Marzo 2016- Pagina 22

Letteratura, cibo e mondo contadino nel libro di Vullo

libro vulloPresso il Laboratorio Didattico Il Germoglio, via Silvio Pellico, 42 – Pinerolo

LETTERATURA, CIBO, MONDO CONTADINO

Presentazione del libro di Salvatore Vullo

DI TERRA E DI CIBO Fra le pagine di Leonardo Sciascia

Prefazione di Carlo Petrini – Salvatore Sciascia Editore

Con una appendice di piatti e specialità agroalimentari “Sciasciane” e relative ricette

Ne parlano, assieme all’Autore del libro, Franco Agliodo, Assessore al Commercio e Turismo Comune di Pinerolo, Roberta Falzoni, Assessore alla Cultura Comune di Pinerolo E’ prevista una degustazione di alcune specialità ispirate al tema dell’incontro, preparate dal Consorzio per la Formazione e la Qualità e presentate daldirettore del Consorzio Giampiero Monetti

Scienze strategiche, conclusa settimana di orientamento

arsenale stemma esercitoAl Campus Einaudi e a Palazzo Arsenale

Si è concluso il periodo di orientamento universitario realizzato in collaborazione fra l’Università degli Studi di Torino ed il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. Centinaia gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado interessati al percorso formativo di Scienze Strategiche che si sono recati nelle sedi di Bra, Alba, Asti, presso il Campus Luigi Einaudi di Torino ed infine a Palazzo Arsenale. A fornire chiarimenti sulle modalità di iscrizione e sull’offerta didattica si sono avvicendati docenti universitari, ufficiali del quadro permanente, frequentatori dell’Istituto di studi campus universita 1militari e studenti civili dei corsi di Laurea in Scienze Strategiche. Per l’occasione è stato attivato un apposito percorso orientativo sulla Piattaforma Orient@mente (www.orientamente.unito.it) e presto sarà disponibile un’area di test di logica matematica e cultura generale utile alla preparazione dei candidati al test di ammissione. A suscitare interesse e decretare il successo del corso di laurea in Scienze Strategiche concorrono fattori quali l’internazionalizzazione degli studi, il carattere fortemente innovativo e la spiccata multidisciplinarità di un percorso il cui obiettivo è formare professionisti in grado di affrontare situazioni sempre più complesse in un modo globalizzato.

 

RADICALI: SOLO 7 PARLAMENTARI PIEMONTESI NELL’INTERGRUPPO EUTANASIA LEGALE

perna foto mole mongolfiera“Mentre la maggioranza dei cittadini chiede di discutere i parlamentari che fanno?”

Riceviamo e pubblichiamo

E’ finalmente iniziato in Parlamento l’iter in Commissione della legge che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. Dei 67 Deputati e Senatori piemontesi solo 7 hanno aderito all’Intergruppo Eutanasia legale. Si tratta di Elena Ferrara, Elena Fissore e Fabio Lavagno del Partito Democratico; Eleonora Bechis e Manuela Repetti di Alternativa Libera; Giorgio Airaudo e Celestino Costantino di Sinistra Italiana – SEL. 3 su 35 del PD, 2 su 2 di AL, 2 su 2 di SI-SEL, nessuno dei 9 eletti del Movimento 5 Stelle e nessuno appartenente agli altri gruppi di centro-destra.

Dichiarazione dei Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, Silvja Manzi e Laura Botti:

«Torino è la città del record di firme raccolte in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dai Radicali che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. Dal Piemonte Dominique Velati, con il suo coraggio, ha lanciato un appello al Parlamento per chiedere la discussione della legge, prima di recarsi in Svizzera per morire utilizzando un diritto a noi italiani precluso dall’assenza di una legge. La scarsa presenza di parlamentari piemontesi nell’intergruppo sottolinea il netto contrasto con una società che avanza, malgrado l’arretratezza della politica e dei suoi rappresentanti. La discussione deve essere affrontata, prendendo atto che legalizzare, come sempre, è meglio che proibire e che regolamentare consente di meglio controllare una pratica che esiste sotto traccia e senza controllo in molte realtà del nostro Paese. Mentre la maggioranza dei cittadini chiede di discutere i Parlamentari piemontesi che fanno? Di nuovo sono i Radicali a lanciare la palla avanti e a promuovere diritti contro conservatorismi di destra e sinistra. “Parliamone, parliamone!” invocava Dominique prima di morire. Parlatene e decidete, è ora di sfondare anche questo muro e costruire una civiltà dove poter scegliere di porre fine alle proprie sofferenze non sia un tabù.»

La belle au bois dormant

Alla LAVANDERIA A VAPORE di Collegno
 danza teatro lavanderie

Dopo “Ba-Rock” la nuova creazione del BTT, ancora musica barocca per il prossimo appuntamento in arrivo da Parigi e presentato per la prima volta in Italia. “LA BELLA ADDORMENTATA – Da Lully  a Mozart” nella insolita rilettura che ne da Béatrice Massin per la sua compagnia Fetes Galantes, va in scena martedì 15 marzo alle 21, per il nono appuntamento della Stagione del Balletto Teatro di Torino.

 
MARTEDI’ 15 MARZO 2016 – h 21
prima nazionale
COMPAGNIE FETES GALANTES
LA BELLE AU BOIS DORMANT
 
Idea e coreografia Béatrice Massin
Musiche Jean-Baptiste Lully, Marin Marais, Elisabeth Jacquet del la Guerre, Leopold Mozart, Wolfgang Amadeus Mozart
Luci Evelyne Rubert
Costumi Clémentine Monsaingeon
Regia Thierry Charlier
Interpreti Olivier Bioret, Corentin Lo Flohic e Marie Tassin nel ruolo de la “Bella”

Con “La Belle Au Bois Dormant” la Compagnia Fetes Galantes, propone un viaggio musicale nel tempo. Questa Bella, che si addormenta “chez Lully” e si risveglia all’epoca di Mozart, propone una rilettura attuale dei racconti di Perrault, autore  eminentemente Barocco.Lo spettacolo ripropone tutta la magia temporale della danza barocca, dal repertorio del XVII  secolo ai giorni nostri.Fin dal suo debutto, la compagnia Fetes Galantes pone sullo stesso piano il lavoro di creazione e quello di scoperta della ricchezza della danza barocca.“E’ con un trio di tre giovani danzatori che ho creato questa Bella che si rifà danza barocca nella prima parte, mentre la seconda è costruita utilizzando la loro tonicità e il loro dinamismo. Il tutto crea uno spettacolo energico e dinamico, molto distante dall’idea romantica che si ha del racconto di Perrault. Tutti i racconti di Perrault sono terreno fertile dove ritrovare narrazione e la meraviglia insita in ogni fiaba. La scelta “Belle au bois dormant” è stata naturale, poiché secondo me, tra i molti scritti dell’autore, è il racconto che lascia maggiormente spazio all’immaginazione dello spettatore.”
Béatrice Massin
 
La Stagione trova spazio, all’interno delle attività previste dalla Fondazione Piemonte dal Vivo alla Lavanderia a Vapore di Collegno ed è sostenuta dal Mibact, dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione CRT, con il determinante contributo della Compagnia di San Paolo.

 
INFO E PRENOTAZIONI
PREZZI: 15 € intero, 12 € ridotto
Biglietti acquistabili sul sito www.vivaticket.it 
Presso il Teatro Astra – TPE Teatro Piemonte Europa di Torino (via Rosolino Pilo, 6 Torino) e InfoPiemonte (p.zza Castello, Torino)
LAVANDERIA A VAPORE, Corso Pastrengo 51, 10093 Collegno (TO)
 
Mail. info@ballettoteatroditorino.org
Tel. +39 011.4033800
(LUN-VEN 11.00/18.00)
 
MM Fermi + BUS 33-C01-37 fermata PASTRENGO NORD
 
 
E’ previsto un servizio navetta gratuito per la Lavanderia a Vapore da e per la stazione “Fermi” della linea metropolitana, all’inizio e al termine dello spettacolo.

Rosso propone le telecamere di condominio

rosso telecamere

Il candidato ha voluto ribadire il concetto di come sia fondamentale e importante ripartire dalla sicurezza, per rendere migliore la città

Si è tenuta ieri nella sede di via Alfieri 18, la conferenza stampa del candidato sindaco di Torino, l’ On. Roberto Rosso. Argomento principale dell’incontro è stato uno dei punti cardine della sua campagna elettorale e cioè il progetto che prevede la possibilità di munire qualsiasi condominio della città -ricordiamo che attualmente a Torino ce ne sono circa 11mila – di telecamere interne ed esterne, in modo da garantire una sicurezza maggiore per tutti i cittadini.“Ospite d’onore” l’ Assessore Ettore Puglisi, che ha testimoniato come, nel vicino Comune di Orbassano, sia stato già possibile attuare la proposta di Rosso : il Comune di Orbassano ha infatti approvato il progetto di installare in tutti gli stabili abitati, almeno una telecamera disponibile sia per uso interno che esterno. Ogni telecamera costerà circa 1000 euro, per un totale di circa 90 mila euro che verranno stanziati dal Comune stesso nel corso dei prossimi tre anni.

Una dimostrazione questa che, secondo il candidato Rosso, sta a testimoniare come le iniziative del suo programma elettorale siano valide, attuabili e ben lontane dall’essere “utopiche” come invece qualcuno aveva precedentemente insinuato. Con la conferenza stampa  Rosso ha voluto ribadire il concetto di come sia fondamentale e importante ripartire dalla sicurezza, per rendere migliore la città di Torino e le condizioni di vita dei suoi cittadini.

(foto: Essepiesse-il Torinese)

Simona Pili Stella

Allegri: "Champions sogno realizzabile"

“Il risultato non cambierà il giudizio sulla nostra stagione”

logo-juventus

Per Massimiliano Allegri “La Champions non è più un’ossessione, ma un sogno realizzabile. Firmerei per vincere due trofei, quest’anno. E non sarà semplice perché il Napoli sta facendo un campionato straordinario e la Roma è in piena rincorsa”. Così l’Ansa riporta le parole del tecnico bianconero. “Andremo a Monaco  a giocarci un quarto di finale contro una squadra che, insieme al Barcellona, è la favorita per vincere la Champions. Il risultato non cambierà il giudizio sulla nostra stagione”.

Ermitage, le iniziative per le scuole

madama poussinDA POUSSIN AGLI IMPRESSIONISTI – TRE SECOLI DI PITTURA FRANCESE DALL’ERMITAGE
 

Dall’ 11 Marzo al 4 Luglio 2016, nella Sala del Senato di Palazzo Madama, un’altra grande e importantissima mostra (nostro servizio in Prima Pagina) per la quale sono state selezionate oltre 70 opere provenienti dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, che illustrano la storia della pittura francese dal Seicento alla fine dell’Ottocento e la sua fortuna nelle terre russe. Un viaggio da non perdere, che spazia dalla corte di Luigi XIV e di Madame de Pompadour alle avanguardie della fine dell’800 e dove si ritrovano le grandi tematiche della pittura moderna (il sacro, la mitologia, la natura morta, il ritratto, il paesaggio).

 
PREVIEW PER GLI INSEGNANTI: giovedì 17 marzo 2016, ore 17.00
Visitando la mostra Da Poussin agli impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage (11marzo-4 luglio 2016) lo staff del museo presenterà tre percorsi con laboratorio per scoprire come attraverso un gesto, un oggetto, uno sguardo, una posa, un’inquadratura l’artista racconta senza parole il mondo che lo circonda.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: tel. 011 4436999 
e-mail: didattica@fondazionetorinomusei.it
 
ATTIVITA’ PER LE SCUOLE:
SI VA IN SCENA
In  Il benedicte di Chardin e  Il bambino viziato di Greuze i bambini sono i protagonisti. Ritratti da soli o in famiglia dicono molto di loro e dell’ambiente in cui vivono: la quotidianità di gesti e oggetti, il calore e l’intimità della casa, la semplicità dei colori. Prendendo spunto da Visita alla nonna di Louis LeNain, in laboratorio gli studenti, giocheranno a mettersi in posa: di fronte, di tre quarti, di profilo e di spalle per dipingere una lunghissima scena di classe.
 
SOTTO QUESTO CIELO
Paesaggi, ritratti, battaglie, scene pastorali o mitologiche, ovunque il cielo. Osservando le opere di Poussin, Coypel, fino a Corot, Sisley e Pissarro, gli studenti scopriranno il ruolo e lo spazio della natura all’interno dei dipinti e come il cielo, con i suoi colori e le nuvole, rispecchi lo stato d’animo degli uomini, la minaccia degli eventi naturali, la potenza degli dei. Il percorso terminerà in laboratorio dove, lavorando in piccoli gruppi, i ragazzi, rielaborando il tema del paesaggio, realizzeranno cieli con soffici nuvole tridimensionali da appendere in classe.  
 
CHEESE…SORRIDI!
Dal Giovane Delfino di Francia di Tocqué, a Sir Robert Walpole dipinto da J.B. van Loo e al Conte Nicolay Guryev opera di Ingres, il percorso si snoda tra ritratti celebrativi di corte, immagini ideali o realistiche illustrando la società del tempo. Ponendo l’attenzione su sguardi, pose, abiti e acconciature gli studenti vedranno come cambia la raffigurazione di  uomini, donne e bambini tra il Sei e l’Ottocento e troveranno spunti per un loro ritratto, singolo o di gruppo. In laboratorio tutto l’occorrente per creare parrucche di carta e allestire con cornici e accessori un piccolo set fotografico.  
 

40 anni di Consulta femminile

Ha accompagnato con numerose iniziative la storia delle donne piemontesi nel loro percorso di acquisizione della parità di trattamento legale e di affermazione nella società

consultafemminile donneIl 5 febbraio 1976 veniva istituita, prima in Italia, la Consulta femminile regionale. L’organismo consultivo del Consiglio regionale del Piemonte ha accompagnato con numerose iniziative la storia delle donne piemontesi nel loro percorso di acquisizione della parità di trattamento legale e di affermazione nella società.Il ruolo della Consulta fra passato, presente e futuro è stato illustrato durante una conferenza stampa presieduta da Cinzia Pecchio, presidente della Consulta femminile regionale, e alla quale hanno partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, e la vicepresidente del Consiglio regionale con delega alla Consulta, Daniela Ruffino.“Il progresso della condizione femminile ha sempre ricadute positive su tutta la società: è dunque un obiettivo nell’interesse di tutti i cittadini, uomini compresi”, ha dichiarato Laus. “Il primo fronte su cui mi sono impegnato, da presidente dell’Assemblea legislativa piemontese e da coordinatore delle politiche inerenti le pari opportunità in seno alla Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali, è proprio quello per il radicarsi di una mentalità più evoluta, senza la quale anche l’applicazione di buone leggi risulta difficile”. “La Consulta è stata sempre testimone in prima linea dei cambiamenti relativi alla presenza della donna nella società e una delle sfide più importanti su cui dobbiamo lavorare rimane quella di far comprendere agli uomini la necessità della complementarietà”, ha affermato Pecchio.  “È importante che l’entusiasmo e la forza che caratterizza le donne impegnate nel sociale, come le partecipanti alla Consulta femminile, si trasmetta anche alle nuove generazioni che vivono un periodo complesso e delicato, così come un altro obiettivo prioritario deve essere quello di rivolgerci alle donne che sono più in difficoltà”, ha dichiarato Ruffino.La presidente Pecchio ha poi illustrato le principali attività previste per il 2016, a partire da una serie di incontri sul territorio piemontese che la Consulta svolgerà da aprile per far conoscere le sue finalità e dare visibilità alle associazioni che la compongono.Sarà poi sviluppato il progetto Il difficile equilibrio delle donne tra casa, lavoro, figli, genitori e sociale con un seminario di informazione sul lavoro delle donne in Piemonte, azioni di sensibilizzazione per un invecchiamento attivo delle donne, percorsi di prevenzione sul tema della medicina di genere e su cardiologia, nutrizione e oncologia e iniziative di approfondimento sul tema della disabilità e il diritto allo studio dei bambini disabili. Saranno inoltre perseguite azioni per agevolare il dialogo interculturale, sociale e religioso proseguendo, fra le altre attività, la collaborazione con il Concorso Lingua madre e con l’istituzione del secondo premio Consulta femminile.Continuerà infine il progetto avviato nel novembre scorso Piemonte in rete contro la violenza sulla donna, in collaborazione con le forze di polizia, i pronti soccorso, i servizio sociali e le associazioni operanti nel settore.

 

www.cr.piemonte.it

 

Mucche in piazza contro la crisi

mucca latteMolte delle aziende sopravvissute, senza un congruo adeguamento del prezzo del latte alla stalla, rischiano di chiudere nei prossimi mesi

La crisi che stanno attraversando le aziende del settore latte è stata al centro della recente manifestazione al mercato del bestiame organizzata dalla Cia, la “La marcia delle Vacche”, che si è svolta il 7 marzo a Carmagnola e ha registrato la partecipazione di un migliaio di persone. E’ un drammatico dato di fatto che molte delle aziende sopravvissute, senza un congruo adeguamento del prezzo del latte alla stalla, rischiano di chiudere nei prossimi mesi. I compensi agli allevatori hanno subito una riduzione fino al 30% rispetto allo scorso anno e si attestano su valori addirittura inferiori a quelli di venti anni fa. Inoltre, incidono il blocco delle esportazioni verso la Russia, la fluttuazione degli acquisti dall’Oriente, l’aumento della produzione di latte in Europa e le logiche commerciali che, dal prossimo mese, puntano ad un ulteriore ribasso del 10% prezzo del latte alla stalla.Al momento di incontro e dibattito successivo al corteo sono intervenuti, accanto al presidente nazionale della Cia Dino Scanavino, l’Assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, il Vice Ministro dell’agricoltura Andrea Olivero, il vicepresidente della commissione Agricoltura alla Camera Massimo Fiorio, i presidenti regionali della Cia di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E’ stato inoltre presentato un documento di richieste della Cia per uscire dalla crisi. Questi i punti:

agricoltura1- Rendere immediatamente disponibili le risorse del “Fondo Latte” per la ristrutturazione dei debiti e per la crescita di liquidità delle imprese.

2- Erogare al più presto i 25 milioni di euro, aiuti eccezionali, erogati dalla UE.

3- Utilizzare le risorse del superprelievo (fondo Zaia), ora assegnato alle Regioni, per interventi tempestivi a sostegno delle imprese.

4- Sospendere il pagamento degli oneri previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti nel settore.

5- Eliminare i vincoli “di qualità” nel pagamento degli “aiuti accoppiati”, per assegnarli a tutti gli allevatori. Nei prossimi anni occorre accrescere la percentuale di aiuti accoppiati nel primo pilastro della Pac.

6- Semplificare e potenziare gli strumenti di gestione del rischio e di stabilizzazione del reddito, legandoli direttamente alle dinamiche dei prezzi dei prodotti ed alle crisi dei mercati.

7- Accrescere il valore del “de minimis” agricolo almeno fino a 50.000 euro.

8- Rafforzare le norme sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari con l’indicazione del Paese d’origine e promuovere efficacemente il latte italiano, in Italia ed all’estero.

9- Favorire la contrattazione collettiva con regole chiare e procedure più trasparenti collegate alla politiche di qualità ed agli effettivi costi di produzione.

Massimo Iaretti