STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Bartolomeo Giachino, coordinatore dei Club “Forza Silvio”, un po’ confuso, quando lo incontri continua nel dire: Il Cavaliere è grande, tutta colpa della sinistra che ha voluto Monti. Neppure Enzo Ghigo lo ascolta più. Intanto torna Rosso il Vercellese. Sicuramente i “rossiani” hanno già ottenuto un risultato: cercare di dare la sveglia a una destra torinese intorpidita. E Piero il Lungo teme l’alta marea grillina
I tarocchi sono l’unico gioco dove il mazziere può mettersi a posto le carte, di fatto non mischiandole. Se l’avversario sbaglia a tagliare il mazzo, tutte le carte vincenti vanno a chi ha fatto le carte. Da qui il detto sbagliare coppata. Rinunciavo da piccolo a giocare, in estate, per vedere mio padre “artista” dei tarocchi. Chissà cosa stanno pensando quelli che in queste ore, forse nello studio dell’onorevole Vito Bonsignore, stanno ragionando se candidarsi per la lista di Roberto Rosso, candidato a Sindaco per….? Per: è proprio questa la seconda domanda. Dove si colloca politicamente questa lista lista?. Roberto Rosso e Vito Bonsignore sono anche stati molto, ma molto scettici verso il Berlusca e la gestione della destra locale. Abbiamo letto dichiarazioni contro lo storico inciucio tra sinistra ed esponenti del centrodestra ai tempi della “concordia istituzionale” tra Comune rosso e Regione azzurra, a fine anni ’90. Quando Rosso chiedeva a Silvio le primarie a cui avrebbe voluto partecipare.
La prima vittoria, al ballottaggio, di Sergio Chiamparino, sarebbe dipesa dal “tradimento” di Enzo Ghigo che non avrebbe fatto votare , appunto, Rosso, candidato sindaco del centrodestra. I cosiddetti poteri forti hanno fatto il resto? Sicuramente le passate elezioni non sono state poi così lineari. Per due volte Castellani è stato eletto al secondo turno. Partendo sempre da svantaggiato. Recuperando su Diego Novelli, ( scontro a sinistra) e poi sul cuneese Costa, catapultato nella nostra città. Sergio Chiamparino recuperando sul “quasi vincente” Roberto Rosso detto il Vercellese. Poi non c’è stata storia. La seconda volta una “passeggiata” su Rocco Buttiglione, in questo caso detto il Romano. Anche per Piero Fassino una passeggiata, questa volta? Sembra che non sarà così per il sindaco uscente, anche se persino il “mitico” Diego Novelli si è schierato per il vecchio “compagno”. Ma l’alta marea grillina incombe.
Corsi e ricorsi storici della vita amministrativa della nostra città. Nella lista di Roberto Rosso ci saranno Ettore Puglisi, Mario Cifarelli, Flavio Avanzi, Roberto Roberi, forse l’avv Giuglia Facchini. Coppata riuscita? Saranno gli elettori, con i voti, a “distribuire le carte”.
Sicuramente i “rossiani” hanno già ottenuto un risultato: cercare di dare la sveglia a una destra torinese intorpidita. Bartolomeo Giachino, coordinatore dei Club “Forza silvio” , un po’ confuso, quando lo incontri continua nel dire: Il Cavaliere è grande, tutta colpa della sinistra che ha voluto Monti. Neppure Enzo Ghigo lo ascolta più.
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