Introdurre un sistema di ticket per l’accesso delle aree pic nic. La proposta è del vice presidente di Uncem Piemonte, Marco Bussone che si ispira a molte situazioni che già ci sono in Valle d’Aosta. E in Piemonte sono già stati inseriti ticket, soprattutto per il parcheggio in quota, come al Pian della Mussa o in Val Maira, o nell’alto Canavese. “Si tratta di moderni sistemi di pagamento dei servizi ecosistemici – ambientali. In questo caso –
puntualizza Bussone – ciascuno paga una piccola e modesta cifra per fruire di un’area che se mantenuta intatta e ben gestita svolge tutto l’anno un prezioso servizio alla comunità. Garantisce integrità del paesaggio, protezione delle fonti idriche, ma anche spazi per lo svago, il relax ed il pic nic. Tutto questo deve essere riconosciuto per il suo valore, pagato da chi ne fa uso”. Sull’argomento, però, non tutti sono d’accordo. Massimo Iaretti, giornalista e consigliere delegato al turismo dell’Unione dei comuni della Valcerrina, in Provincia di Alessandria, ad esempio evidenzia che: “Stimo Bussone e l’attività che l’Uncem svolge a favore di un bene che è di tutti, la montagna e la tutela dell’ambiente di montagna, minacciato sovente da comportamenti che sono incivili. Sono, però, in netto disaccordo con il fare pagare lo spazio, a persona, per il luogo dove effettuare un pic – nic, proprio perché l’ambiente è di tutti. E il monetizzare non è certo la soluzione migliore per fare crescere un’educazione ambientale finalizzata al rispetto di quello che ci circonda. La strada da seguire è quella di dare regole, spiegarle e sanzionare, anche duramente, chi non le rispetta. Ma far pagare un qualcosa che dovrebbe essere fruibile a tutti vuol dire creare le premesse per escludere e non per includere”.
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