commenta lo storico Enrico Rizzi, che parlerà al convegno degli antichi passaggi, sostenendo come vicende considerate ormai assodate, come le invasioni saracene e il loro presidio dei valichi alpini, vadano ripensate criticamente. Con uno sguardo su Alpi, cammini dei pellegrini, ospizi, colonizzazione della montagna, dove  tutto si aprì  solo nell’XI secolo, nell’età di San Bernardo. Il programma prevede, al mattino – dopo le introduzioni di Fiorella Mattioli Carcano,presidente dell’Associazione Cuscus, e di Lino Cerutti,vicepresidente di La Storia nel futuro – quattro relazioni:  Giancarlo Antenna, professore emerito di storia medioevale all’Università Cattolica di Milano e Accademico dei Lincei (Frati agostiniani che camminano in Europa (1572-1574). Da un manoscritto agostiniano edito da Claudia Castellani);Enrico Rizzi,storico della regione alpina, Presidente della Fondazione Monti (Le Alpi dei pellegrini nel Medioevo profondo (IX-XIsecolo);Fiorella Mattioli Carcano, storica del Cristianesimo e vicepresidente della Consulta permanente Unesco per i Sacri Monti (Camminare la montagna nei riti di passaggio e di ricognizione); Battista Beccarla,storico del Medioevo e della Chiesa novarese (L’apertura del Sempione – prima del marzo 1200-e la concomitante nascita della “Via francisca novariensis”, itinerario transalpino di commercianti e pellegrini). Al pomeriggio, prima dello spazio dedicato al dibattito e al confronto, ci saranno altri tre interventi: Simone Riccardi, storico dell’arte, ricercatore Università Cattolica di Milano (Sculture lignee tedesche in Piemonte sulle vie dei pellegrini);Michela Cometti, storica dell’arte, responsabile del patrimonio iconografico arte antica della Fondazione Torino Musei (Viandanti e pellegrini tra ‘500 e ‘600. Considerazioni su alcune fonti documentarie);Dorino Tuniz,docente di Storia della Chiesa Istituto Superiore di Scienze Religiose (Un acuto osservatore delle realtà territoriali: Carlo Bascapè, le montagne e i pellegrinaggi del Novarese).

M.Tr.

Giustizia surreale: per un cavillo donna rapinata e stuprata non viene risarcita dallo Stato

A Roberta, donna torinese rapinata e stuprata, il tribunale di Torino ha negato il risarcimento dello Stato. I giudici hanno  respinto il ricorso dei suoi  legali della donna, Stefano Commodo  negandole la possibilità di rivalersi sullo Stato per la violenza subita,  come invece previsto dalla specifica direttiva europea che obbliga  gli Stati membri a garantire un adeguato ristoro alle vittime di reati di violenza. La motivazione della sentenza è che la donna non avrebbe dimostrato che il colpevole non era in grado di pagare di tasca propria i danni.”Ho lavorato tanto su me stessa, per non essere schiacciata da questa tragedia, ora mi sento abbandonata dal mio Stato…”, dice Roberta all’Ansa. Una vicenda surreale legata  alla direttiva Ce sulla quale l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea in quanto inadempiente nella sua applicazione. In un caso simile la Corte d’Appello civile di Milano ha deciso invece di  condannare lo Stato a risarcire una madre e  la figlia vittime di rapina e stupro.

Librolandia inizia col botto: già 56 mila biglietti venduti per vincere la sfida con Milano

La 30a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino parte con il botto. E’ la prima dopo lo strappo con Milano e i primi dati depongono a favore della kermesse subalpina: Alla vigilia  del nastro sono già 56.000 i biglietti venduti. Alla fiera milanese i visitatori sono stati in tutto 60 mila, un flop. 18.000 i biglietti acquistati online, compresi  10.000 ingressi delle scuole. Altri 10.000 sono stati comprati dalla Compagnia di San Paolo, presente al Bookstock con numerose iniziative per le scuole. La cifra incassata è di circa 120.000 euro. Questa XXX edizione vede alla guida  Nicola Lagioia. Qualche numero:  469 gli espositori presenti, 1.000 le case editrici e 70 i festival letterari. All’inaugurazione  i ministri Dario Franceschini e Valeria Fedeli con il presidente del Senato Pietro Grasso. Sul Salone Internazionale del Libro interviene la sindaca Chiara Appendino: ” è un risultato che considero di tutta la città e di tutti i torinesi. Di problemi a Torino ce ne sono tanti e li stiamo affrontando uno per uno, spesso anche un paio alla volta – scrive su Facebook la prima cittadina – ma domani partirà quello che il giorno dopo il nostro insediamento era ‘Il’ problema, quello che secondo molti non avrebbe dovuto esserci, quello che era ‘un patrimonio perso per sempre'”. Le cose, per fortuna, sembrano essere andate diversamente.

 

(foto: il Torinese)