Ieri si sono formate lunghe code davanti al teatro Carignano dove è stato allestito un maxischermo per qualche centinaio di torinesi che non sono riusciti ad entrare per assistere all’ultimo faccia a faccia tra Piero Fassino e Chiara Appendino prima del ballottaggio. L’incontro è stato organizzato dalla Stampa e moderato dal direttore del quotidiano, Maurizio Molinari. Si è parlato a 360 gradi sui problemi della città, dall’occupazione alla sicurezza, alle periferie. Ha tenuto banco anche il tema della povertà, in particolare si è affrontata la questione del reddito di cittadinanza che Appendino vorrebbe erogare subito “per aiutare persone nella ricerca del lavoro” . Ma Fassino cerca di essere realista: «Per una famiglia di quattro persone
ci sarebbe un reddito di oltre 1.600 euro senza lavorare: io lo trovo iniquo. Come reddito di accompagnamento, il Comune lo stanzia già aiutando 25 mila persone», Poi, anche qualche battuta: Fassino dice che in caso di vittoria prenderebbe nella sua squadra la candidata grillina, mentre lei, molto seriosa, afferma che la sua squadra l’ha già scelta. Poi la cultura: entrambi i candidati concordi sulla necessità di razionalizzare le risorse per eventi e manifestazioni. Il tema caldo della Tav: Appendino contraria, ma favorevole a linea 1 e linea 2 della metropolitana.A chi la accusa di dire tanti “no” la candidata afferma che invece dice tanti “sì”, anche alla Città della Salute su cui si è molto polemizzato: lei è favorevole, purché si faccia con soldi pubblici. Restano tre giorni pieni di campagna elettorale, poi il sabato pausa di riflessione e domenica il responso alle urne.
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