Nei giorni scorsi, a conferma del buon rapporto instaurato con i ragazzi profughi di stanza a Monteu, il titolare del bar Oasi, Fiore Antonucci, con l’aiuto del fratello Nino, ha offerto loro un pranzo particolare . Tra la classica pizza italiana ed uno speciale piatto di riso, cucinato all’africana, in una sala messa a disposizione dal Comune, si sono trovati a festeggiare la loro amicizia tutti i ragazzi africani e pakistani. La sala è stata presto rallegrata dalla musica dei particolari “tamburi” africani, dalla caratteristica forma a calice, gli “Jambè”, suonati da un gruppo guidato dal maestro Tarike Amine, gruppo musicale che si occupa di musico-terapia per ragazzi diversamente abili a cura della Cooperativa sociale Pantarei. La musica incalzante dei ritmi tribali , l’insieme suggestivo delle percussioni hanno coinvolto anche i nostri ragazzi che si sonno cimentati anch’essi in questi ritmi delle loro musiche.
Massimo Iaretti
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