In 5 film-documenti
A ottant’anni di distanza dall’alzamiento, dalla ribellione cioè di sei generali e di una cospicua parte dell’esercito al legittimo governo della Spagna repubblicana che dette avvio a una guerra civile destinata a durare ben più di tre anni, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza riporta l’attenzione su quella vicenda chiave della storia del Novecento con una piccola rassegna cinematografica. Quella vicenda sembra ormai lontanissima ma in realtà costituisce uno dei nuclei portanti della storia dell’Europa contemporanea. Non furono solo una drammatica anticipazione della Seconda guerra mondiale, dello scontro fra due inconciliabili concezioni dell’Europa e dei suoi assetti, ma un banco di prova per gli europei antifascisti (e per gli antifascisti di tutto il mondo), per l’impegno e la responsabilità dirette che molti si assunsero volontariamente, per l’uso generoso e intelligente di tutti gli strumenti della cultura e della comunicazione che molti intellettuali scelsero di fare con passione in nome della libertà, della democrazia, della giustizia sociale contro i loro negatori nazifascisti.La guerra civile spagnola ha ancora oggi un fascino e un’attualità perché è uno di quei momenti in cui i cittadini d’Europa si impegnarono a decidere in prima persona la qualità del loro futuro. Scrisse Paolo Gobetti per introdurre quarant’anni fa una sua rassegna sulla guerra civile spagnola: “Nella Spagna di quegli anni tutto era possibile, anche cambiare il corso della storia; purtroppo le cose andarono nel senso opposto a quello auspicato; le armi nazifasciste, il disinteresse delle democrazie occidentali, l’aiuto interessato di Stalin distrussero l’attesa di un’utopia annunciata”. Due film che l’ANCR presenta in questa prima, breve, parte della rassegna sono opere coeve importanti di registi antifascisti come Joris Ivens e André Malraux (in verità quest’ultimo era uno scrittore che si misurò per l’unica volta con il cinema), c’è un cinegiornale per la Repubblica del 1936, ci sono inoltre due film del periodo franchista in cui la memoria della guerra civile si riflette con straordinaria ma cifrata intensità e, infine, un film uscito appena dopo la morte di Franco, un primo film della nuova Spagna. Il programma della rassegna, che si terrà a Torino presso la sala proiezioni del Museo diffuso della Resistenza in Corso Valdocco 4/a , prevede per martedì 19 luglio, alle ore 17, “The Spanish Earth” di Joris Ivens (Contemporary Historians Inc, Stati Uniti, 1937, 52’34”) e “Reportage del movimiento revolucionario en Barcelona” di Mateo Santos (Cnt Fai, Spagna, 1936,22′);mercoledì 20 luglio, sempre alle 17, verrà proiettato “Espoir”, di André Malraux (Francia, 1944, 70′) mentre alla sera, alle 21 ( (presso l’ Hub Multiculturale Cecchi Point di via Cecchi 17, sempre a Torino) si potrà vedere il film “El espíritu del la colmena/,Lo spirito dell’alveare” di Victor Erice (1973, 94′). Giovedì 21 luglio, ore 17, “Cría cuervos” di Carlos Saura (1975, 105′) e, per finire, venerdì 22 luglio, stessa ora,”Las largas vacaciones del ’36 – Le lunghe vacanze del ’36″,di Jaime Camino, (1976, 107′). Come sempre i film saranno introdotti da brevi presentazioni.
Marco Travaglini
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