Per uscire dalla solitudine e ritrovare la gioia di vivere
OTTAVA PUNTATA – Viaggio nel vasto mondo degli hobbysti, tra chi per sopravvivere alla crisi sta cercando di trasformare in mestiere una passione
Un hobby come terapia per combattere solitudine e isolamento e ricominciare a vivere tra la gente. Nel vasto mondo degli “Operatori del proprio ingegno”, tra chi per sopravvivere alla crisi sta cercando di trasformare in mestiere una passione, c’è anche l’altra faccia della crisi, quella le cui radici non sono propriamente di ordine economico ma derivano da altre ragioni.
E’ il caso di Silvana Cipolla, 58 anni, arrivata nei mercatini degli hobbysti della domenica per una “scelta di comunicazione”. “Una brutta malattia – racconta – mi ha trattenuta a lungo in totale isolamento. Sola, senza lavoro, trascorrevo le mie giornate piangendomi addosso, senza riuscire a intravvedere una via d’uscita dalla situazione in cui ero precipitata”.
Un giorno l’idea che dà una svolta alla sua vita: ingannare il tempo costruendo qualcosa con le sue mani, da rivendere nei mercati della domenica, in modo da creare occasioni di contatto e di scambio con la gente e riaprirsi al mondo esterno, escluso dalla sua vita per troppo tempo. “L’ispirazione mi è arrivata da una scatola di sale marino. Il secondo passo è stato quello di procurarmi delle essenze. Ho così incominciato a confezionare sacchettini profumati per la casa, gli armadi, i cassetti, l’automobile”, spiega. Il marito, vedendola finalmente reagire alle avversità e appassionarsi a qualcosa, per starle vicino nella nuova avventura e aiutarla a rendere più ricco e attraente il suo banco, si è rimboccato le maniche: nel tempo libero realizza capolavori di carta. Oggetti ornamentali, vasi, bomboniere, portaoggetti e portafortuna, fatti a mano con carta pressata, intrecciata e colorata.
Sono passati tre anni dal giorno in cui Silvana ha deciso di rimettersi in gioco e ricominciare a vivere scendendo in piazza con il suo gazebo. “Questo lavoro – precisa – si è rivelato per me un’ottima terapia: riesce a farmi evadere dai brutti pensieri”. I suoi prodotti spiccano per originalità e prezzi davvero competitivi. “Si parte da un euro, il pezzo più caro costa 10 euro. Nulla rispetto al lavoro che c’è dietro il più semplice tra i vasetti di carta: ogni creazione, anche la più piccola, richiede almeno due ore di lavorazione”, spiega.
A differenza di tanti altri colleghi, Silvana non è il guadagno che cerca da questa attività, della quale confessa che non riuscirebbe più a fare a meno: “Questo lavoro mi ha ridato la voglia di stare al mondo, di ridere, di stringere amicizie. Insomma, è la distrazione che cercavo. Ne sono entusiasta. I soldi, certo, fanno comodo anche a me. Ma non è per denaro che affronto il peso di lunghe giornate in mezzo alla strada, lontana dalle comodità di casa. Quello di cui ho bisogno è il contatto con la gente, e l’ho trovato. Mi basta poco: un sorriso, una stretta di mano, due parole. Se poi i miei prodotti vengono apprezzati e acquistati, meglio ancora”.
Paola Zanolli
Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE