Turismo ed agricoltura sono due grandi pilastri per la vita della montagna. Si tratta di un binomio la cui validità viene confermata dai bandi del Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte. L’argomento sarà al centro, sabato 25 febbraio a Pomaretto, di un convegno (dalle ore 9,30) organizzato dal Comune con Asproflor (Associazione dei Produttori florovivaisti) e Uncem nella Sala del Teatro valdese. Dopo gli interventi di introduzione di Danilo Breusa, Sindaco di Pomaretto, Renzo Marconi, Presidente Asproflor, e Rossana Turina, FedAgri Confcooperative Piemonte, seguiranno le relazioni di Marco Bussone, Uncem Piemonte (Le associazioni fondiarie e PSR 2014/2020), Marello Cristina, Nutraceutica (Diversificazione colturale in aree montane e marginali), Matteo Zappino, Associazione Antichi Mais Piemontesi (Esperienze di coltivazione e filiera di antiche varietà di mais), Paolo Clapier, Dottore Forestale (Foraggicoltura di montagna in Val Chisone), Piercarlo Tivano, Scuola Agraria Salesiana Lombriasco (Le culture minori e attività connesse per l’integrazione del reddito nelle aree inter). Poi una serie di buone pratiche, introdotte dal vicepresidente di Asproflor Sergio Ferraro: Enrico Bernard, Titolare Elysir distilleria Bernard di Pomaretto, Paolo Cavallo, Titolare della distilleria LAR-ICE di Pragelato, Piero Ferrero, Presidente Cooperativa di Pancalieri (lavorazione, distillazione e commercializzazione di oli essenziali di erbe aromatiche), Samanta Badini e Simone Braguzzi, Titolari Ditta Erbe di Montagna di Pianfei. Conclusioni (prima della degustazione di prodotti) di Silvana Nicola dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Moreno Soster della Regione Piemonte, Direzione Agricoltura Settore Produzioni Agrarie. “Vogliamo mettere un nuovo tassello nella costruzione dello sviluppo delle nostre valli – spiegano Danilo Breusa, sindaco, e Sergio Ferraro, vicepresidente Asproflor – Ci sono importanti esperienze di imprese che sono modello per altre nuove, dove l’innovazione incontra il territorio e ne escono prodotti unici, dal grandissimo valore aggiunto. Ci sono fondi europei del Psr, e non solo, da drenare sul territorio. C’è anche la legge sull’associazionismo fondiario che prova a mettere un argine ad abbandono e invasione del bosco. L’agricoltura torna a essere un settore trainante anche per la montagna, dopo decenni di abbandono. Ma non va presa come ‘ultima spiaggia’ o come ripiego. Dobbiamo aiutare le nuove imprese a crescere e a dare valore e mercato ai loro prodotti. Servono marketing e comunicazione. Sabato a Pomaretto parleremo anche di questo”.
Massimo Iaretti
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