Gli autori, entrambi tifosi granata da anni e con esperienza pregressa nel mondo della letteratura (ricordiamo che Flavio Pieranni ha già pubblicato con la Bradipolibri i volumi “CuriosiToro” e “Gridalo forte”, mentre Luca Turolla è stato dapprima libraio e poi editore lui stesso a partire dal 1999), ci spiegano perché hanno utilizzato un acronimo come titolo del libro
FVCG. Un acronimo senza senso, per alcuni. Per molti, quattro lettere che racchiudono in sé un significato profondo, prezioso, denso di passione: Forza Vecchio Cuore Granata. Questo è anche il titolo scelto per il primo dizionario enciclopedico del Grande Torino, scritto da Flavio Pieranni e Luca Turolla ed edito da Bradipolibri. Un libro unico nel suo genere, comprendente oltre 200 foto d’epoca e più di 1250 voci che, in ordine rigorosamente alfabetico, ripercorrono la storia della squadra degli Immortali.
Il volume, che si inserisce all’interno della collana dedicata allo sport accanto ad altri 13 titoli riguardanti il Toro, è stato presentato dagli autori stessi presso il “Capriccio Bar – Piatto Sprint” di via Filadelfia 41, già teatro di numerose altre iniziative. E quale location migliore, visto che il locale sorge proprio di fronte allo stadio Filadelfia, che ha visto giocare quegli uomini straordinari di cui il libro racconta?
Gli autori, entrambi tifosi granata da anni e con esperienza pregressa nel mondo della letteratura (ricordiamo che Flavio Pieranni ha già pubblicato con la Bradipolibri i volumi “CuriosiToro” e “Gridalo forte”, mentre Luca Turolla è stato dapprima libraio e poi editore lui stesso a partire dal 1999), ci spiegano perché hanno utilizzato un acronimo come titolo del libro
“ Perché è l’unico acronimo utilizzato per una squadra che abbia connotazioni positive”, dicono, ed in effetti la mente non può che correre al poco lusinghiero ACAB (All Cops Are Bastards, ovvero tutti i poliziotti sono bastardi) utilizzato dagli Hooligan a partire dagli anni ’70.
E’ un libro ricco di aneddoti, curiosità e particolari sconosciuti ai più, scritto, spiegano ancora gli autori “…per raccontare in modo originale il Grande Torino, per esaltare il lato sportivo, ma anche quello sociale e storico, e per rimarcare che il Grande Torino non è solo patrimonio della Città e del tifo granata, ma di tutta Italia…”
Il lavoro di ricerca è stato estenuante ma appassionante al contempo, raccontano, ed è stato necessario scandagliare attentamente talmente tanti giornali d’epoca e libri da rendere impossibile riportare le fonti in appendice (per chi lo volesse, esse possono essere richieste inviando una mail a fvcg@bradipolibri.it, indirizzo al quale inoltre si possono inviare ulteriori aneddoti riguardanti gli Immortali).
Presenti alla serata anche la sig.ra Carla Maroso, moglie del compianto Virgilio, che ha raccontato del primo incontro col Campione che in seguito sarebbe diventato suo marito; Umberto Motto, primo capitano del Torino dopo la tragedia di Superga; Salvatore Lo Presti, collaboratore delle quattro testate giornalistiche sportive italiane ed autore del primo libro sul Grande Torino.
“ E’ un libro che merita di stare sul comodino dei veri tifosi granata” dice Lo Presti in merito all’opera di Pieranni e Turolla. E, forse, sul comodino di qualsiasi amante dello sport, indipendentemente dai colori della fede calcistica.
“ … Essere del Toro non è una scelta di vita. È piuttosto una scelta che la vita ha fatto su di te, affidandoti il compito prezioso e meravigliosamente romantico di tramandare una storia senza paragoni nello sport mondiale. Questo libro è stato scritto esattamente per questa ragione. Questo libro è custode di un fuoco sacro accesosi il 4 maggio 1949 fra i rottami di un aeroplano e che ogni singolo tifoso del Toro è chiamato a non far spegnere mai.”
(dalla prefazione a cura di Mauro Berruto, CT della squadra nazionale italiana di pallavolo dal 2011 al 2015 e medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012)
Chiara Mandich
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