Ilir Beti nel 2011 – a tutta velocità, contromano e ubriaco – sull’autostrada A26 provocò nell’ Alessandrino un incidente in cui perirono quattro giovani francesi e un quinto rimase ferito
Una sentenza esemplare che giunge nel pieno del dibattito sulle pene da infliggere a chi provoca incidenti stradali mortali. Condanna a 18 anni e 4 mesi di carcere per omicidio volontario inflitta all’albanese Ilir Beti, che nel 2011 – a tutta velocità, contromano e ubriaco – sull’autostrada A26 provocò nell’ Alessandrino un incidente in cui perirono quattro giovani francesi e un quinto rimase ferito. La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha emesso la sentenza, mentre la Cassazione aveva annullato la precedente condanna per omicidio volontario. La procura generale aveva chiesto 14 anni e 8 mesi per omicidio colposo. la famiglia dei quattro giovani francesi morti ha accolto la decisione dei giudici, all’esterno del Palagiustizia piangendo e applaudendo.
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