Marzo 2016- Pagina 25

“Chi ha fatto il turno di notte”. Le parole in versi di Izet Sarajlić

La biblioteca bombardata e incendiata con i suoi libri, memorie e percorsi degli altri. L’artiglieria degli assedianti centrava monumenti, cimiteri, moschee, per cancellare dal suolo ombra e radice della parte avversa. Le parole erano emigrate dai libri e giravano alla cieca nell’aria

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Nell’assedio più lungo del 1900, nella Sarajevo degli anni Novanta, i cittadini andavano alle serate di poesia nel buio di una città senza corrente elettrica. In questo modo “sperimentavano che in una guerra solo i versi sono capaci di correggere a forza di sillabe miracolose il tempo sincopato dei singhiozzi, il ragtime delle granate, l’occhio di un mirino addosso”. Così Erri De Luca, nella prefazione di “Chi ha fatto il turno di notte”, straordinaria silloge di Izet Sarajlić. Quando Einaudi la pubblicò, nel 2012, il grande filosofo e poeta bosniaco era già morto da dieci anni. Celebrarlo con una raccolta che ripercorreva, in ordine cronologico, quasi cinquant’anni (dal 1950 al 1998) della sua produzione poetica era un buon modo per far conoscere la forza e la profondità dei suoi versi. “Chi ha fatto il turno di notte per impedire l’arresto del cuore del mondo? Noi, i poeti”, scriveva Sarajlić. La biblioteca bombardata e incendiata con i suoi libri, memorie e percorsi degli altri. L’artiglieria degli assedianti centrava monumenti, cimiteri, moschee, per cancellare dal suolo ombra e radice della parte avversa. Le parole erano emigrate dai libri e giravano alla cieca nell’aria. E in quel tempo di granate che esplodevano a casaccio, Sarajlić scriveva: “In una notte come questa, malgrado tutto, pensi a quante notti d’amore ti siano rimaste”. Potenza della poesia e del cuore di chi non ha saputo odiare né maledire. Il poeta  non abbandonò la sua gente né rinnegò la sua città, neanche quando, più volte negli anni, essa ha rappresentato morte e devastazione, perdita degli affetti più cari: “Qui, se chiamo persino i pioppi, miei concittadini,/ anch’essi sapranno ciò che mi fa soffrire./ Perché questa è la città dove forse non sono stato/ troppo felice,/ ma dove tuttavia anche la pioggia quando cade non è/ solo pioggia.” turno notte 2Sarajevo è dunque “la Città”, il luogo che porta con sé il senso dell’intera esistenza del poeta, del suo dolore come della sua gioia, di un legame viscerale che, per quanto sofferto, è impossibile recidere. I suoi versi sono stati la passione civile si fa poesia. A testimoniarlo, poesia come questa, semplicemente intitolata “Sarajevo”: “E adesso dormano pure tutti i nostri cari e immortali. Sotto il ponte presso il II liceo femminile scorre gonfia la Miljacka.Domani è domenica. Prendete il primo tram per Ilidža. Naturalmente, posto che non cada la pioggia. La noiosa, lunga pioggia di Sarajevo. Chissà come si sentiva senza di lei Čabrinović in carcere! Noi la malediciamo, le bestemmiamo contro, e tuttavia mentre cade fissiamo gli appuntamenti d’amore come fossimo nel cuore di maggio. Noi la malediciamo, le bestemmiamo contro, sapendo che essa non potrà mai far diventare la Miljacka né il Guadalquivir né la Senna. E con ciò? Forse per questo ti amerò di meno e ti farò soffrire meno nella sventura? Forse per questo sarà minore la mia fame di te e minore il mio amaro diritto di non dormire quando il mondo è minacciato dalla peste o dalla guerra e quando le uniche parole rimaste sono “non dimenticare” e “addio”?Del resto, può darsi che questa non sia neppure la città in cui morirò, ma in ogni caso essa sarebbe stata degna di un me incomparabilmente più sereno, questa città dove, a dire il vero, non ho sempre avuto molta fortuna ma dove ogni cosa è mia e dove posso sempre trovare almeno uno di voi che amo e dirvi che sono disperatamente solo. A Mosca potrei fare lo stesso, ma Esenjin è morto e Evtušenko è certamente in giro da qualche parte della Georgia. A Parigi come potrei chiamare il pronto soccorso se non ha risposto neppure agli appelli di Villon? Qui, se chiamo, persino i pioppi, che sono miei concittadini, sapranno ciò che mi fa soffrire. Perché questa è la città dove, a dire il vero, non ho avuto molta fortuna ma dove tuttavia anche la pioggia, quando cade, non è solo pioggia”.

Marco Travaglini

 

A Venezia siglato l'accordo tra Italia e Francia per l'avvio dei lavori della Torino-Lione

tav 333Il documento porta la firma del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Hollande: “Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”

Il 33esimo vertice bilaterale franco-italiano di Venezia permetterà il lancio della fase di lavori della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Così nel testo diffuso dall’Eliseo in occasione del summit tenutosi ieri a Venezia, dove Italia e Francia hanno siglato, al termine del vertice, il protocollo “addizionale per l’avvio dei lavori dell’alta velocità Torino Lione”. Il documento porta la firma del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dal segretario di stato francese per i trasporti Alan Vidalies. Per quanto riguarda i lavori della Torino-Lione  due questioni erano ancora in sospeso dalla firma dell’accordo per il lancio definitivo della sezione transfrontaliera del tunnel all’ultimo vertice bilaterale di febbraio: la firma di un accordo sulla certificazione dei costi e la ripartizione di questi  tra Francia e Italia. Tale accordo è quello scaturito dall’incontro a Venezia, che consentirà di avviare gli appalti e i finanziamenti europei. “SI tratta di un grande passo avanti che permetterà il lancio della fase dei lavori”, dicono i rappresentanti dei due Paesi. “La Torino-Lione è un tema che anima i vertici franco-italiani da una ventina d’anni. Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori”. Così l’agenzia Ansa riporta le parole del presidente Francois Hollande in conferenza stampa con il premier Matteo Renzi al termine del vertice . “Comunque – ha concluso – questo progetto diventa realtà”. I manifestanti no Tav e No Grandi Navi hanno inscenato una “battaglia navale” su piccole imbarcazioni che, nella Laguna, hanno fronteggiato le barche della polizia.

Cristiano Bussola

(foto: il Torinese – archivio)

Il Salone del Gusto nel 2016 compie 20 anni e "vuole bene alla terra"

gusto arcagusto fruttagusto terra“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico”

Il Salone del gusto 2016 dichiara di ‘Voler bene alla Terra’. Questo  il tema scelto per Terra Madre Salone del Gusto, che festeggià nel 2016 i 20 anni cambiando formula: lascia il Lingotto (anche per gli affitti piuttosto cari) e, a fine settembre, si svolgerà per strade e piazze nel cuore di Torino.

“Custodire l’ambiente e il pianeta in cui viviamo, deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti”, dice all’Ansa Serena Milano, segretario generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, che aggiunge: “Con  produttori, educatori, chef, studiosi, contadini, Comunità del cibo e soprattutto cittadini e famiglie vogliamo riscoprire il piacere di prenderci cura della terra, condividendo cibi buoni e vivendo in armonia con ciò che ci circonda. Tutto questo attraverso laboratori, conferenze, percorsi didattici e degustazioni”.

(Foto: il Torinese)

Ambulanza si ribalta nello scontro, tre feriti

ambulanza 123La pagina Facebook del “Torinese” per prima, verso le 12, ha pubblicato le foto che vi riproponiamo

ambulanza 231ambulanza 1236Il bilancio dell’incidente stradale che ha coinvolto un’autoambulanza, da poco partita dall’ospedale, è di tre feriti. l’autista e due volontari della Croce Rossa. L’ambulanza si  è scontrata con un’auto e si è ribaltata  in corso Re Umberto, all’angolo con via Tirreno. La pagina Facebook del “Torinese” per prima, verso le 12, ha pubblicato le foto che vi riproponiamo. Il tratto del corso coinvolto nell’incidente è stato chiuso al traffico dalla Polizia Municipale e i feriti (di cui uno più grave) portati in ospedale da altre autoambulanze.

(Foto: Essepiesse/ilTorinese)

Style Coaching al Circolo dei Lettori

circolo lett prelePerché “lo stile è unicità, il particolare che attrae ed è ricordato. E’ il fascino che lascia la scia”
 

Presentazione di Style Coaching mercoledì 9 marzo al Circolo dei Lettori in via Bogino 9. L’iniziativa è promossa dalla style coach Chiara Prele, presso la sala artisti/sala lettura del circolo. Perché “lo stile è unicità, il particolare che attrae ed è ricordato. E’ il fascino che lascia la scia”

Empowerment economico delle donne: per lo sviluppo sostenibile e contro la violenza

Nonostante i notevoli progressi avvenuti negli ultimi quarant’anni in favore
della tutela internazionale delle donne, tra i quali la Convenzione di Beijing
del 1979 (CEDAW) e la Convenzione di Instanbul del 2011, ancora oggi 1
donna su 3, nel mondo, risulta essere stata vittima di violenza
psicologica o sessuale, quasi sempre esercitata dal partner o dall’ex

donne ricerca

Sabrina Allegra è una sociologa freelance specializzata in temi riguardanti il genere. Con il fotografo Stefano Di Marco ha realizzato un reportage  (Empowering women through their job and passion) focalizzando l’attenzione sull’empowerment delle donne attraverso la loro professione. Il reportage comprende sei storie di donne corredate di foto, che pubblicheremo nei prossimi giorni, successivamente alla presentazione che segue

Nonostante i notevoli progressi avvenuti negli ultimi quarant’anni in favore
della tutela internazionale delle donne, tra i quali la Convenzione di Beijing
del 1979 (CEDAW) e la Convenzione di Instanbul del 2011, ancora oggi 1
donna su 3, nel mondo, risulta essere stata vittima di violenza
psicologica o sessuale, quasi sempre esercitata dal partner o dall’ex.
Vivere esperienze di violenza, comporta seri danni alla salute psico-fisica della
donna che la conduce in uno stato di depressione, isolamento sociale e di
povertà (Rapporto OMS 2002). Le conseguenze di questo fenomeno, diffuso
globalmente e trasversalmente in tutte le classi sociali, costituiscono un
elevato costo sociale ed economico per la società stessa, come sostiene il
Direttore della Banca Mondiale Ede Ijjasz-Vasquez in questa
testimonianza: “To End Poverty, Eliminate Gender-Based Violence”
Uno dei 17 obiettivi della nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile,
approvata dall’Onu il 27 settembre 2015, rimanda alla preminente necessità di
eliminare ogni forma di disuguaglianza di genere promuovendo, al tempo
stesso, la legittimazione di tutte le donne e ragazze (Goal 5. Achieve gender
equality and empower all women and girls).
Parlare di sviluppo sostenibile implica agire su tre fronti interconnessi fra
loro, quello economico, ambientale e sociale, in una prospettiva che, per la
prima volta nella storia, è stata accolta a livello globale e vedrà, nei prossimi
14 anni, i 193 Stati membri dell’Onu impegnati a conseguire i risultati attesi.
Violenza domestica, povertà, barriere socio-culturali nell’accesso
all’istruzione, al lavoro e al credito, fame, malnutrizione, basse o
inesistenti condizioni igienico-sanitarie, sono solo alcuni tra i problemi
che affliggono le donne e le ragazze nel mondo.
Anche in ambito occupazionale il gap di genere nel mondo è ancora marcato:
solo la metà delle donne lavora, contro i 3/4 degli uomini. A parità di
competenze le donne guadagnano meno degli uomini, a livello globale circa
il 24% in meno, oltre che con minori garanzie contrattuali. Se si considerano
le ore investite nel lavoro di cura, in ambito domestico, le donne inserite nel
mercato del lavoro affrontano giornate lavorative ben più lunghe rispetto agli
uomini, senza tuttavia ricevere alcun riconoscimento economico.
Lo sviluppo sostenibile si realizza, dunque, attraverso il programma d’azione
dei singoli Stati membri, definito dall’Agenda 2030, nella direzione di una
progressiva riduzione delle condizioni di vulnerabilità delle donne e
delle ragazze, investendo in istruzione e campagne di sensibilizzazione,
e in secondo luogo nella promozione del loro empowerment economico.
Con il concetto di empowerment, letteralmente “dare o conferire potere a
qualcuno”, le donne diventano attori della nuova strategia globale
attraverso l’accesso ai servizi finanziari, le competenze in ITC
(Information and Communications Technology), l’acquisizione di diritti per
l’accesso a risorse naturali ed economiche e quelli riguardanti l’eredità.
L’indipendenza economica in ambito professionale e l’auto-realizzazione,
rappresentano, oltre all’istruzione, i principali strumenti in grado di limitare i
rischi per le donne di trovarsi in condizioni di abusi e discriminazioni, anche se
come sappiamo tali rischi pervadono tutte le classi sociali, donne in carriera
comprese.
Se investire in sé stesse e nel proprio progetto di vita diventa un atto
rivoluzionario in Paesi come l’India, in altri rimane pur sempre un atto
di coraggio.

donne ricerca2

INTRODUZIONE AL REPORTAGE
Un progetto a cura di Sabrina Allegra e Stefano Di Marco

Il Reportage Empowering women through their job and passion nasce
dalla volontà di dare voce a quelle donne che conducono, dirigono e gestiscono
la loro attività professionale in modo enstusiasmante e intraprendente.
Obiettivo ultimo del progetto è di infondere quello stesso coraggio, di cui le
donne intervistate si fanno portavoce, fra le altre donne, quelle che per molti e
diversi motivi non trovano la forza e le risorse per credere in se stesse.
Un messaggio, dunque, delle donne per le donne.
Ho scelto di raccontare, attraverso lo strumento dell’intervista discorsiva e
della fotografia, le storie di 6 donne libere professioniste, imprenditrici e
artigiane, indagando le dimensioni di genere nei loro percorsi professionali e
del self-empowerment, ovvero l’auto-realizzazione attraverso la propria
passione, professione e carriera.
“Le fil rouge” di queste 6 storie di vita è la determinazione e il coraggio
(elementi chiave che emergono dalle interviste) nell’aver creduto in se stesse e
nell’essersi messe in gioco realizzando, giorno dopo giorno, la propria
passione, nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati.
Le donne intervistate rappresentano un campione eterogeneo per età,
provenienza e settore professionale. Le nostre strade si sono incrociate in
alcuni casi per un piacevole caso, in altri per una serie di coincidenze e in un
altro caso ancora è stata la vita a sceglierci come sorelle.
Grazia è artigiana tessile, Francesca è proprietaria e Chef del suo bistrot,
Emanuela è grafica e illustratrice, Paola è fotografa, Adriana è fotografa e
videografa, Elisa è artigiana ceramista.

Torino-Lazio 1-1: le pagelle del "Torinese"

LAZIO TOROFinisce in pareggio il match di mezzogiorno tra Toro e Lazio. Un pari che sta stretto ai Granata che più di una volta hanno sfiorato il goal vittoria, ma non sono stati in grado di sfruttare le occasioni create, in particolare pesa molto il rigore sbagliato da Immobile nel primo tempo che poteva chiudere la partita. Molto dubbio inoltre il rigore assegnato ai Biancocelesti in occasione del pareggio.

Padelli 6,5: ottima prestazione da parte dell’estremo difensore granata che nel secondo tempo difende il vantaggio prima con una grande parata su un bel tiro di Milinkovic-Savic e pochi minuti dopo si ripete, questa volta su una bella punizione di Biglia. Solo il rigore assegnato alla squadra di Pioli gli nega la soddisfazione della porta inviolata;

Maksimovic 6,5: il centrale serbo sembra tornato quello dei tempi migliori. Nel primo tempo si fa notare per una bella scivolata che ferma Anderson lanciato in contropiede e più volte si concede le sue classiche incursioni offensive che mettono spesso in apprensione la difesa laziale;

Glik 6,5: regge bene la difesa e nel primo tempo è decisivo nell’anticipare Klose a pochi metri dalla porta salvando così i suoi. Unica pecca nella sua prestazione è la poca precisione in fase di impostazione;

Moretti 6,5: sbaglia poco o nulla e grazie al sostegno dei suoi compagni di reparto riesce ad annullare per gran parte del match Klose e Djordjevic;

Bruno Peres 5,5: spinge molto meno rispetto al solito per concentrarsi più sulla fase difensiva. Si nota in una sola occasione per una buona accellerazione, ma oltre a questo c’è poco altro e un’ammonizione evitabile. Deve tornare sui suoi livelli abituali (dall’80’ Zappacosta 5,5: spinge molto più dell’esterno brasiliano e dà effervescenza all’out destro granata, ma il goal sbagliato è veramente da mani nei capelli);

Acquah 6,5: combatte tutta la partita e si inserisce spesso molto bene davanti. In particolare, sul goal del vantaggio, è lui a farsi trovare pronto per concludere a rete sul cross di Immobile, ma Marchetti respinge e poi Belotti è pronto a ribadire in rete. Deve però tenere a bada la sua irruenza, infatti prende un cartellino giallo per un fallo evitabilissimo;

Vives 6: imposta bene, recupera molti palloni e gestisce il ritmo del gioco granata. Fondamentale la sua esperienza e la sua capacità di lettura delle situazioni. Esce a pochi minuti dalla fine della partita per una botta che gli crea qualche problema di respirazione, nulla di grave comunque (dall’86’ Obi: s.v.);

Benassi 5,5: buona partita in fase d’interdizione, ma si vede troppo poco in fase offensiva e si rende poche volte pericoloso. E’ uno dei gioielli in casa granata, ma deve essere più continuo nelle prestazioni. Esce, giustamente, furioso per il rigore molto generoso assegnato agli avversari (dal 79′ Baselli: s.v.);

Molinaro 6: sul rigore non ha alcuna colpa infatti, come mostrano i replay, non tocca assolutamente Keita che si lascia cadere. Corre tutta la partita avanti e indietro sulla fascia e a fine partita salva i suoi dalla sconfitta fermando Keita che si era ritrovato da solo davanti a Padelli;

Belotti 7: Il Gallo continua a cantare. In Immobile ha trovato il partner perfetto e grazie al sacrificio del compagno di reparto riesce a giocare più vicino alla porta e fare quello che sa fare meglio, goal. Oltre alla rete corre molto e si sacrifica per pressare i difensori avversari;

Immobile 6,5: è il più pericoloso dei suoi. Salta gli avversari, mette ottimi cross in mezzo e sfiora più volte il goal. Peccato per il rigore sbagliato, ma la prestazione è da fuoriclasse, infatti tutte le occasioni avute vengono da azioni personali e manda più di una volta i compagni vicino al goal. Bellissima l’azione e la palla in mezzo per Zappacosta a fine partita che però l’esterno di Sora sbaglia clamorosamente.

All. Ventura 6: la vittoria continua a non arrivare, ma nelle ultime due partite la squadra è sembrata più in palla, energica e meno prevedibile. La strada presa sembra quella  giusta e la fine della crisi sembra avvicinarsi. La squadra è composta da molti ottimi giovani che avrebbero bisogno dei tre punti per ritrovare completa fiducia nei propri mezzi. Domenica prossima la sfida sarà contro il Genoa e se i giocatori continueranno su questa falsa riga la vittoria sembra veramente possibile.

Filippo Burdese

"FASSINO SCORTATO TUTTO IL GIORNO". FDI-AN: "LA POLIZIA SERVE ALLA CITTADINANZA

polizia fassino“FASSINO SCORTATO TUTTO IL GIORNO”. FDI-AN: “LE FORZE DELL’ORDINE SERVONO AI CITTADINI NON A CAMPAGNE ELETTORALI”

Riceviamo e pubblichiamo

<<Appena inaugurato, il Comitato elettorale Fassino Sindaco ha già ottenuto una scorta fissa di una volante di Polizia ferma tutto il giorno a presidiare solo la sede di via Pavia … Accade nel quartiere di Aurora, record per centri sociali antagonisti, spaccio nei punti verdi e degrado urbano, dove i cittadini chiedono da anni una maggiore presenza di pattugliamento delle Forze dell’Ordine per tutto il territorio e non per sedi elettorali. La volante assegnata al Comitato elettorale di Fassino si aggiunge a quella già presente da mesi a presidiare la sede provinciale del Pd in via Masserano, oggetto in passato di scritte spray esattamente al pari delle sezioni di FDI e altri partiti di centrodestra lasciate però senza alcuna tutela da parte della Questura>> segnalano Patrizia Alessi, Capogruppo FDI-AN in Circoscrizione 7, Augusta Montaruli, Dirigente Nazionale FDI-AN e Maurizio Marrone, Capogruppo FDI-AN in Comune di Torino, che lanciano un appello:<<La pattuglia assegnata al presidio fisso del Comitato elettorale di Fassino sia indirizzata piuttosto al pattugliamento di tutto il quartiere di Aurora! Se il Sindaco non rinuncia a questa scorta elettorale che sottrae forze al presidio del territorio arriveremo al paradosso per cui a Torino la Polizia viene impiegata come servizio di sicurezza per il centrosinistra piuttosto che a tutela di tutta la cittadinanza contro il crimine>>.

Truffano coppia di anziani per 200 mila euro

POLIZIA CROCETTAI due, svolgendo per i coniugi una serie di piccoli lavori, hanno iniziato a chiedere denaro per le  cure mediche dei parenti

La polizia di Torino ha arrestato un brasiliano di 41 anni e un marocchino di 46 per una truffa da più di 200 mila euro ai danni di  una coppia di anziani torinesi. I due, svolgendo per i coniugi una serie di piccoli lavori, hanno iniziato a chiedere denaro per le  cure mediche dei parenti, per impietosire gli anziani e farsi dare i soldi. I truffatori sono stati arrestati in flagrante avvenuto in flagrante al momento della consegna al brasiliano di una busta contenente 600 euro. I due sono stati accusati di circonvenzione di incapace.

(foto: il Torinese)

San Giuseppe edizione 70, torna la "fiera dei fiori"

fiori peonie 3Un’area realizzata lungo il percorso espositivo e due momenti di incontro sabato 12 marzo e sabato 19 marzo con ospiti di livello
 

La grande novità dell’edizione 2016 della Mostra Regionale di San Giuseppe è la presenza di Coniolo Fiori che, in un certo senso, riporta la Mostra alle origini, perché quando nacque era “Fiera dei Fiori”.

CONIOLO FIORI

Coniolo Fiori, Mostra Mercato Florovivaistica, nasce da una idea dell’amministrazione comunale nel 2001 e dalla prima edizione rappresenta l’evento trainante di Riso & Rose in Monferrato, kermesse organizzata dal Consorzio Mondo. Nel corso delle prime 15 edizioni oltre 200.000 visitatori, ma soprattutto molti tra i maggiori florovivaisti, specialmente gli specializzati nelle rose, tanto che nel 2007 David Austin, inglese e più famoso ibridatore al mondo di nuove varietà, crea per Coniolo Fiori e il territorio, la Rosa Monferrato. Il successo di Coniolo Fiori nel corso degli anni è aiutato anche dalla collaborazione e partecipazione della Provincia di Pistoia, il maggiore distretto vivaistico italiano per le piante ornamentali, presente anche nel 2016 con il più famoso ibridatore italiano di rose, Rose Barni, ma anche con altre eccellenze del territorio pistoiese. Coniolo Fiori 2016,che si svolgerà sabato 14 e domenica 15 maggio, sarà organizzata dalla Associazione Culturale Coniolo e’… , con la collaborazione e patrocinio del Comune di Coniolo.

CONIOLO FIORI IN MOSTRA

Coniolo Fiori è presente alla 70 edizione della Mostra di San Giuseppe con una area realizzata all’interno del percorso espositivo, un “petalo” di Coniolo e Coniolo Fiori, petali che sono il simbolo del Concorso Nazionale dei Comuni Fiori, organizzato da Asproflor (Associazione dei Florovivaisti), concorso a cui Coniolo partecipa dalla prima edizione dello stesso. E Asproflor sarà presente all’evento casalese con Coniolo Fiori nell’organizzazione di due momenti di informazione e formazione nei riguardi dei temi inerenti ai loro ambiti : in pratica si andrà ad analizzare come le piante ed il verde in genere, sono importanti per la salute delle persone e per l’economia anche delle località stesse, dai piccoli paesi alle grandi metropoli.

casale

casale 22

Il primo momento di incontro si terrà, a partire dalle ore 16.30 nella Sala Convegni di SABATO 12 MARZO 2016

DALLA QUALITA’ DELLE PIANTE , ALLA QUALITA’ DELLA VITA

RELATORI :

PAOLO MARZIALETTI, Direttore Ce.Spe.Vi di Pistoia (Centro di sperimentazione del vivaismo)

La qualità delle piante ornamentali

SILVIA VIGE’, agronomo e giornalista, collabora con la Rivista Lineaverde

Progettazione di giardini privati

ANNA FURLANI PEDOJA, paesaggista, giudice nei concorsi sulle nuove rose e giudice Comuni Fioriti e Entente Florale, interviene per

Parafrasando il motto dei Comuni Fioriti, fiorire è accogliere

Il secondo incontro si svolgerà, presso lo stand di Coniolo Fiori, a partire dalle ore 17.30 SABATO 19 MARZO 2016

PIANTE INSOLITE O COMUNI: OGNI PIANTA HA IL PROPRIO VALORE ORNAMENTALE

RELATORE;

VITTORIO CONSONNI, coltivatore, esperto ed appassionato di piante ornamentali. Da anni collabora con i Vivai Varallo.